Teatro Goldoni BAGNACAVALLO (RA): LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE in Io sono Misia. L’ape regina dei geni

Domenica 23 Ottobre 2016 – Ore 21.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Pierfrancesco Pisani – Progetto Goldstein – Fondazione Devlata - DoppioSogno
LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE
Io sono Misia
L’ape regina dei geni

di VITTORIO CIELO
liberamente ispirato dalle memorie di Misia Sert, dalle confidenze, ricordi, messaggi, lettere di Proust, Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Tolouse Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau

regia di FRANCESCO ZECCA

Sarà la bella e talentuosa Lucrezia Lante Della Rovere ad aprire il sipario sulla nuova Stagione 2016/17 del Teatro Goldoni di Bagnacavallo. Domenica 23 ottobre alle ore 21, l’attrice sarà infatti protagonista di Io sono Misia (l’ape regina dei geni), uno spettacolo di Vittorio Cielo liberamente ispirato dalle memorie di Misia Sert con la regia di Francesco Zecca.

“Sono una cercatrice di geni… Una cercatrice di meraviglie umane”
I segreti di Picasso, Proust, Chanel, Ravel, Debussy, Stravinsky, Toulouse Lautrec, Cocteau, Nijinsky svelati da Misia Sert, la “regina” di Parigi.
Dopo il successo di Malamore, Premio Flaiano, Lucrezia Lante della Rovere continua a dare vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del ‘900. Con la sensibile regia di Francesco Zecca e un testo inedito del poeta Vittorio Cielo, rivela al pubblico italiano l’incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert.

Misia Sert, straordinaria mecenate – a lei dobbiamo la scoperta, fra gli altri, di Cocò Chanel – il cui salotto parigino era frequentato da Picasso, Paul Morand, Debussy, fu ritratta da Renoir e da Toulouse Lautrec, ispirò Jean Cocteau per il personaggio della principessa nel romanzo Thomas l’imposteur e fu definita da Proust “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Elysées”.

“Io non partorisco. Io Faccio Partorire. Gli uomini hanno bisogno di una sfinge per partorire la bellezza. Per diventare artisti. Io li faccio partorire. Li ho fatti partorire, tutti! Dicono che il mio talento sia saper annusare il talento. Dove tutti vedono un nano, io vedo un Toulouse-Lautrec. Se c’è una tizia muta, a occhi bassi, contro il muro, io sento profumo di Cocò, nel senso che sarà Chanel. Sono una cercatrice di geni. Una cercatrice di meraviglie umane. Detesto suonare. Perché amo la musica. Ho imparato sulle ginocchia di Liszt, vecchio, con i capelli lunghi a bacchetta bianchi, come un salice ghiacciato, la faccia a verruche come la corteccia di un albero. Con i miei occhi color malva, ho visto, ora dopo ora, inevitabilmente Pablo Ruiz trasformarsi nel mostro-toro Picasso. Debussy sui miei divani sognare il sesso del fauno. Cocteau fare la corte agli attori come in Marocco. Stravinsky incendiarsi nella Sagra di Primavera. Ravel ricamare musica a dispetto di Satie. Il carnefice di ballerini Diaghilev farsi Domatore di Nijinsky, fino a far impazzire il dio della danza. E Proust, scrivere ogni cosa, ogni parola di tutti. Fino a mettermi nella seconda riga, della prima pagina, della Recherche. Il suo libro, che non finirà mai perché il tempo è infinito come il genio che divampa negli uomini. Nelle università la chiamano “cultura”, io la chiamavo averli a cena da me, a casa...”.

INFO:
Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche sabato 22 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 presso il botteghino del Teatro Goldoni (Piazza Libertà 18, Bagnacavallo – tel. 0545/64330).
Prevendite on line: www.vivaticket.it
Prezzi: da 21 a 12 euro .
Info: 0545/64330 e www.accademiaperduta.it
Ufficio Stampa