L'Associazione Nazionale ANDDOS grida vergogna contro la mozione che discrimina la comunità omosessuale, approvata in maggioranza dal Comune di Verona

Siamo profondamente delusi per il silenzio del segretario nazionale Matteo Salvini e del sindaco Flavio Tosi
Verona, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Durissima presa di posizione contro la mozione approvata dal consiglio comunale L'Associazione ANDDOS contro il Comune di Verona: “Vergogna!”

“Vergognosa, inaccettabile, intollerabile”: L'Associazione Nazionale ANDDOS, con 61 circoli distribuiti in tutta Italia con oltre 100.000 associati, replica indignata alla notizia dell'approvazione, nel consiglio comunale di Verona, della mozione proposta dal leghista Zelger, di discriminare e ignorare la comunità omosessuale nelle scuole della città..
“Una mozione da medioevo, assolutamente lesiva dei diritti fondamentali della persona tuona il presidente nazionale Mario Marco Canale – figlia di una cultura che appartiene solo ai politici, secondo cui c'è sempre qualcuno o qualcosa da contrapporre alla propria ideologia. Ma gli omosessuali non sono figli di una contrapposizione politica, sono solamente figli di famiglie eterosessuali: come pretende il leghista Alberto Zelger di conoscere il concetto di famiglia se ignora questo presupposto genetico inconfutabile. O, forse, per l'esponente leghista, una volta venuti alla luce tutti i gay dovrebbero essere arsi vivi o gettati in un dirupo perché minerebbero gli equilibri della famiglia? Ma si è chiesto questo esponente politico, e con lui tutti coloro che hanno approvato la mozione in consiglio comunale, se mai ci fossero nelle loro famiglie un figlio o una figlia omosessuali, cosa normalissima e assolutamente fattibile, o questi signori (che fatico a definire rappresentanti delle istituzioni) pensano che i figli omosessuali siano marziani catapultati da Marte? E non hanno pensato che gravissimo danno sociale e psicologico abbiano adesso creato in tutti gli studenti omosessuali che frequentano gli istituti scolastici di Verona? O pensano che a Verona e provincia non esistano giovani omosessuali? O, addirittura, credono che i figli omosessuali possano minare o contaminare la vita della famiglia? Quando invece la famiglia dovrebbe essere proprio un rifugio sicuro ed importante delle persone lgbt. Per un giovane omosessuale avere attorno a sé un ambiente sociale e familiare che lo comprendano è una condizione basilare per una crescita serena, per un integrazione con gli altri, per l'affermazione e lo sviluppo dei propri diritti civili e delle proprie legittime libertà. E non intuiscono, quindi, questi signori quali pericolosissimi focolai di intolleranza e discriminazione sessuale abbiano adesso acceso in una società dove pregiudizi, bullismo, violenza e la cultura del non rispetto, sono già nemici devastanti? Invece di educare, la politica fomenta divisione, discriminazione, intolleranza, razzismo. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
L'inadeguatezza di certa classe politica mette in pericolo la sicurezza quotidiana delle persone lgbt. E pensare che quindici giorni fa il segretario nazionale del movimento leghista, Matteo Salvini, aveva definito “sciocchezze” le parole del suo esponente di partito, l'europarlamentare Gianluca Buonanno che, nella veste di sindaco di Borgosesia, inerenti alla proposta di voler sanzionare i baci gay in pubblico. Ci ha deluso anche lei, caro Matteo Salvini, se poi nel consiglio comunale di una città favolosa per storia, arte, cultura, come Verona, passi a maggioranza un testo di tale brutalità discriminatoria. Che colpisce, denigra e vìola i diritti inviolabili dell'uomo sanciti dalla Carta Costituzionale, come la piena uguaglianza ed il pieno sviluppo della persona umana, garantiti in tutte le formazioni sociali ove si svolge la sua personalità.
L'Associazione Nazionale ANDDOS si batte e si batterà sempre affinché ogni persona lgbt possa vivere serenamente la propria identità sessuale: è necessaria un'azione di sostegno costante e quotidiano anche da parte di tutte le istituzioni, attraverso strumenti e azioni mirate all'integrazione ed all'accettazione del diverso, che non si identificano certo con la campagna di “disinformazione” nelle scuole avallata dal consiglio comunale di Verona.
La realizzazione della persona lgbt passa inevitabilmente per la lotta a questi pregiudizi ed al razzismo diffusi nella società, attraverso una sinergia solidale e collaborativa di tutti. Istituzioni comprese che, come nel caso specifico, attraverso queste iniziative reazionarie, discriminatorie e repressive, sembrano proprio voler rifiutare il messaggio di liberazione sessuale, libertà e laicità del movimento lgbt.

Mario Marco Canale
Presidente Nazionale ANDDOS
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Marco Tosarello
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