TEATROLTRE 2016, XII EDIZIONE. Pesaro, Urbino, San Costanzo, Urbania. 11 FEBBRAIO - 28 MAGGIO

11 FEBBRAIO: FANO | TEATRO DELLA FORTUNA - TEHO TEARDO & ELIO GERMANO in: VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE di CÉLINE
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Fondazione Teatro della Fortuna – Fano.
Comune di Pesaro.
Comune di Urbino.
Comune di San Costanzo.
Comune di Urbania.
AMAT
con il contributo di
Regione Marche
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

TEATROLTRE 2016
XII EDIZIONE 11 FEBBRAIO | 28 MAGGIO.

A Sandra
indimenticabile compagna
d’avventura


PROGRAMMA

11 FEBBRAIO
FANO | TEATRO DELLA FORTUNA
TEHO TEARDO & ELIO GERMANO
VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE
LOUIS FERDINAND CÉLINE

13 FEBBRAIO
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
YVES LEBRETON
ÉTIENNE DECROUX. LA STATUARIA MOBILE E LE AZIONI
[presentazione del libro]

18 FEBBRAIO
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
FEDERICO ALBANESE
THE BLUE HOUR TOUR

20 FEBBRAIO
PESARO | TEATRO ROSSINI
ATERBALLETTO
TEMPESTA/THE SPIRITS
E-INK
UPPER-EAST-SIDE

2 MARZO
URBINO | TEATRO SANZIO
JACOPO VENTURIERO & AURORA PERES
SILVIO PERONI
COSTELLAZIONI

4 MARZO
PESARO | TEATRO ROSSINI
GIOVANNI LINDO FERRETTI
A CUOR CONTENTO

10 MARZO
URBINO | SALA DEL MANISCALCO
CRISTIAN DELLA CHIARA & LUCIA FERRATI
A TITOLO PERSONALE
parole e pensieri di Pier Paolo Pasolini

12 MARZO
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
SCOTT MATTHEW
THIS HERE DEFEAT TOUR 2016

17 MARZO
URBANIA | TEATRO BRAMANTE
MARIA FRANCESCA GUERRA & ENSEMBLE VOCALE DURANTINO
COREOFONIA
sinfonia per voci in movimento

19 MARZO
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
ROBERTO PACI DALÒ
FRONTI
echi della Grande Guerra

23 MARZO
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
TEATRO VALDOCA
CESARE RONCONI
MARIANGELA GUALTIERI
BELLO MONDO

30 MARZO
PESARO | TEATRO SPERIMENTALE
TEATRO C.A.S.T.
ALESSANDRO MARINELLI
LE TRE VECCHIE

6 APRILE
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
ANAGOOR
MAGNIFICAT

7 APRILE
URBANIA | TEATRO BRAMANTE
FATTORE K & ACCADEMIA NAZIONALE D’ARTE DRAMMATICA SILVIO D’AMICO
BESTIA DA STILE
PIER PAOLO PASOLINI

14 APRILE
URBINO | TEATRO SANZIO
MOTUS
MDLSX

19 APRILE
SAN COSTANZO | TEATRO DELLA CONCORDIA
GRANT LEE PHILLIPS
IN CONCERTO

20 APRILE
FANO | TEATRO DELLA FORTUNA
FLAVIA MASTRELLA & ANTONIO REZZA
FRATTO X


23 APRILE
PESARO | CHIESA DELL’ANNUNZIATA
ART feat. ART
GIOVANNI GAGGIA
con STEFANO SPADA, AESSANDRO D'ALATRI, FRANCESCO MARILUNGO
IN CORPO
da intexĕre tempus a Emily free remix

28 APRILE
PESARO | TEATRO SPERIMENTALE
ADRIANA BORRIELLO
COL CORPO CAPISCO #1

5, 6 E 7 MAGGIO
URBINO | AULA DELLA SCUOLA DI SCENOGRAFIA
SCUOLA DI SCENOGRAFIA ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI URBINO
BAUSLER INSTITUT

10 MAGGIO
URBINO | TEATRO SANZIO
SILVANA BARBARINI
CORSO TEATRODANZA CIVICA SCUOLA DI TEATRO PAOLO GRASSI
UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA [1997-2015]
danze, voci, suoni del Futurismo italiano

17 MAGGIO
URBINO | TEATRO SANZIO
LAB 121
L’INSONNE

20 MAGGIO
FANO | TEATRO DELLA FORTUNA
MK
ROBINSON

24 MAGGIO
PESARO | TEATRO ROSSINI
CARROZZERIA ORFEO
THANKS FOR VASELINA

28 MAGGIO
PESARO | LUOGHI VARI
FROM PESARO WITH LOVE

COMUNICATO STAMPA


TeatrOltre, un palcoscenico per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano, giunge alla dodicesima edizione e presenta fino a maggio venticinque appuntamenti che parlano i linguaggi più innovativi della scena su iniziativa dei Comuni di Fano, Pesaro, Urbino,San Costanzo e UrbaniaconAMATe il contributo diRegione MarcheeMinistero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

