Moria del kiwi, si aggrava l’emergenza. Sambucci informa il ministro Lollobrigida e richiede l’audizione in commissione degli agricoltori per misure urgenti

Il vie presidente della commissione agricoltura della Regione ha provveduto chiesto l’audizione delle realtà imprenditoriali ed agricole del settore
ROMA, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)


“Nelle ultime settimane stiamo assistendo a un repentino aggravarsi del fenomeno della moria del kiwi nella nostra provincia. Una situazione che sta assumendo carattere urgente ed emergenziale e di cui ho già provveduto a informare direttamente l’Assessore all’Agricoltura della Regione, Giancarlo Righini, e il Ministro Francesco Lollobrigida. Inoltre, in qualità di vice presidente della commissione agricoltura della Regione, ho provveduto oggi stesso ad attivare la commissione affinché si proceda alla convocazione di un’audizione delle realtà imprenditoriali ed agricole del settore, per prendere reale atto e cognizione delle perdite subite e dei conseguenti provvedimenti da adottare”. 

E’ quanto afferma il vice presidente della commissione agricoltura del Lazio, Vittorio Sambucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che aggiunge:  

“Questo fenomeno, già ben noto al nostro territorio, si è propagato in maniera ancora più invadente a seguito delle altissime temperature che si stanno registrando in questa estate. Si stima che nelle ultime settimane oltre 500 ettari di piantagione a kiwi siano stati colpiti da moria, con ulteriori aggravi di perdite di produzione lorda vendibile. Siamo consapevoli della già pesante portata di questo fenomeno e l’impatto di questi ultimi eventi sarà forte per un settore già compromesso in termini produttivi e dai forti aumenti di costi che ha dovuto affrontare. Un settore che, è bene ricordarlo, rappresenta un primato in termini di produzione nella Regione Lazio e che contribuisce in maniera sostanziale a tenere alto il dato della stessa produzione del kiwi dell’intera nazione. Una realtà fatta di imprenditori, agricoltori e famiglie che non possono essere lasciati soli”.