Presentazione grande tela per Seminario vescovile dell'artista Maria Bonaduce

Venerdì 15 maggio alle ore 19.00 presso l’Auditorium “A. Salvucci” del Museo Diocesano di Molfetta sarà presentata al pubblico l’opera dell’artista terlizzese Maria Bonaduce, donata al Seminario Vescovile di Molfetta in occasione dell’Anno Giubilare dell’Istituzione per il III centenario della sua fondazione (1714-2014). Il dipinto ad olio su tela (cm 300x 200) si ispira all’icona biblica delle Nozze di Cana (Gv 2,1-12) e raffigura il primo “segno” compiuto da Gesù durante un banchetto nuziale.
Molfetta, (informazione.it - comunicati stampa - varie)

L’opera dell’artista Maria Bonaduce al Seminario Vescovile di Molfetta
UN DIPINTO PER GUARDARSI DENTRO, ALLA RICERCA DEL PROGETTO DI DIO

Venerdì 15 maggio alle ore 19.00 presso l’Auditorium “A. Salvucci” del Museo Diocesano di Molfetta sarà presentata al pubblico l’opera dell’artista terlizzese Maria Bonaduce, donata al Seminario Vescovile di Molfetta in occasione dell’Anno Giubilare dell’Istituzione per il III centenario della sua fondazione (1714-2014). Il dipinto ad olio su tela (cm 300x 200) si ispira all’icona biblica delle Nozze di Cana (Gv 2,1-12) e raffigura il primo “segno” compiuto da Gesù durante un banchetto nuziale.
«La scena – spiega don Michele Amorosini, rettore del Seminario Vescovile e Direttore del Museo Diocesano – si svolge eccezionalmente non a Cana, ma è trasferita in una location particolare, nella struttura del Seminario: gli elementi architettonici richiamano quelli della ex Cappella del Convento dei gesuiti, oggi Auditorium del Museo Diocesano, con una vista che si apre sul Duomo di Molfetta e sull’antica sede del Seminario. Sulle due colonne centrali le insegne di Papa Francesco e quelle del Vescovo Mons. Luigi Martella». Nella tela, inoltre, diversi sono i riferimenti vocazionali: dagli sposi che indicano che il primo vivaio di ogni vocazione è la famiglia all’atteggiamento del fanciullo che non esprime semplice curiosità, ma il “guardare dentro”. «La vocazione nasce e cresce nella ferialità, espressa dalle giare piene d’acqua, in un cammino di fede; è il saper leggere dentro gli avvenimenti e le situazioni quotidiane. Il bambino rappresenta la vocazione, la ricerca del progetto di Dio sulla propria vita».
La realizzazione della tela (particolare in foto), donata da alcuni benefattori dell’istituto formativo diocesano, è stata affidata all’artista terlizzese Maria Bonaduce. Nata a Terlizzi (Ba) nel 1955 dove lavora dal 1973, anno in cui ha terminato gli studi artistici, ha esposto in varie mostre, in Italia e all’estero (Canada, Messico, Ungheria, Francia, Stati Uniti, Emirati Arabi, Bulgaria, Romania, Inghilterra). Predilige la tecnica dell’acquerello ricevendo importanti consensi internazionali. Notevole ritrattista e paesaggista, da diversi anni si dedica all’Arte Sacra con dipinti e vetrate istoriate.
Alla serata di presentazione interverranno S.E. Mons. Luigi Martella, Vescovo della Diocesi, don Michele Amorosini e l’artista Maria Bonaduce. La tela, esposta presso il Museo Diocesano sarà collocata successivamente negli ambienti del Seminario Vescovile.
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