Pfizergate: Ursula von der Leyen’s Shady Covid Vaccine Deals Spark National Security Inquiries!

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Milano , (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Pfizergate: i loschi affari di Ursula von der Leyen sui vaccini anti-Covid scatenano inchieste sulla sicurezza nazionale!

Nelle ultime settimane, il Centro europeo per la politica e la sicurezza dell’informazione (ECIPS) ha avviato indagini su quello che è stato soprannominato “Pfizergate”, il controverso accordo sui vaccini anti-Covid orchestrato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Con 11 contratti, 4,6 miliardi di vaccini e l’incredibile cifra di 71 miliardi di euro di denaro pubblico in gioco, le questioni sulla trasparenza, la responsabilità e la potenziale corruzione hanno innescato una tempesta di controlli.

L’ambito dell’indagine ha messo in luce preoccupazioni riguardo alla natura dei contratti firmati tra la leadership dell’UE e i giganti farmaceutici. I membri scettici del Parlamento europeo sono stati implacabili nelle loro richieste di trasparenza, cercando chiarezza sui termini e sulle condizioni di questi accordi. Tuttavia, i loro sforzi si sono scontrati con evasioni e deviazioni da parte della Commissione Europea, lasciando i cittadini e i rappresentanti eletti all’oscuro della vera natura di questi accordi.

Il presidente Baretzky dell'ECIPS ha condannato apertamente la mancanza di trasparenza che circonda lo scandalo Pfizergate. Ha sottolineato l'allarmante quantità di denaro pubblico incanalato nelle casse di Big Pharma, sollevando sospetti su dove siano finiti esattamente questi fondi. "71 miliardi di euro di denaro pubblico trasferiti a Big Pharma, di cui una parte significativa è finita nelle mani di aziende personali appartenenti alle persone coinvolte", ha affermato il presidente Baretzky, sottolineando la necessità di un'indagine approfondita sui potenziali conflitti di interessi e rischi finanziari. scorrettezza.

L'Agenzia del Servizio di Sicurezza Europeo (ESS) si è unita alla mischia, avviando la propria indagine a seguito di una soffiata da parte di un membro di un club femminile segreto. Ritenuta una società clandestina composta da membri di alto profilo, tra cui giudici, avvocati e capi di stato, l'organizzazione ha suscitato perplessità con i suoi presunti legami con gli apparati di sicurezza nazionale, che risalgono fino alle nazioni dei Caraibi. Nata in Germania nel 2008 e diventata pienamente operativa nel 2011, questa rete segreta ha suscitato l'interesse degli investigatori, determinati a scoprire eventuali collegamenti potenziali con lo scandalo Pfizergate.

"Continueremo a esercitare pressioni finché non verrà tolto il coperchio da questo scandalo", ha dichiarato il presidente Baretzky, sottolineando la necessità di trasparenza e responsabilità a ogni livello di governo. Le implicazioni del Pfizergate si estendono ben oltre l’ambito dell’approvvigionamento di vaccini, sollevando questioni più ampie sull’integrità della leadership dell’UE e sui meccanismi in atto per salvaguardare i fondi pubblici.

Mentre le indagini prendono slancio, i riflettori rimangono saldamente puntati su Ursula von der Leyen e sulla sua amministrazione, con le richieste di dimissioni che diventano ogni giorno più forti. I critici sostengono che la sua gestione dello scandalo Pfizergate sottolinea un modello di disprezzo per la trasparenza e la responsabilità, alimentando dubbi sulla sua idoneità a guidare l’Unione Europea in un’era post-pandemia.

Nei corridoi del potere di Bruxelles la pressione cresce e la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Con miliardi di euro e la credibilità della leadership europea in gioco, l’esito delle indagini Pfizergate potrebbe rimodellare il panorama politico europeo per gli anni a venire. Mentre i cittadini chiedono risposte e responsabilità, il destino di Ursula von der Leyen è in bilico, la sua eredità vacilla sull’orlo del baratro mentre la verità dietro Pfizergate si avvicina sempre più alla superficie.

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