Tumore al seno metastatico: pertuzumab e trastuzumab regalano quasi 5 anni di vita. Un risultato mai raggiunto fino ad oggi con uno studio clinico

I dati finali dello studio di Fase III CLEOPATRA evidenziano un significativo aumento della sopravvivenza globale nelle pazienti con tumore al seno metastatico HER2-positivo precedentemente non trattato
Madrid, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Presentati al Congresso ESMO (European Society for Medical Oncology) i risultati finali dello studio di Fase III CLEOPATRA, che hanno mostrato come l'aggiunta di pertuzumab a trastuzumab e docetaxel ha prolungato l’overall survival (OS) delle pazienti con tumore al seno metastatico (mBC) HER2-positivo precedentemente non trattato di 15,7 mesi rispetto a trastuzumab e chemioterapia (mediana OS: 56,5 contro 40,8 mesi)1.
«Il dato che colpisce di più dello studio di Fase III CLEOPATRA è il miglioramento della overall survival mediana, oltre che il già noto vantaggio in termini di sopravvivenza libera da progressione, dovuto ai meccanismi d’azione dei due anticorpi monoclonali», commenta Michelino De Laurentiis, Direttore U.O.C. Oncologia Medica Senologica, IRCCS Istituto Nazionale Tumori Fondazione “G. Pascale”, Napoli. «Questo è probabilmente uno dei passi avanti più importanti nel trattamento di questa malattia».
Nello studio i ricercatori hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di pertuzumab, trastuzumab e docetaxel in 808 pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo non trattato in precedenza, carcinoma storicamente noto per essere una delle forme più aggressive.
«L'aggiunta di pertuzumab al trattamento con trastuzumab e chemioterapia ha permesso di ottenere la sopravvivenza più lunga osservata fino a oggi in uno studio clinico di pazienti con tumore al seno metastatico HER2-positivo», ha affermato Sandra Horning, MD, Chief Medical Officer e Global Product Development Director di Roche. «La sopravvivenza mediana di quasi cinque anni delle pazienti che hanno ricevuto il regime con pertuzumab è di 15,7 mesi superiore rispetto alle pazienti che hanno ricevuto solamente trastuzumab e chemioterapia, un miglioramento che raramente si ottiene negli studi clinici di tumori in stadio avanzato».
Pertuzumab in combinazione con trastuzumab e docetaxel è approvato negli Stati Uniti e nell'Unione Europea per il trattamento del tumore al seno metastatico HER2-positivo precedentemente non trattato. Il regime pertuzumab ha anche ottenuto l'approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense come trattamento neoadiuvante (uso prima dell'intervento chirurgico) per il tumore al seno in stadio precoce (eBC) HER2-positivo. Una richiesta di aggiornamento dell'autorizzazione all'immissione in commercio di questa indicazione è stata recentemente presentata all'Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Ufficio Stampa
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