Banca IFIS S.p.A. : nel primo semestre 2016 rafforzamento della solidità patrimoniale e qualità creditizia in continuo contenimento

L'AD Giovanni Bossi: "Chiudiamo una semestrale positiva in tutte le aree di business, con la conferma degli obiettivi che ci siamo posti per i trimestri a venire". Sommario  DATI RICLASSIFICATI1 1° semestre 2016 1 gennaio-30 giugno -Margine di intermediazione a 150,9 milioni di euro (-43,1%); -Risultato netto della gestione finanziaria 135,2 milioni di euro (-45,4%); -Costi operativi a 76,8 milioni di euro (+48,2%); -Utile netto di periodo a 39,1 milioni di euro...
New York, (informazione.it - comunicati stampa - servizi)
L'AD Giovanni Bossi: "Chiudiamo una semestrale positiva in tutte le aree di business, con la conferma degli obiettivi che ci siamo posti per i trimestri a venire". 
 
Sommario
 DATI RICLASSIFICATI1
 
1° semestre 2016
1 gennaio-30 giugno
 
-Margine di intermediazione a 150,9 milioni di euro (-43,1%);
-Risultato netto della gestione finanziaria 135,2 milioni di euro (-45,4%);
-Costi operativi a 76,8 milioni di euro (+48,2%);
-Utile netto di periodo a 39,1 milioni di euro (-70,1%);
-Costo della qualità creditizia crediti commerciali a 78 bps;
-Rapporto sofferenze nette/impieghi settore crediti commerciali all'1,1%;
-Assunzioni in crescita: 120 nuove risorse nei primi 6 mesi del 2016 (+22,4%);
-Common Equity Tier 1 (CET1): 15,4% (15,8% al 31 dicembre 2015)2;
-Total Own Funds Capital Ratio: 15,4% (15,8% al 31 dicembre 2015)2
 
2° trimestre 2016
31 marzo-30 giugno
 
-Margine di intermediazione a 74,3 milioni di euro (-61,5%);
-Risultato netto della gestione finanziaria 66,8 milioni di euro (-63,4%);
-Utile netto di periodo a 17,1 milioni di euro (-83,7%).
 
 
Commento all'andamento della gestione
 
Mestre (Venezia), 28 luglio 2016 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati finanziari del primo semestre del 2016. 
"La crescita che ci caratterizza ormai da diversi esercizi continua, anche nel primo semestre di quest'anno, ad accompagnare il percorso di business di Banca IFIS in tutti i settori" ha dichiarato Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. "Nonostante la comparazione con il 2015, anno nel quale abbiamo realizzato una plusvalenza di 124,5 milioni in seguito al riassetto del portafoglio titoli di Stato, non renda completa giustizia ai dati, chiudiamo una semestrale positiva in tutte le aree di business, con la conferma degli obiettivi che ci siamo posti per i trimestri a venire".  
 
Principali dinamiche del semestre (dati riclassificati3)
 
Le principiali dinamiche economiche che hanno contribuito alla formazione del risultato del primo semestre 2016 sono:
- Margine di intermediazione3 pari a 150,9 milioni di euro, -43,1% rispetto al primo semestre 2015, pari a 265,4 milioni. Al netto dell'utile da cessione realizzato nell'aprile 2015 a fronte dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato (124,5 milioni di euro), il margine di intermediazione al 30 giugno 2016 risulta in crescita del 7,1%. Significativo l'incremento registrato dal segmento DRL (61,1 milioni di euro, +202,8%); positivi anche i settori Crediti Commerciali (81,4 milioni di euro, +5,3%) e Crediti Fiscali (8,0 milioni di euro, +6,7%). Il settore Governance e Servizi registra invece una significativa diminuzione (0,4 milioni di euro, -99,8%) poiché risente, da un lato, del ridotto contributo in termini di interessi a fronte della riduzione del portafoglio titoli di Stato, e dall'altro, dell'incremento del costo della raccolta per l'aumento dei correlati volumi.
- Rettifiche di valore nette3 pari a 15,8 milioni di euro, riferibili per 11,8 milioni di euro a crediti verso clientela (rispetto ai 13,4 milioni al 30 giugno 2015, -12,5%) e per 4,0 milioni di euro riferite a titoli di capitale non quotati (impairment).
- Costi operativi, pari a 76,8 milioni di euro contro 51,8 milioni di giugno 2015, con un aumento del 48,2%; tale incremento è principalmente attribuibile alle altre spese amministrative, quale conseguenza dell'aumentata attività del settore DRL, con particolare riferimento ai costi propedeutici all'avvio delle attività di recupero e ai costi di collection. Quanto alle spese per il personale, pari a 27,6 milioni (23,7 milioni a giugno 2015, +16,5%) l'aumento è legato alle assunzioni avvenute nel corso del primo semestre 2016 (120 risorse, +22,4%), coerentemente con l'obiettivo di strutturare maggiormente alcune aree e servizi a supporto del business, in particolare nel settore DRL. In totale il numero dei dipendenti del Gruppo a giugno 2016 è di 807 risorse. Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) al 30 giugno 2016 si attesta al 50,9% contro il 19,5% del 30 giugno 2015. 
L'utile netto di periodo totalizza 39,1 milioni di euro, rispetto ai 130,8  milioni di giugno 2015 con un decremento del 70,1%. 
 