L’apertura l’11 febbraio al Teatro della Fortuna di Fano è affidata alla straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano che in Viaggio al termine della notte si inserisce nelle atmosfere cinematiche e musicali di Teho Teardo: la partitura inedita liberamente tratta dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline restituisce la disperazione grottesca dell’autore francese attraverso nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics.La Chiesa dell’Annunziata di Pesaro ospita il 13 febbraio la presentazione del libro Étienne Decroux. La statuaria mobile e le azioni di Yves Lebreton, alla presenza dell’autore, edito da Titivillus Edizioni, secondo volume della trilogia che l’intellettuale francese intende consacrare al Teatro Corporeo.Sempre alla Chiesa dell’Annunziata il 18 febbraio ad attendere il pubblico è Federico Albanese, definito il poeta del piano, raffinato e minimalista, evocativo e malinconico, tra i migliori esempi di modern neoclassica. Albanese - a TeatrOltre con il nuovo progetto The Blue Hour appena uscito per la Neue Meister - trasporta l’ascoltatore in uno spazio in cui il classico si fonde naturalmente con l’elettronica. In un’unica serata il 20 febbraio al Teatro Rossini di Pesaro sono mostrate tre coreografie - Tempesta/The spirits, E-ink e Upper-east-side- create dagli affermati e apprezzati coreografi Cristina Rizzo e Michele Di Stefano che affidano la loro ricerca ai danzatori di Aterballetto, compagnia nata nel 1979 e formata da solisti in grado di affrontare tutti gli stili con grandi capacità interpretative. Prima dello spettacolo, alle ore 18, a Palazzo Mosca avrà luogo la presentazione delle iniziative editoriali inerenti il progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography - Anni ’80/’90)ideato e diretto da Marinella Guatterini presente all’incontro.Ispirandosi alle idee della teoria del caos, Costellazioni (Urbino, Teatro Sanzio 2 marzo) parla della relazione uomo-donna, esplorando le infinite possibilità degli universi paralleli: la più sottile delle sfumature può cambiare una scena, una vita, il futuro. Uno spettacolo diretto da Silvio Peroni e interpretato da Jacopo Venturiero e Aurora Peres assolutamente divertente, disperatamente triste, completamente travolgente.Il controverso cantante Giovanni Lindo Ferretti torna a raccontarsi in A cuor contento il 4 marzo al Teatro Rossini di Pesaro con le tracce del suo repertorio solista, quelle dei CCCP Fedeli alla Linea e C.S.I. e con una nuova scaletta che comprende anche qualche brano tratto dall’ultimo album Saga. Il Canto dei Canti. Sul palco con Ferretti Ezio Bonicelli e Luca A. Rossi, entrambi componenti degli Ustmamò.A titolo personale. Parole e pensieri di Pier Paolo Pasolini con Cristian Della Chiara e Lucia Ferrati (10 marzo, Urbino Sala del Maniscalco) è un omaggio all’intellettuale, all’artista, ma soprattutto all’uomo, attraverso la lettura di una sorta di “vocabolario pasoliniano”: dalla A di amore alla Z di zucchetto. I brani letti, corredati di molte immagini della vita e delle opere cinematografiche di Pasolini, sono tratti dalle opere in prosa e in poesia dell’autore e da interviste che risalgono al periodo 1949-1975.È ancora la splendida location della Chiesa dell’Annunziata di Pesaro ad accogliere il 12 marzo Scott Matthew, cantautore australiano di stanza a NY che torna in Italia per presentare il nuovo e quinto album della sua carriera, This here defeat, accompagnato da piano, violoncello e chitarra. Intimista, sensibile e romantico, Matthew trasforma ogni canzone in una sinfonia di suoni, immaginazione ed emozione.La ricerca artistica della danzatrice Maria Francesca Guerra si posa in Coreofonia(Urbania, Teatro Bramante 17 marzo) intorno alla relazione che intercorre tra movimento e suono e a ciò che accomuna le diverse espressioni artistiche. Nella performance, voci si alternano a brani corali affrontati in modo non convenzionale a momenti di improvvisazione danzata.Il 19 marzo a Pesaro (Chiesa dell’Annuziata) è la volta di Fronti. Echi della Grande Guerra. A partire da rarissime immagini girate sul fronte durante la Grande Guerra, il pluripremiato compositore, musicista, regista e artista visivo Paci Dalò, guida della compagnia Giardini Pensili, consegna una performance in cui l’ambiente sonoro immersivo penetra la grana delle immagini.Fra le più grandi poetesse italiane viventi, fondatrice con il regista Cesare Ronconi del Teatro Valdoca, Mariangela Gualtieri compone in Bello mondo (Pesaro, Chiesa dell’Annunziata 23 marzo) una partitura ritmica che passa dall’allegretto al grave, dall’adagio fino al grande largo finale, col suo lungo e accorato ringraziamento al mondo con la sua percepibile meraviglia.Alessandro Marinelli, alla guida della compagnia ascolana Teatro C.A.S.T., porta in scena il 30 marzo al Teatro Sperimentale di Pesaro Le tre vecchie, uno spettacolo in bilico tra la pochade e il Grand Guignol, in cui si avverte un abisso terribile e l’origine di devianza, per cui tre vecchie contesse rimuovono il passato vivendo ai margini di un mondo che non sa comprenderle.Uno dei più recenti componimenti mistici della poetessa Alda Merini, Magnificat, viene proposto il 6 marzo (Pesaro, Chiesa dell’Annunziata) da una delle compagnie più apprezzate della scena teatrale del presente, Anagoor. Sul palco Paola Dallan restituisce la complessità di Maria: una creatura di luce e carne, fragile, smarrita, spaventata e perdutamente innamorata di Dio.Evoluzione del progetto Pier Paolo Pasolini - Poeta delle ceneri, diretto dal regista Giorgio Barberio Corsetti, Bestia da stiledi Fattore K e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico – il 7 aprile al Teatro Bramante di Urbania - rappresenta una riflessione sulla difficoltà di raccontare i conflitti della modernità. La sensibile regia di Fabio Condemi crea una bellissima aderenza e contrappunto a un testo poetico, oscuro e bruciante.Il 14 aprile al Teatro Sanzio di Urbino è la volta di MDLSXnuovo lavoro di Motus - osannato dalla critica ma anche dal pubblico russo e americano -, ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Lo spettacolo contiene scene di nudo integrale.La musica torna protagonista il 19 aprile al Teatro della Concordia di San Costanzo con Grant-Lee Phillips, uomo al timone dei Grant Lee Buffalo, una delle band più importanti del rock americano a cui si devono dischi eccellenti come Fuzzy e Mighty Joe Moon. Migliore voce maschile dell’anno 1995 dal magazine “Rolling Stone”, Phillips torna in Italia con un solo-show intimo e suggestivo, ammiccante a rock, blues, country, dalle sfumature “pop” capaci di creare piccole meraviglie.Poeti dell’assurdo, protagonisti di suggestioni quasi fotografiche e di duetti ai limiti del nonsense dalla dirompente comicità, Flavia Mastrella e Antonio Rezza portano in scena il 20 aprile al Teatro della Fortuna di Fano Fratto X. Mastrella e Rezza sono personaggi anticonvenzionali e straordinari, interpreti dell’insensatezza, che spostano continuamente l’asse delle certezze dello spettatore.
Il progetto Art feat. Art fa incontrare il 23 aprile alla Chiesa dell’Annunziata (Pesaro) l’arte visiva con il mondo performativo. IN CORPO. Da intexˇere tempus a Emily free remix è un viaggio nella poetica di Giovanni Gaggia, direttore artistico di Sponge ArteContemporanea, e un dialogo in tre atti tra le arti visive, la musica e la danza volto a scovare una universalità grandiosa appartenente ad ogni forma d’arte.Storica coreografa, Adriana Borriello vede in Col corpo capisco #1(Pesaro, Teatro Sperimentale 28 aprile) un manifesto in cui al centro vi è la trasmissione, da corpo a corpo, attraverso il movimento come pratica e linguaggio, il cui strumento principe è il sentire, verso la ricerca della perfetta aderenza al qui e ora.Un luogo dove abitano nostalgie e ossessioni, in cui ciò che si vede è forse solo l’eco di una vita già vissuta o il presagio di quella che verrà. Liberamente ispirato a I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy, Bausler Institut (5, 6 e 7 maggio a Urbino) è lo spettacolo di fine anno costruito con grande professionalità dagli studenti della Scuola di Scenografia di Urbino che lo ospita.Un evento importante nella storia della danza contemporanea, Uccidiamo il chiaro di lunadi Silvana Barbarinial Teatro Sanzio di Urbino il 10 maggio, viene ripreso per il progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novantaideato da Marinella Guatterini: spettacoli neofuturisti, ispirati a materiali storici di poeti, artisti visivi e musicisti del movimento marinettiano, tornano in vita con nuovi interpreti.Vincitore del Premio In-Box 2015, L’insonnedi LAB 121 (Urbino, Teatro Sanzio 17 maggio) è tratto dal romanzo di Agota Kristof Ieri che affronta il sentimento di esule in terra straniera, la guerra, la memoria, la crudeltà delle relazioni. Un racconto denso di ironia, umanità, poesia e crudo realismo affrontato con grande maestria dai due attori in scena.Il 20 maggio il Teatro della Fortuna di Fano ospita Robinson spettacolo della compagnia mk - formazione indipendente di punta della danza contemporanea, fondata dal Leone d’Argento Michele Di Stefano - che cerca attraverso la danza di indagare l’incontro con l’altro.La scrittura aspra, infame e grottesca del giovane autore Gabriele Di Luca consegna in Thanks for vaselina (24 maggio, Teatro Rossini di Pesaro) un testo che ricorda gli anglosassoni Martin McDonagh o Mark O’Rowe. C’è un richiamo a una società violenta e marginale ma anche dannatamente umana nello spettacolo di Carrozzeria Orfeo il cui sottotitolo è ‘dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari’.La conclusione di questo ricco TeatrOltre è affidata il 28 maggio alla musica con la seconda edizione di From Pesaro with love, che dopo il successo riscosso l’anno scorso, torna maratona musicale con i protagonisti della scena rock pesarese e nazionale che invadono tutta la città portando energia pura non solo dentro i teatri ma anche per le strade di Pesaro.

Per informazioni: AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

ufficio stampa
AMAT _ Barbara Mancia 071 2075880 _ 335 7756368 _ [email protected]
11 FEBBRAIO
FANO
TEATRO DELLA FORTUNA

VIAGGIO AL TERMINE
DELLA NOTTE

liberamente tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline
Elio Germano voce
Teho Teardo chitarra, live electronics
Martina Bertoni violoncello


Reduce dal successo de Il giovane favoloso, il talentuoso Elio Germano sveste i panni di Giacomo Leopardi per tornare a teatro e accompagnarci in un altro strepitoso viaggio tratto dall’opera più nota di Louis-Ferdinand Céline - copyright Editions Gallimard – Paris. Sul palco con lui Teho Teardo, straordinario musicista e compositore, noto agli appassionati del mondo cinematografico per aver composto le colonne sonore per importanti registi come Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Daniele Vicari, premiato col David di Donatello per il film Il Divo e col Nastro d'Argento per Lavorare con lentezza e L'amico di famiglia.

La straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano si inserisce così nelle atmosfere cinematiche e musicali di Teho Teardo: la partitura inedita liberamente tratta dal Viaggio al termine della notte restituisce la disperazione grottesca dell’autore francese attraverso nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics. Ad arricchire la loro performance anche la violoncellista Martina Bertoni. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico; un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono. In quel suono Teardo crea un ambiente nel quale la voce di Germano può suggerirci nuove prospettive sulle disavventure di Bardamu e gli orrori della guerra, a contatto con una miseria morale, prima ancora che umana, in un clima in cui il pessimismo inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla società e sulla vita in generale, non concedono alcuna speranza.

