RICICLOAPERTO 2014 - 13^ EDIZIONE - Convegno presso sala D'Amato con Comieco - Unione Ind.li Napoli - Pubblici Amm.ri

il 10 aprile, presso Palazzo Partanna, s'è svolto, in occasione della 13a edizione di "Ricicloaperto 2014", un convegno dibattito per fare il punto sulla situazione della Raccolta della Carta in Campania, che , negli ultimi anni assume dei connotati alquanto negativi, e di decrescita, soprattutto nel...Comune di Napoli.
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - servizi) S'è fatto presente, nell'introduzione, che il Rifiuto è da considerarsi in effetti un 'opportunità di sviluppo, in cui incide sui costi il rapporto peso / volume essendo appunto il volume l'elemento che più risulta determinante nel determinare la quantità effettivamente trasportata (maggiore sarà il volume e minore il peso, maggiori i costi di trasporto in rapporto alla quantità trasportata e da riutilizzare...). Determinante, quindi è l'incidenza dei costi.

Si è ricordato che tra Napoli e Salerno esiste una Filiera competa per la lavorazione del macero della carta, un vero e proprio Distretto Industriale al riguardo. Con l'occasione in Italia apriranno al pubblico, in particolare alle scolaresche, ben 100 impianti per recupero della carta, di cui tre in Campania.

Purtroppo, a quasi parità di consumi in vari settori, soprattutto in quello alimentare, la quantità recuperata al sud corrisponde ad un modesto 24% della Raccolta Nazionale, ove si pensi che si è andati passando dalle 396.000 tonnellate destinate al macero nel 2009 alle 351.000 del 2012 e solo nel 2013 s'è passati alle 354.000! V'è stata una ripresa nella Provincia di Napoli, ma nel Comune di Napoli si è registrata nel 2013, rispetto all'anno pregresso, una minore raccolta di carta pari a 2077 tonnellate (- 6,49%) contro un'icremento per Caserta del 43,78 %, ad esempio. Positiva appare anche la realtà di Benevento, incrementata del 6,91% come del resto Avellino con il + 7,89 %. Peggio di Napoli ha fatto Salerno con un meno 13,55% nel delta della Raccolta , anche se in termini di peso è Napoli quella che ha avuto il peggior decremento.

Purtroppo solo il 30% del fabbisogno delle Cartiere meridionali viene soddisfatto da raccolta fatta in loco... il Bando Anci - COMIECO prevede un finanziamento a fondo perduto su raccolta carta e cartone per Comuni fino a 5000 abitanti e accordi per i Grandi Comuni.

Onde incentivare la raccolta sono state procamate le "Cartoniadi" , con Gare tra Comuni di una stessa regione nonché comunicazioni specifiche e gratuite e sono sttae coinvolte nel sud 3,3 m.ni di persone, mentre 1,144 nel comune di Napoli. Purtroppo vanno perse circa 500.000 tonnellate di carta idonea al macero e mancano risorse per il recupero di quella parte di raccolta che risulta non idonea.

In Italia, complessivamente vengono consumate 7,3 m.ni di tonnellate di carta e nel 2013 vi è stata sì una decrescita nella Raccolta del macero, ma, viceversa una crescita del riciclo. Per ora, mentre al Nord e al Centro si viaggia su una raccolta pari alll' 89% del disponibile, al sud si ariva appena al 56.....Ed in effetti a Napoli si lavorano circa 174.000 tonnellate su potenziali 299.000. Si trasforma ciò in un valore economico beneficiato dalla raccolta di 45 m.ni di euro con potenzialità di altri 40.

A conclusione, e sorvolando sulle diverse modalità di raccolta tra i vari comuni, che comunque sembrano avere la loro incidenza (ai due estremi opposti Benevento e Napoli, ove la prima applica una serie di "Ecoincentivi" con Tessera Magnetica a favore degli utenti virtuosi, o fornendo contenitori specifici per gli uffici), si è svolto un acceso dibattito tra il Direttore Generale del CONAI, Facciotto e il Vice Sindaco Sodano, con il secondo che accusava il Conai di non fornire adeguata assistenza e supporto economico, mentre il rappresentante del Consorzio Imballaggi asseriva che fosse il Comune di Napoli a non sapersi organizzare per fare un' idonea raccolta.

Non siamo potuti intervenire in quanto presenti perché venuti a conoscenza dell'evento solo a mezzo stampa ( e ci è stato confermato che si trattava di un confronto tra Consorzi, Imprese ed Enti Pubblici, come se gli utenti, sui quali alla fine ricadono tutti i costi, sia di prelievo che di trasporto e, poi, di "trasferimento" ai Comuni , fossero parte non interessata..)

Quello che, secondo noi sarebbe da capire ed approfondire, se tali tipi di raccolta tendente al riciclo ( cosa di sicuro utile ed importante ai fini ambientali ), sia e fino a dove economica e non, piuttosto, il contrario.....Nel senso che, come oramai accade in molti paesi europei, vi è la tendenza piuttosto a ridurre la produzione di imballaggi in cartone ( e non solo, valendo anche per quanto riguarda la plastica ove pure ci sono dolenze....degli addetti al settore) e di carta, ove si pensi oramai all'abbondante ricorso di trasmissione lettere e documenti in via elettronica. Mentre anche la crisi dei consumi fa la sua parte.

Di certo, la necessità di produzione da parte delle aziende addette al settore, l' enorme quantità di attrezzature necessarie per la raccolta ed il trasporto, le stesse remunerazioni spettanti ai Comuni da parte dei Consorzi finiscono per gravare per intero sulle spalle degli utenti ........quelli per i quali la raccolta differenziata doveva risultare piuttosto un guadagno...

Antonio di Gennaro
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