TOLLEGNO 1900 CORRE AL FIANCO DI RUN TO FEEL BETTER

L’azienda biellese sponsorizza il progetto nato nel 2018 con l’obiettivo di aiutare a correre la Maratona di NYC anche ai meno sportivi.
Tollegno, (informazione.it - comunicati stampa - moda)

Quest’anno, il 5 Novembre, a correre la maratona di NYC saranno in 40, una ventina di maratoneti e altrettanti supporter, e a supportarli ci sarà anche Tollegno 1900, sponsor dell’iniziativa. Nuovo traguardo per “Run to Feel Better”, progetto che riunisce quanti, pur non essendo sportivi professionisti, sono riusciti un passo dopo l’altro, a raggiungere la condizione fisica indispensabile per cimentarsi in uno degli appuntamenti sportivi più rinomati al mondo.

“Run To Feel Better è nato nel 2018 con il semplice obiettivo di dimostrare che lo sport è salute e che, con il giusto indirizzamento, qualsiasi persona può passare da una vita sedentaria a correre una maratona. Avendo riscontrato su me stesso i benefici della corsa, sia fisici che mentali, ho deciso di promuoverla come strumento di benessere”, spiega Michele Stefani, fondatore di Run to Feel Better e fisioterapista di professione.

Un obiettivo ambizioso quello di Michele, supportato però da risultati tangibili. “Pre covid abbiamo realizzato diversi progetti sul territorio portando più di 100 persone a tagliare il traguardo della loro prima maratona. Durante la pandemia abbiamo cercato di mantenere attivo il nostro progetto dedicandoci all'allenamento online e sviluppando una nostra piattaforma. La maratona di NYC di quest'anno rappresenta per noi un nuovo inizio per tornare a far conoscere il nostro progetto su larga scala”.

A sposare il valore del progetto, oltre all’azienda biellese, sono già alcuni player di fama internazionale come Bonprix, di cui, nel 2019, Run to Feel Better ha seguito tutto l'anno nove dipendenti portandoli nella Grande Mela. “Il nostro progetto si sposa alla perfezione per un discorso di welfare aziendale. I dipendenti sono diventati testimonial dell'azienda raccontando il loro percorso di cambiamento” conclude Stefani.

 

 

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