13 FEBBRAIO
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA


ÉTIENNE DECROUX
LA STATUARIA MOBILE E LE AZIONI

presentazione del libro di Yves Lebreton
alla presenza dell’autore


Dopo la pubblicazione di Sorgenti - Nascita del Teatro Corporeo (Titivillus, 2012), Étienne Decroux. La Statuaria Mobile e le Azioni è il secondo volume – sempre edito da Titivillus 2015 – della trilogia che Yves Lebreton intende consacrare al Teatro Corporeo. Il volume rappresenta una testimonianza unica su un maestro tra i più importanti del ventesimo secolo e un’analisi descrittiva precisa del metodo e della tecnica attoriali decrousiani.

Etienne Decroux (1898-1991) è un precursore. Mentre il teatro contemporaneo non cessa di liberarsi dalla sua dipendenza letteraria per rigenerarsi alla sorgente del corpo, la ricerca di Decroux incentrata sulla mobilità espressiva dell’attore si fa sempre più attuale. La sua opera emerge dal vasto slancio innovatore che attraversò l’Europa all’inizio del secolo scorso in cerca di una maggiore plasticità dell’arte scenica e i cui protagonisti più significativi furono A. Appia, E.G. Craig, J. Copeau, V. Meyerhold, O. Schlemmer e A. Artaud. Laddove altri si sforzarono di estendere l’eloquenza dell’attore alla dimensione fisica della recitazione, Decroux rinunciò alla parola per tornare all’essenzialità del corpo. Laddove altri enunciarono teorie e apriranno le vie della sperimentazione, Decroux affrontò la pratica teatrale nei suoi fondamenti, convinto che la nascita di un nuovo teatro richiedesse in primo luogo la nascita di un nuovo attore. Ai diktat dell’autore egli oppose la sua concezione del poeta-ginnasta, capovolgendo la sacrosanta triade drammaturgo–regista–interprete per promuovere l’attore al rango di creatore. Ma soprattutto, forgiò su se stesso la disciplina necessaria a questa rigenerazione dell’arte teatrale. Come Stanislavskij, fu il primo apprendista del proprio metodo. Voleva modellare un attore corporeo per costruire un teatro del corpo”.

18 FEBBRAIO
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

FEDERICO ALBANESE
THE BLUE HOUR TOUR

distribuzione Comcerto


Raffinato e minimalista, sognante evocativo e malinconico. A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro, il poeta del pianotorna con un nuovo progetto, The Blue Hour, appena uscito per la Neue Meister.
Tra i migliori esempi di modern neo-classica, al pari di artisti del calibro di Olafur Arnalds, Nils Frahm, Dustin O’Halloran, Max Richter, Federico Albanese crea paesaggi evocativi di raffinata bellezza, trasportando l’ascoltatore in uno spazio in cui il pianoforte classico si fonde naturalmente con l’elettronica.
The Blue Hour raccoglie tutte le atmosfere, le emozioni e le sensazioni che si insinuano nella transizione tra il giorno e la notte, in quel momento in cui percezione e sentimento diventano un tutt’uno, dove i pensieri fluttuano tra la luce del giorno che sta finendo e il buio della notte che sta arrivando.

Milanese di nascita ma berlinese d’adozione, Federico Albanese si avvicina al pianoforte classico in giovane età, per poi accantonarlo – momentaneamente – per militare come polistrumentista in varie band, comporre colonne sonore per documentari, corti, lungometraggi e sonorizzazioni dal vivo, fino a prendere parte nel 2007 al progetto La Blanche Alchimie con Jessica Einaudi. La sua versabilità musicale gli permette di esplorare la musica in tutte le sue sfaccettature e, mixata con la sua abilità compositiva, Albanese è in grado di creare composizioni che fluttuano nell’etere, con effetti e influenze che spaziano dal pop alla psichedelia, senza mai dimenticare la classica.

Tocchi essenziali e magici in un’opera calibrata e onirica, ricca di suggestioni e fascino. “Il Mucchio Selvaggio”

20 FEBBRAIO
PESARO
TEATRO ROSSINI

Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto
direttore generale Giovanni Ottolini direttore artistico Cristina Bozzolini

TEMPESTA/THE SPIRITS
E-INK
UPPER-EAST-SIDE

TEMPESTA/THE SPIRITS
coreografia e ideazione costumi Cristina Rizzo
musiche autori vari
interpreti sei danzatori
consulenza sonora e mixage Spartaco Cortesi
luci Carlo Cerri
realizzazione costumi Sartoria Aterballetto

E-INK [1999-2015]
uno spettacolo di mk riallestito per RIC.CI da Aterballetto
coreografia, luci e costumi Michele Di Stefano
interpreti Damiano Artale, Philippe Kratz
musica Paolo Sinigaglia
realizzazione costumi Sartoria Aterballetto/Francesca Messori
produzione 2015 mk, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Fabbrica Europa
riallestimento 2015 a cura di Biagio Caravano e Michele Di Stefano
nell'ambito del progetto RIC.CI / Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta-Novanta ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
produzione 1999 mk/Festival Teatri 90/Ref.

UPPER-EAST-SIDE
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
interpreti nove danzatori
luci Carlo Cerri

+ masterclass gratuita per gli allievi scuole di danza della città


In un’unica serata tre coreografie create dagli affermati e apprezzati a livello internazionale Cristina Rizzo e Michele Di Stefano che affidano la loro ricerca ai danzatori di Aterballetto, compagnia nata nel 1979 e formata da solisti in grado di affrontare tutti gli stili con grandi capacità interpretative.
La tempesta si è conclusa, possiamo archiviare l’oscuro terreno dell’usurpazione e l’illusione del dominio, a noi rimane la possibilità di una riconciliazione, di un luogo potente della relazione. Tempesta/The Spirits è un balletto a tre coppie che formano un gruppo, una specie di tribù che nel suo gioco coreografico articola una danza fatta di ingaggi subitanei, di abitazioni epidermiche e di corpi volatili agganciati in una continua e reciproca torsione di uno nell’altro.

E-ink nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Esatta ed ambigua a un tempo, la loro comunicazione è organizzata sul momentaneo addomesticamento di ciò che per sua natura desidera essere continuamente riscritto, reinventato. Michele Di Stefano 1999

Mentre ricostruivamo il lavoro per Aterballetto, a distanza di più di quindici anni, è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere in connessione tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici nella loro misteriosa iconografia. Quel che abbiamo chiesto ai due nuovi interpreti è stato soprattutto una fiducia incondizionata nei confronti di questo sistema irriconoscibile, per produrre fisicamente un ritmo non necessariamente identico a quello originario ma capace di ricreare la stessa assoluta arbitraria autorevolezza di cui il lavoro è fatto. Michele Di Stefano 2015

La matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di Upper-East-Side. Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa.


20 FEBBRAIO | H 18
PALAZZO MOSCA
MUSEI CIVICI DI PESARO

LE RADICI DEL PRESENTE
nella danza contemporanea italiana

presentazione delle iniziative editoriali inerenti il progetto
RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography - Anni ’80/’90)
ideato e diretto daMarinella Guatterini

In occasione dello spettacolo di Aterballetto, in cui tra Tempesta/The Spirits e Upper-East-Side figura anche il duetto e-inkdi Michele Di Stefano, sesta ricostruzione del progetto RIC.CI, verranno presentati per la prima volta al pubblico i sette libretti dedicati agli spettacoli sino ad oggi selezionati nell’ambito del progetto stesso. Si tratta di una documentazione cartacea ma come ben di rado accade nei testi inerenti la danza, completa di un cd con videoriprese intere delle ricostruzioni più interviste ai corografi, ai danzatori di ieri e di oggi.

2 MARZO
URBINO
TEATRO SANZIO

COSTELLAZIONI

di Nick Payne
con Jacopo Venturiero e Aurora Peres
regia Silvio Peroni
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Valerio Tiberi
produzione KHORA.Teatro


C’è una teoria della fisica quantistica che sostiene che esista un numero infinito di universi: tutto quello che può accadere, accade da qualche altra parte e per ogni scelta che si prende, ci sono mille altri mondi in cui si è scelto in un modo differente. Il giovane drammaturgo britannico Nick Payne – inserito nel programma Royal Court Young Writer's e finalista per l'Evening Standard Award come scrittore più promettente – prende questa teoria e la applica a un rapporto di coppia.
Roland (interpretato dall’attore di cinema e teatro Jacopo Venturiero) è un tipo alla mano, che si guadagna da vivere facendo l’apicoltore. Marianne (l’attrice palermitana Aurora Peres) è una donna intelligente e spiritosa che lavora all’Università nel campo della cosmologia quantistica.
Costellazioni parla della relazione uomo-donna, ispirandosi alle idee della teoria del caos. Il testo esplora le infinite possibilità degli universi paralleli: si tratta di una danza giocata in frammenti di tempo. In questa danza la più sottile delle sfumature può drasticamente cambiare una scena, una vita, il futuro.
Assolutamente divertente, ma disperatamente triste: è proprio il suo dinamismo intellettuale ed emotivo a rendere il testo unico e travolgente.

4 MARZO
PESARO
TEATRO ROSSINI

GIOVANNI LINDO FERRETTI
A CUOR CONTENTO

Giovanni Lindo Ferretti voce cantante
Ezio Bonicelli chitarra elettrica, violino
Luca A. Rossi basso, chitarra elettrica, batteria elettronica


Prosegue il viaggio di Giovanni Lindo Ferretti che da qualche anno è tornato a cuor contento sui palchi di club e festival musicali.
Il concerto ricalca i tour precedenti nella forma ma non nella sostanza. Ferretti torna a raccontarsi esclusivamente con le canzoni del suo repertorio solista e quelle dei CCCP Fedeli alla Linea e C.S.I. con una nuova scaletta che comprende anche qualche brano tratto da “Saga, il Canto dei Canti”, ultimo album pubblicato da Sony Music. Sul palco con lui, come nei tour precedenti, due fedeli compagni di viaggio: Ezio Bonicelli e Luca A. Rossi, entrambi componenti degli Ustmamò, ad assicurare alle canzoni una nuova – e fedele allo stesso tempo – veste elettrica.
A cuor contento è anche un cd live, registrato durante il tour 2011, in distribuzione fisica in tutti i negozi ed in digitale sulle principali piattaforme.

10 MARZO
URBINO
SALA DEL MANISCALCO

A TITOLO PERSONALE
parole e pensieri di Pier Paolo Pasolini

con Cristian Della Chiara e Lucia Ferrati


La mia indipendenza, che è la mia forza,
implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Pier Paolo Pasolini

Un omaggio all’intellettuale, all’artista, al poeta, ma soprattutto all’uomo, attraverso la lettura di una sorta di “vocabolario pasoliniano”: dalla A di amore alla Z di zucchetto.
I brani letti sono tratti dalle opere in prosa e in poesia di Pier Paolo Pasolini e da interviste che risalgono al periodo 1949-1975.
La lettura è corredata di molte immagini della vita, delle opere cinematografiche di Pasolini e delle tante persone citate (amici, nemici, intellettuali, artisti, noti e ignoti).

12 MARZO
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

SCOTT MATTHEW
THIS HERE DEFEAT TOUR 2016

Scott Matthew voce e chitarra
Sam Tayor pianoforte e violoncello
Juergen Stark chitarra

distribuzione DNA Concerti


Il cantautore australiano di stanza a New York arriva a Pesaro per presentare il nuovo album This here defeat.
I tre album precedenti di Scott Matthew lo hanno fatto emergere come autore di canzoni profondamente emotive e fin dal suo debutto omonimo nel 2008 si è guadagnato grande rispetto da parte della critica e dei fan. Il 20 marzo 2015 Scott Matthew ha pubblicato il suo quinto album in studio This here defeat per Glitterhouse Records.
Con il suo ultimo album Unlearned Scott si era dedicato alla rilettura molto personale di brani di altri artisti. Eppure, fin dal primo ascolto, appare evidente quanto queste reinterpretazioni non siano del tutto estranee al suo interprete, bensì plasmate come fossero materiale originale. “Disimparare”, “dimenticare ciò che si conosce”: ogni canzone è come un foglio bianco che Scott trasforma in una nuova sinfonia di suoni, immaginazione ed emozione. Ovviamente testo e melodia sono ancora lì, ma oltre a ciò c’è soltanto la pura essenza di Scott Matthew.
Chi ha avuto modo di vedere il cantautore dal vivo sa quanto sia emozionante vederlo suonare e sa che sintonia sia in grado di creare con il suo pubblico.
Il suo investimento emotivo nel canto è enorme e tangibile. E questa dote sarà di nuovo evidente nel suo nuovo tour, in cui Scott sarà accompagnato dai suoi talentuosi collaboratori al pianoforte, violoncello (Sam Taylor) e chitarra (Juergen Stark).

17 MARZO
URBANIA
TEATRO BRAMANTE

COREOFONIA
sinfonia per voci
in movimento

un progetto di Maria Francesca Guerra
in collaborazione con Ensemble Vocale Durantino
diretto da Simone Spinaci


La ricerca artistica della danzatrice Maria Francesca Guerra si posa intorno alla relazione che intercorre tra movimento e suono e a ciò che accomuna le diverse espressioni artistiche. Nella performance, otto voci si alternano a brani corali affrontati in modo non convenzionale a momenti di improvvisazione danzata.

Questo progetto è un ulteriore approfondimento di una ricerca artistica iniziata dieci anni fa intorno al corpo, alla relazione che intercorre tra movimento e suono e a ciò che accomuna le diverse espressioni artistiche. Il corpo è l’elemento che abbiamo per essere, per vivere e manifestarci, una constatazione che potrebbe sembrare scontata ma credo che sia di fondamentale importanza esserne consapevoli, esplorarne le caratteristiche, le sue svariate possibilità e continuare a stupirsi della sua bellezza. Diverse espressioni artistiche come la danza, la musica, la pittura, la scultura e anche la voce necessitano l’impiego di movimento, di un atto fisico per esternarsi e quindi del corpo, così nasce la curiosità nell’approfondire la fisicità dell’espressione in questo caso vocale con un ensemble corale di otto elementi che si è generosamente reso disponibile ad esplorare la dimensione del corpo, il movimento, la fisicità della voce, la relazione che intercorre tra voce e movimento, la musicalità del corpo in movimento.
Nasce così Coreofonia dal greco còreos = movimento e fonè = voce, un concerto performativo per otto voci in cui si alternano brani corali (affrontati anche dal punto di vista fisico gestuale e teatrale) a momenti di creazione personale e improvvisazione fisica e vocale. Maria Francesca Guerra

19 MARZO
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

FRONTI
echi della grande guerra

per clarinetti, live electronics e film
di e con Roberto Paci Dalò
produzione Fondazione Premio Napoli
in coproduzione con Giardini Pensili, Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Arthub (Shanghai/Hong Kong)
in collaborazione con Comune di Pesaro & Amat per Pesaro città della musica


Robert Adrian
Oreste Zevola
in memoriam

Fronti è una performance musicale e filmica creata a partire da rarissime immagini girate sul fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Il lavoro è stato presentato in prima assoluta, con l’autore in scena, in occasione della cerimonia del Premio Napoli 2015. La partitura originale crea un contrappunto che dà voce e colore alle immagini. L’inusuale organico (strumenti acustici, live electronics, synth modulare, sampler) genera una drammaturgia acustica pensata per far entrare gli spettatori in un ambiente sonoro immersivo che penetra la grana delle immagini attraverso quella del suono. Il fulcro della riflessione su questo conflitto è il sentimento dell’attesa. Le immagini originali sono dilatate e rallentate lavorando su una trascendenza della Grande Guerra.

Una guerra di trincea fatta sì di scontri cruenti ma allo stesso tempo di dilatazioni, silenzi, sospensioni. Per l’Italia il fronte principale sono state le Alpi dove permane nella memoria collettiva una mitologia della Grande Guerra. l materiali musicali di riferimento della composizione originale sono alcuni canti alpini che vengono completamente decostruiti e quindi ricostruiti per trasformarli in qualcosa di sorprendentemente diverso dall’originale. Dove la retorica è annullata per inoltrarsi piuttosto in un territorio ambientale rarefatto. E non è questo, in fondo, il riverbero della montagna? Fronti fa tesoro di una serie di progetti creati nel corso di un anno attorno alla Prima guerra mondiale, ossia Il grande bianco, 1915 The Armenian Files e Guerra Nostra.
Attraverso questi lavori il compositore, musicista, regista e artista visivo alla guida della Compagnia Giardini Pensili, Roberto Paci Dalò ha potuto studiare il periodo storico e allo stesso tempo costruire un ampio database di suoni originali che fanno parte di Guerra Nostra.

23 MARZO
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

BELLO MONDO

rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri
con la guida di Cesare Ronconi
produzione Teatro Valdoca
con il sostegno di Comune di Cesena/Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena


Fra le più grandi poetesse italiane viventi, fondatrice con il regista Cesare Ronconi del Teatro Valdoca, Mariangela Gualtieri compone una partitura ritmica che passa dall’allegretto al grave, dall’adagio fino al grande largo finale, col suo lungo e accorato ringraziamento al bello mondo, appunto, con la sua percepibile meraviglia.

In Bello Mondo Mariangela Gualtieri cuce versi tratti soprattutto da Le giovani parole, uscito nel settembre scorso, ma inserisce anche poesie da raccolte precedenti. La natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano, con un io in ascolto delle minime venature di suono, con un tu al quale vengono rivolte parole d’amore, senza tuttavia trascurare la fatica del tenersi insieme. Una sezione particolarmente intensa è dedicata alla madre, in uno scambio in cui i ruoli sbiadiscono e si invertono, in uno sbigottimento di fronte all’inspiegabile disimparare il mondo, allo scolorire dei connotati nella feroce e dolce vecchiaia, al suo insegnamento. Vi è poi a tratti un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere del Teatro Valdoca. In questo nuovo rito sonoro la Gualtieri continua il cammino dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia un’antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo.

30 MARZO
PESARO
TEATRO SPERIMENTALE

LE TRE VECCHIE

da Alejandro Jodorowsky
traduzione Antonio Bertoli
con Rossana Candellori, Romana Romandini
Silvia Maria Speri, Elisa Maestri
scene, luci e effetti video Pietro Cardarelli
costumi Marilena Cinciripini
maschere Anna Sances
scenotecnica Tommaso Tosti
aiuto regia Valter Finocchi
regia e rlaborazione drammaturgica Alessandro Marinelli
produzione Teatro C.A.S.T. in collaborazione con AMAT ,Comune di Ascoli Piceno, Comune di Folignano


Le vecchie contesse De Felice, nobili gemelle decadute, sono affette da un grave disturbo psichico: rimuovono sistematicamente il loro misterioso passato, lo distorcono, s’imbellettano come fanciulle in fiore nella speranza di attrarre spasimanti che le salvino dalla miseria e che le rendano madri, senza alcun pensiero alla sterilità anagrafica in cui sono ormai confinate. Paradossalmente, ora che la vecchiaia le ha ormai divorate, nei loro corpi appassiti rinverdiscono le tensioni sessuali della giovinezza, il loro essere brama l’irruenza del corpo maschile, la loro carne risente la morsa d’un piacere malato, consumato anni addietro in modo aberrante, nel perimetro angusto delle mura domestiche. Sono creature che vivono ai margini queste contesse, larve reiette, schernite ed estromesse da un mondo che non sa comprendere. Osservandole, mi tornano alla memoria le parole con cui Pirandello descriveva il sentimento del contrario: “vorremmo ridere, ma il riso non ci viene alle labbra schietto e facile; sentiamo che qualcosa ce lo turba e ce l’ostacola; è un senso di commiserazione, di pena e anche d’ammirazione”. E infatti, mentre l’intreccio procede in costante bilico tra la pochade e il Grand Guignol, avvertiamo il peso d’un dolore insopportabile, d’uno strazio lacerante e impossibile da cancellare. Avvertiamo l’abisso. Ed è appunto l’abisso ciò che più m’interessa indagare, l’orrore da cui origina una devianza, la genesi d’un comportamento non allineato. Perché oggi - come ieri - ciò che è diverso è spesso demonizzato. Invece, prima d’ogni altra cosa, ciò che è diverso dovrebbe essere compreso. Alessandro Marinelli

6 APRILE
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

MAGNIFICAT

di Alda Merini
con Paola Dallan
disegno del suono Mauro Martinuz
disegno vocale Paola Dallan, Simone Derai, Marco Menegoni
regia Simone Derai
produzione Anagoor
co-produzione Operaestate Festival Veneto
Anagoor fa parte del progetto Fies Factory


...Mi hai sprofondata / nella carne angelica...

Alda Merini ci lascia il I novembre 2009. La compagnia veneta Anagoor torna a Pesaro – dopo il successo ottenuto nel 2014 al Rossini con Lingua Imperi– e le rende omaggio, riconoscendola come una delle esponenti più incisive della poesia italiana e più significative per il proprio percorso. Qui i versi della poetessa occupano una dimensione di esclusiva concentrazione. Con la versatilità tonale che la distingue, Paola Dallan presta la voce a un lungo poemetto e alla sua protagonista: Magnificat, uno dei più recenti componimenti della Merini che ne testimonia la fase mistica. In esso, senza biografismi, né agiografia, l'autrice restituisce la complessità di Maria: una creatura di luce e carne, fragile, smarrita, spaventata e perdutamente innamorata di Dio.

Parallelamente alla ricerca sull’icona e sulle immagini, la compagnia torna a dedicarsi alla parola poetica e si concentra esclusivamente sull'elaborazione musicale e vocale. L'impatto dell'interpretazione, affidata alla sensibilità della Dallan e alla riproduzione acustica del medium telefonico, colma il vuoto scenico: l'ascolto assorbe ogni attenzione e conduce in un viaggio denso di suggestioni. Con la scelta tematica, Anagoor conferma la propria predisposizione spirituale e intellettuale all’indagine metafisica: un interesse per il sacro che nasce e cresce in un contesto storico e geografico segnato dalle lacerazioni culturali e sociali inferte dalle radicali trasformazioni economiche.

7 APRILE
URBANIA
TEATRO BRAMANTE

BESTIA DA STILE

di Pier Paolo Pasolini
con Gabriele Portoghese, Valeria Almerighi
Eleonora Pace, Xhuljo Pethushi, Emanuele Linfatti
scene Bruno Buonincontri
costumi Gianluca Falaschi
luci Sergio Ciattaglia
regia Fabio Condemi
produzione Fattore K e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio
d’Amico. Project Work Pier Paolo Pasolini – Poeta delle Ceneri, direttoda Giorgio Barberio Corsetti


Ho scritto quest’opera teatrale dal 1965 al 1974, attraverso continui rifacimenti, e quel che più importa, attraverso continui aggiornamenti: si tratta, infatti, di un’autobiografia.
Pier Paolo Pasolini, dalla nota introduttiva di Bestia da Stile

Pubblicato nel 2005, Bestia da Stile, a cui Pasolini lavorò a più riprese a cavallo del ’68, rappresenta una riflessione sulla difficoltà di raccontare i conflitti della modernità. La vicenda si svolge negli Anni ’30 in Boemia e ha come protagonista Jan, doppio del poeta e ispirato allo studente cecoslovacco che si diede fuoco durante la Primavera di Praga. Pasolini ripercorre le tappe della sua formazione letteraria e politica e al tempo stesso affronta e subisce l’ingiuria della storia, la guerra, la dispersione e la degradazione degli affetti. Bestia da Stile è l’evoluzione del progetto Pier Paolo Pasolini – Poeta delle ceneri, diretto dal regista Giorgio Barberio Corsetti.

Fabio Condemi ha una mano delicata e consapevole, fa nascere la creazione dal rapporto con gli attori e dal pensiero sul testo, dalla ragione e dalla necessità delle scelte. È attratto dalla poesia e ha una grande sensibilità nel percorrere le strade oscure di un linguaggio denso e turbolento, come quello di Pasolini. Crea una bellissima aderenza e contrappunto al testo. In questo duplice movimento, che Fabio attua nella pratica della creazione teatrale, sta anche la forza del linguaggio poetico di Pasolini, dove la Poesia è magma oscuro e bruciante e la ragione dell’ideologia diventa materia poetica di questa incandescenza originaria. Giorgio Barberio Corsetti

14 APRILE
URBINO
TEATRO SANZIO

MDLSX

con Silvia Calderoni
regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni
suoni Enrico Casagrande
luce e video Alessio Spirli
produzione Motus
in collaborazione con La Villette - Résidence D’artistes 2015 Parigi
Create To Connect (Eu Project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana
Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Marche Teatro
con il sostegno di Mibact, Regione Emilia Romagna

lo spettacolo contiene scene di nudo integrale


Il cambiamento necessario è talmente profondo che si dice sia impossibile, talmente profondo che si dice sia inimmaginabile. Ma l’impossibile arriverà e l’inimmaginabile è inevitabile.
Manifesto Animalista, Paul B. Preciado

Il nuovo lavoro di Motus – osannato dalla critica ma anche dal pubblico russo e americano – è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in On Becoming Europeans, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista. Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del Dj/Vj Set, per dare inizio a una esplorazione sui confini che si catalizzerà, nel 2016, in Black Drama (Un musical tragico). In MDLSX collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà MDLSX oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con A cyborg Manifesto di Donna Haraway, il Manifesto Contra-sexual di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.

19 APRILE
SAN COSTANZO
TEATRO DELLA CONCORDIA

GRANT-LEE PHILLIPS
IN CONCERTO


L’uomo al timone dei Grant Lee Buffalo – una delle band più importanti del rock americano che compose dischi eccellenti come Fuzzy e Mighty Joe Moon, grazie a cui venne votato migliore voce maschile dell’anno 1995 dal magazine Rolling Stone – torna in Italia con un solo-show intimo e suggestivo.
Una vena intossicata e dolce, lugubre ma capace di esalare poesia ad ogni istante. Una voce perfetta e un sound malinconico, ammiccante a rock, blues, country, dalle sfumature “pop”, capaci di creare piccole meraviglie.

Dopo lo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1999 Grant-Lee Phillips ha intrapreso la carriera solista e ha recentemente pubblicato il suo nuovo album. The Narrows si inserisce in una cornice fatta di romanticismo, ricordi, storiche battaglie, tragedie e impareggiabile maestria uniti alle speranze, alle paure e all’isolamento che accompagnano la fase di transizione. Immerse in un tratto distintivo forte, che riecheggia appassionatamente, le tredici canzoni che compongono l'album sono contrassegnate da nostalgia e da un preciso scopo: come se scagliarsi con tutta la propria forza verso l’ignoto fosse ragionevole al pari di lanciarsi verso qualsiasi altra più comune direzione. Dopo tutto, ciò che sembra sconosciuto può risiedere proprio al di sotto della superficie: si deve essere disposti a scavare in fondo per essere aperti alla scoperta.

20 APRILE
FANO
TEATRO DELLA FORTUNA

FRATTO X

di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
organizzazione generale Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella
Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell’Attore
Teatro Vascello


Poeti dell'assurdo, protagonisti di suggestioni quasi fotografiche e di duetti ai limiti del nonsense dalla dirompente comicità, Flavia Mastrella e Antonio Rezza sono personaggi anticonvenzionali e straordinari, interpreti dell'insensatezza, che spostano continuamente l'asse delle certezze dello spettatore.

Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull'esistenza. Una delle due, quando l'altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l'ennesima volta si cambia forma attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l'odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile. Il potere sta nel sopravvivere a chi muore. Noi siamo pronti a regnare. Bisognerebbe morire appena un po' di più.
Antonio Rezza

L'habitat Fratto_X è un impeto da suggestioni fotografiche. Scie luminose si materializzano con l'inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino. Una distesa di pelle calda organizza figure antropomorfe, sommerse dalla carne e dalla carnalità, vittime disponibili alla persuasione di massa. L’inutilità permea e comprime i personaggi che si affacciano da un divieto X. La sedia, mezzo mutante color azzurro, pelle e ruggine, è presa in prestito dal teatro di narrazione. Il telecomandato geneticamente alterato e il miracolo dell'urbanizzazione sono sculture mobili dipendenti.
Flavia Mastrella

23 APRILE
PESARO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA

ART feat. ART
IN CORPO
da intexĕre tempus
a Emily free remix

un progetto di Giovanni Gaggia
con Stefano Spada, Alessandro D'Alatri, Francesco Marilungo

primo atto
performance musicale di Stefano Spada
secondo atto
visione di intexĕre tempusregia Alessandro D'Alatri
intervengono Diego Sileo, Milena Bargiacchi
terzo atto
performance tra danza e arti visive con Francesco Marilungo


Il progetto Art feat. Art fa incontrare l’arte visiva con il mondo performativo. IN CORPO. Da intexĕre tempus a Emily free remix è un viaggio nella poetica di Giovanni Gaggia, direttore artistico di Sponge ArteContemporanea, e un dialogo in tre atti tra le arti visive, la musica e la danza volto a scovare una universalità grandiosa appartenente ad ogni forma d'arte.

Intexĕre tempus è il racconto, la genesi e l'evolversi di una performance in un video, in un libro/catalogo e in una mostra. Un progetto a sostegno di Amnesty International, con la collaborazione di Regina José Galindo e Alessandro D'Alatri a cura di Diego Sileo prodotto dalla Galleria Rossmut. In questo caso, il filo corre attraverso 14 racconti di violenza provenienti da altrettante nazioni differenti. Qui il dialogo è in prima istanza con un altro performer Regina Josè Galindo, e in seconda battuta con Alessandro D’Alatri, uno dei più autorevoli registi del cinema italiano, il quale liberamente ha documentato girato e interpretato la performance. Giovanni Gaggia oltre a volerci mostrare ciò che ha generato il dialogo con Alessandro D'Alatri oggi crea un altro ponte che diviene il primo atto di questo IN CORPO, con la musica. Al sound designer Stefano Spada sono stati consegnati e affidati 14 audio, le 14 voci che compongono intexĕre tempus. Nell'ultimo atto le parti si invertono: se a Stefano Spada e Alessandro D'Alatri è stata affidata un’opera di Gaggia, ora è lui a riceverla dal danzautore Francesco Marilungo. L'opera è Emily, nata dalla profonda passione di Marilungo per Emily Dickinson e proprio dalla riflessione sulla vita di quest’ultima ne restituisce un’analisi sulla condizione di solitudine. Gaggia si cimenta per la prima volta con la danza, rileggendola. Il free remix nasce da un lungo dialogo tra i due conclusosi con una residenza tra il danzautore e l’artista visivo dove ha preso forma la nuova opera.

28 APRILE
PESARO
TEATRO SPERIMENTALE

COL CORPO CAPISCO #1

coreografia Adriana Borriello
con Adriana Borriello, Donatella Morrone, Ilenia Romano
musica Roberto Paci Dalò
produzione Atacama con il contributo di MiBACT, Compagnia Adriana Borriello
in co-produzione con Orizzonti Festival, Giardini Pensili e Spazio Aereo Venezia


Col Corpo Capisco non è solo un titolo, ma una dichiarazione, un manifesto, un modo di stare al mondo.
Cuore del lavoro è la trasmissione, da corpo a corpo, attraverso il movimento come pratica e linguaggio, il cui strumento principe è il sentire: nella ricerca della perfetta aderenza al qui ed ora, l’interezza dell’esserci si perde nel sempre e ovunque. Il movimento come arte dell’impermanenza parla con le parole del tempo e dello spazio, e in essi imprime, plasma, scolpisce, dà forma all’invisibile.
La danza, essenza dell’atto “inutile” che riflette su se stesso, diventa medium di conoscenza della non-conoscenza, la sapienza del corpo, dell’esserci.
Qui la danza è musica del movimento e la musica è danza dei suoni, territorio comune il corpo. In scena due giovani danzatrici e me – corpo/matrice il mio, corpi/ricettori (poi a loro volta creatori) gli altri – e la musica, con cui la nostra danza risuona.
Questo lavoro è dedicato a John William Shadow, mio Maestro, e amico. Adriana Borriello

5, 6 E 7 MAGGIO
URBINO
AULA DELLA SCUOLA DI SCENOGRAFIA

BAUSLER INSTITUT

liberamente ispirato a I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy
conAurelia D’Alessandro, Giulia Astolfi, Daniela Ciaparrone
Federica Foglia, Jessica Fuina, Chiara Lavana, Mattia Michetti
Tommaso Nardin, Alessandra Romagnoli, Nike Sama, Angelica Sbrega
Monica Scaloni, Giulia Schiavone, Federica Serra, Daniela Tebaldi
Giada Tonioni, Sofia Vernaleone, Francesco Zanuccoli
con la partecipazione amichevole di
Maria Paola Benedetti, Giorgio Donini, Francesca Gabucci, Daniela Tebaldi
progetto Scuola di Scenografia Accademia di Belle Arti di Urbino
Lucia Bramati, Mattia Bonomi, Francesco Calcagnini, Alberto Cannoni
Daniela Ciaparrone, Antonio Curcetti Francesca Di Serio, Marcella Fiordegiglio
Federica Foglia, Jessica Fuina, Irene Furlan, Virginia Gidiucci, Jergen Koci
Alessandro Lucarini, Sarah Menichini, Tommaso Nardin, Lucia Petroni
Alessandra Romagnoli, Federica Torroni, Irene Trenta
Maria Chiara Torcolacci, Sofia Rossi, Sofia Vernaleone
si ringrazia Nicolò Bagar, Mattia Bonomi, Francesco Calcagnini
Eleanora Claudia Colagiacomi Vasquez, Valerio Corzani, Amenris De Angeli
Angelo Di Serio, Luca Domenicucci, Alessandro Doria
Frati Minori Conventuali del Convento di San Francesco di Urbino
Mario Mariani Giuseppe Mascia, Paola Mariani, Monica Miniucchi
Davide Riboli, Marika Ricchi, Andrea Solomita, Camilo Trincia
Luisa Valentini, Luca Vannoni


Avvertenza
Guten Tag. La direzione del Bausler Institut vi invita ad inquisire lo spazio con cautela ed imprudenza: dove abitano ossessioni e nostalgie, nessun cuore è al sicuro. Qualcuno, qui, ha perso anche la testa. Tutto ciò che vedrete è probabilmente solo l’eco di una vita già vissuta, o il presagio di quella che verrà. E nel mentre che osservate, il vostro sguardo è ricambiato anche da chi non ha occhi. Ma prego, fatevi avanti. E ricordate: nell’Appenzell non si può fare a meno di passeggiare. Benvenuti al Bausler Institut.

10 MAGGIO
URBINO
TEATRO SANZIO

UCCIDIAMO
IL CHIARO
DI LUNA (1997-2015)
danze, voci, suoni
del Futurismo italiano

coreografie Silvana Barbarini
direttore del coro Emanuele De Checchi
con gli allievi danzatori del Corso Teatrodanza Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi:
Chiara Aru, Gianmaria Borzillo, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo
Giacomo Goina, Luciano Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari Daniele Podda
Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni
musiche Aldo Giuntini, Filippo Tommaso Marinetti, Alexander Mosolov
André Laporte, Francesco Casavola
ricerche musicali e incisioni Daniele Lombardi intonarumori Luigi Russolo
intonarumori mix Marco Schiavoni
testi fonetici e tavole paroliere Giacomo Balla, Fortunato Depero
Gino Severini, Filippo Tommaso Marinetti
voci recitanti Filippo Tommaso Marinetti, Cristiano Censi, Tullio Crali
registrazioni audio Studio Nicolai e Studio Zobit
scene e oggetti Roberto Manzotti con Mattia Franco e Alice Capoani
costumi Donatella Cazzola, Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
macchine rumoriste Fabrizio Palla luci Paolo Latini
assistenti alla coreografia Davide Montagna, Claudia Monti
assistente alla regia Linda Riccardi
collaborazione al progetto e alla coreografia diSiio Vlummia Torrente
Giannina Censi, Alessandra Manari

Riallestimento nell’ambito del
Progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novanta
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
comunicazione e organizzazione Silvia Albanese

produzione 2015 Fondazione Milano-Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
in collaborazione con AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali
TPP – Teatro Pubblico Pugliese,Fondazione Fabbrica Europa per le Arti contemporanee
Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione TeatroComunale di Ferrara “Claudio Abbado”
Torinodanza festival / Teatro Stabile di Torino
Teatro Nazionale Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Rassegna Evoluzioni e Prospettiva Danza Teatro

Un evento importante nella storia della danza contemporanea viene ripreso per il progetto RIC.CI: spettacoli neofuturisti, ispirati a materiali storici di poeti, artisti visivi e musicisti del movimento marinettiano, tornano in vita con nuovi interpreti.
Le danze di Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini decollarono alla Scuola Paolo Grassi, nel 1997;. Silvana era stata allieva dell'unica danzatrice futurista, Giannina Censi, scoperta da Filippo Tommaso Marinetti, quando, appena sedicenne, danzava i versi del poeta comasco Escodamè e del “parolibero” Gioia e nel 1931 la Sinfonia aerea del compositore Pick Mangiagalli. In lei Marinetti intravvide subito l'ideale corpo della sua Danza dell'aviatrice: la Censi si esibì in un alluminico costume “balneare futurista”, firmato da Enrico Prampolini, mentre, dietro le quinte Marinetti declamava il suo A mille metri su Adrianopoli bombardata e Serie di seconde parti di immagini aviatorie. Fu uno shock per il pubblico e per la critica: entrambi reagirono lanciando ortaggi e improperi, e l'aerodanza, idea originalissima del Futurismo, non ebbe seguito se non nel 1979 allorché la Barbarini, con Alessandra Manari (altra giovanissima allieva della Censi) decisero di ricomporre liberamente l'esperienza della loro insegnate, e sotto i suoi occhi vigili.
Nacque un evento importate nella storia della danza contemporanea italiana: Siio Vlummia Torrente. Da allora una serie di nuovi spettacoli neofuturisti, ispirati a materiali storici di poeti, artisti visivi e musicisti del movimento marinettiano, furono allestiti ancora dalla Barbarini. Solo alla Scuola Paolo Grassi, tuttavia, e su nostra indicazione, la danzatrice-coreografa osò impegnarsi nella ricostruzione non filologica delle tre danze del Manifesto futurista della danza (La danza dello Schrapnel, della Mitragliatrice e dell'Aviatrice).
L'esperienza rivelò, all'epoca, aspetti ignorati, in genere, dalla didattica italiana quali l'impiego di un'energia discontinua, crescente e decrescente, contratta e decontratta in intervalli di tempo molecolari e la valorizzazione del microgesto e di una microdinamica, mai fine a se stessa ma alla eventuale ricomposizione di un universo di senso e di poesia ove il gioco e l'ironia siano veicoli creativi oltre che espressivi.
Oggi riproposto, perché parte del cospicuo bagaglio di creazioni e progetti non convenzionali del Corso di Teatrodanza e della Scuola Paolo Grassi, Uccidiamo il chiaro di luna avrà una nuova vita (nel 1997 fu ospitato in molte città e altrettanti festival italiani) e ha già nuovi interpreti, per questo è, in parte, cambiato proiettandosi sempre, con rigenerata e fresca vivacità, nel futuro. Marinella Guatterini

17 MAGGIO
URBINO
TEATRO SANZIO

L’INSONNE

liberamente tratto da Ieri di Agota Kristof
drammaturgia Raffaele Rezzonico e Claudio Autelli
con Alice Conti e Francesco Villano
regia Claudio Autelli
scene e costumi Maria Paola Di Francesco
luci Simone De Angelis
suono Fabio Cinicola
assistenti alla regia Piera Mungiguerra e Andrea Sangalli
voce registrata Paola Tintinelli
co-produzione CRT Milano e LAB121


Vincitore del Premio In-Box 2015, lo spettacolo è tratto dal romanzo di Agota Kristof Ieri che affronta la necessità di scrivere, il sentimento di esule in terra straniera, la guerra, la memoria, la crudeltà delle relazioni. Un racconto denso di ironia, umanità, poesia e crudo realismo affrontato con grande maestria dai due attori in scena.

Una coppia di fratelli. La figura archetipica dell'autrice. Figura ricorrente, microscopico nucleo di famiglia da conservare o recuperare, o ancora almeno da immaginare. Sono loro a visitare la stanza dell'autrice, accompagnandone i pensieri e guidando la sua immaginazione nel comporre questa “storia d'amore impossibile”. Sandor aspetta l'arrivo di una donna, Line, che appartiene al suo passato. Un giorno lei arriva e la sua vita non sarà più la stessa. Quello che avviene in questa composizione è un dialogo tra queste figure di fratelli e la loro autrice: prestano il loro corpo e la loro voce all'evocazione delle figure emerse dalla memoria dell'autrice, in un continuo salto tra rappresentazione e pensiero dell'anima che sta concependo questo mondo.

20 MAGGIO
FANO
TEATRO DELLA FORTUNA

ROBINSON

con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Saverio Cavaliere
Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Laura Scarpini
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
elaborazione del suono live Daniela Cattivelli
set e immagini Luca Trevisani
disegno luci Roberto Cafaggini
produzione mk 2014, Teatro di Roma
in collaborazione con Comune di Montalto di Castro e ATCL
con il contributo di MiBACT


Luogo di approdo del turista definitivo ma anche laboratorio della colonizzazione, l’isola di Robinson si occupa da sempre della nostra idea dell’esotico, quell’indefinibile processo proiettivo di desideri e paure, rimodellato oggi per essere al servizio di due grandi flussi dell’economia globale: quello migratorio e quello vacanziero.
In questo spettacolo la progettualità amministratrice e normativa conferita da Defoe al suo protagonista entra contraddittoriamente in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell’innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni individuo: un altro individuo, chiunque, un non-io.
Anziché rifondare la civiltà, il nostro Robinson si perde nel paesaggio senza umani fin quando l’incontro con l’altro lo prepara ad una totale reinvenzione di se stesso, come accade nel romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico.
Allo stesso modo, la coreografia è soprattutto un atto di apprendimento rispetto ad un “fuori” di cui fare incessante esperienza. La danza si definisce tale quando permette ad un’altra danza di esistere nei pressi: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per l’incontro, che mantiene sempre vivo il momento dell’incontro.
È così possibile collocare l’origine e la fine di ogni danza nello spazio esterno del mondo. Ovunque.

24 MAGGIO
PESARO
TEATRO ROSSINI

THANKS FOR VASELINA

dedicato a tutti i familiari delle vittime
e a tutte le vittime dei familiari

drammaturgiaGabriele Di Luca
con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini (Wanda)
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
musiche originali Massimiliano Settiluci Diego Sacchicostumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
coprodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro
in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria

Last Seen 2013 di Klp come migliore spettacolo dell’anno


NOTE DI REGIA
Ancora una volta ci interessiamo alle dinamiche, ai paradossi e alle ipocrisie del nostro tempo con uno sguardo presente ma non moralistico sulla società. La manomissione delle parole e dell’informazione, la violenza della politica, l’occultamento di alcune verità nel rapporto vittima-carnefice tra occidente e oriente, il potere religioso, le sette religiose, le nuove religioni, i corsi spirituali, i corsi di autostima, i corsi di seduzione. Le false diete e i falsi prodotti biologici, le finte manifestazioni, il finto impegno civile, il finto buonismo. Fattucchiere, imbonitori e santoni con i loro falsi rimedi per tutto. E ancora: la strumentalizzazione del dolore, della solidarietà, della morte. Senza parlare di mia Zia, con le sue scarpette di coccodrillo e il suo odio feroce per gli immigrati, mentre “posta” su facebook foto e commenti commoventi su cani maltrattati e bambini marocchini.Thanks for Vaselina è un’inculata morbida, è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. È l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.Ma “Siamo tutti canaglie” come dice Amleto ad un certo punto. Noi che scriviamo e voi che leggete, non siamo certo immuni a tutto ciò. Noi non siamo i buoni, né i giudici, né i paladini di tutto questo. In diverse misure siamo tutti coinvolti ma, nonostante ciò, possiamo trovare in noi stessi la lucidità, la sensibilità e l’ironia per indagare queste cose e raccontare una storia. Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. È il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Genitori disperati e figli senza futuro combattono nell'"istante" che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l'amore. In una continua escursione fra la realtà e l'assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il cielo e i bassifondi in uno spalancarsi di abissi dove, ad ogni passo, non si può che restare in bilico. Tasselli di una catena alimentare, di una selezione naturale che non avrà mai fine, fino all'ultima bomba, fino all'ultimo uomo.
28 MAGGIO
PESARO
LUOGHI VARI

FROM PESARO WITH LOVE


Dopo il successo riscosso l’anno scorso, torna la seconda edizione di From Pesaro with love, maratona musicale con i protagonisti della scena rock pesarese e nazionale che invadono tutta la città portando energia pura non solo dentro i teatri ma anche per le strade di Pesaro.

A Pesaro (e dintorni) abbiamo trovato una moltitudine di band, spesso legate da rapporti di amicizia, stima, collaborazione (tutti suonano con tutti) e sostegno reciproco. […] È una scena piuttosto maschile: le ragazze sono arrivate soltanto recentemente, e si contano sulle dita di una mano: Maria Antonietta, Erica e Costanza dei Be Forest, poche altre. […] Quando si parla di “scena pesarese” è inevitabile dilatare i confini fino a Fano: «Da due decenni le due città si influenzano a vicenda, fornendo locali dove suonare quando chiudono in una città e viceversa» concorda Alessandro Baronciani (voce e chitarra degli Altro). Aggiunge Roscetti: «A livello quantitativo Pesaro e Fano sono le cattedrali». […] Il comune denominatore che unisce le varie realtà musicali locali è il Plastic Music Dispenser, per Baronciani «l'ultimo baluardo della musica contro le orde barbare di Spotify». Molto più di un negozio di dischi (fumetti, libri), al Plastic il titolare Mirko Bertuccioli (Camillas) organizza mostre e showcase, oltre a tenere ovviamente tutti i dischi dei gruppi pesaresi. La dedizione di Mirko alla “scena” locale è tale che tiene anche una serata da DJ che si chiama From Pesaro with love, in cui mette soltanto musica di gruppi pesaresi. I Dischi Di Plastica sono un'altra sua creazione (con il “fratello” RubenCamillas), nata per produrre i loro dischi e i dischi degli amici. Jessica Dainese “Doppiozero”

BIGLIETTERIE
ANCONA
AMAT 071 2072439
da lunedì a venerdì 10 - 16
FANO
botteghino Teatro della Fortuna 0721 800750
da mercoledì a sabato [esclusi i festivi] 17.30 – 19.30
mercoledì e sabato anche 10.30 – 12.30
nei giorni di spettacolo 10.30 – 12.30 e dalle 17.30
PESARO
biglietteria Teatro Rossini 0721 387621
da mercoledì a sabato 17 - 19.30
nei giorni di spettacolo feriali 10 - 13 e dalle 17
biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548
il giorno di spettacolo 10 – 13 e dalle 17
biglietteria Chiesa dell’Annunziata 389 6657785
il giorno di spettacolo dalle 20
SAN COSTANZO
Biglietteria Teatro della Concordia 0721 950124
il giorno di spettacolo dalle 19
URBANIA
biglietteria Teatro Bramante 366 6305500
il giorno di spettacolo dalle 19
URBINO
biglietteria Teatro Sanzio 0722 2281
il giorno precedente lo spettacolo 11 - 13 e 16 - 20
il giorno di spettacolo dalle 16

VENDITA ON-LINE
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CALL CENTER
071 2133600

INFORMAZIONI
AMAT
071 2075880
www.amatmarche.net
FANO
Fondazione Teatro della Fortuna
0721 800750 / 827092
www.teatrodellafortuna.it
PESARO
Uffici Teatro
0721 387620
www.teatridipesaro.it
SAN COSTANZO
Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino
0721 3592515
URBANIA
Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino
0721 3592515
URBINO
Servizio Cultura e Turismo
0722 309222 / 309602
www.urbinoculturaturismo.it

CARNET
acquistando 3 biglietti per spettacoli diversi si ha diritto alla massima riduzione

BIGLIETTI
posto unico numerato 10 euro | 8 euro ridotto*
Fano, Teatro della Fortuna Viaggio al termine della notte, Fratto X
posto unico numerato 15 euro | 12 euro ridotto*
Pesaro, Chiesa dell’Annunziata Federico Albanese, Scott Matthew
posto unico non numerato 10 euro
Pesaro, Teatro Rossini Giovanni Lindo Ferretti
settore A e B 18 euro | 15 euro ridotto*
settore C e D 15 euro | 12 euro ridotto*
settore E e loggione € 10 euro
Pesaro, Teatro Rossini Aterballetto
settore A 27 euro | 21 euro ridotto*
settore B 24 euro | 18 euro ridotto*
settore C 20 euro | 14 euro ridotto*
settore D 16 euro | 12 euro ridotto*
settore E 10 euro | loggione 7,50 euro
Pesaro, Teatro Sperimentale Le tre vecchie
Urbania, Teatro Bramante Coreofonia
Urbino, Teatro Sanzio L’insonne
posto unico numerato 5 euro
Pesaro, Chiesa dell’Annunziata Art Feat. Art
Urbino, Sala del Maniscalco A titolo personale
biglietto cortesia 3 euro
Pesaro, Chiesa dell’Annunziata Yves Lebreton
ingresso libero
Pesaro, vari luoghi From Pesaro with love
giornata completa 15 euro
Urbania, Teatro Bramante Bestia da stile
settore A 15 euro| 12 euro ridotto*
settore B 10 euro | 8 euro ridotto*
Urbino, Accademia di Belle Arti Bausler Institut
ingresso libero, posti limitati, prenotazione consigliata al numero 0722 320287

* valido fino a 29 anni, oltre 65 anni, studenti, AMATo abbonato Card, soci Touring Club, soci FAI, iscritti scuole danza, iscritti scuole musica e convenzionati vari

INIZIO SPETTACOLI
Fano, Pesaro, Urbino h 21 | San Costanzo, Urbania h 21.15
Pesaro:Yves Lebreton [presentazione libro, ore 18,00"from Pesaro with love")
Ufficio Stampa