Ai fini di una corretta lettura del risultato di periodo e dei relativi dati comparativi si segnala quanto segue:
-Interessi attivi e proventi assimilati: la voce include 7,7 milioni di euro derivanti dal rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio DRL (oltre 197 milioni di euro) a seguito della conclusione della fase di verifica documentale e della conseguente attività di raccolta di piani (cambiari e di rientro).
-Utile da cessione crediti: la voce include 5,7 milioni di euro di utili relativi alla cessione di alcuni portafogli crediti del settore DRL.  Al 30 giugno 2015 non erano state perfezionate operazioni di cessione.
-Utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita per 5,5 milioni di euro nel primo semestre 2016 a seguito di vendita di parte del portafoglio titoli di debito, contro 124,5 milioni di euro al 30 giugno dell'esercizio precedente derivanti dall'operazione di riassetto del portafoglio titoli di debito. 
-Altre spese amministrative includono per 2,1 milioni di euro, così come richiesto dalla Comunicazione del 19 gennaio 2016 di Banca d'Italia, il contributo per l'intero esercizio 2016 al Sistema di garanzia dei depositi e Fondo di Risoluzione Nazionale.
-Imposte sul reddito di periodo e relativo tax rate includono l'effetto derivante dalla definizione del contenzioso fiscale sulle annualità 2004-2005. L'accordo ha comportato l'iscrizione a conto economico di interessi passivi, sanzioni e imposte per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. Al 30 giugno 2015 la passività potenziale stimata era pari a zero.
 
Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione del risultato economico del primo semestre 2016, si riportano nel seguito le dinamiche dei settori i cui contributi sono risultati maggiormente significativi o superiori rispetto alle attese:
 
·Crediti Commerciali: il margine di intermediazione del settore crediti commerciali è pari a 81,4 milioni di euro (+5,3%, rispetto ai 77,3 milioni di euro del primo semestre 2015). Il turnover del settore è pari a 5,0 miliardi di euro (+7,5% rispetto al primo semestre 2015), con un numero di imprese clienti pari a 4.879, in crescita del 12,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con un impiego puntuale di 2,8 miliardi di euro (-3,1% rispetto a dicembre 2015). 
Quanto alle rettifiche di valore nette su crediti, esse ammontano a 11,6 milioni (13,4 milioni nel primo semestre 2015, -13,9%), con un costo del rischio di credito relativo ai crediti commerciali, calcolato negli ultimi 12 mesi rispetto all'impiego medio su tale categoria, che si attesta a 78 bps (112 bps al 30 giugno 2015, 90 bps al 31 dicembre 2015).
 
·DRL (Distressed Retail Loans): il margine di intermediazione è pari a 61,1 milioni rispetto a 20,2 del semestre precedente (+202,8%). I dati del primo semestre 2016 sono positivamente influenzati dal rilascio a costo ammortizzato di un'importante quota del portafoglio, a seguito della conclusione della fase di verifica documentale, e della conseguente attività di raccolta di piani (cambiari e di rientro) avvenuta su tali posizioni, con un effetto positivo sul margine di intermediazione di circa 7,7 milioni di euro. Incide inoltre sui risultati la conclusione di alcune operazioni di cessione per circa 5,7 milioni di euro, nonché l'aumentata velocità di attivazione dei piani raccolti, che si traduce in una più tempestiva contribuzione al margine. A partire dal  primo semestre 2016, infatti, è stata rivisitata la compensation policy nei confronti delle reti di recupero, allineando il momento della liquidazione della provvigione a quello dell'attivazione contabile del relativo piano.
 
·G&S (Governance e Servizi): il margine di intermediazione registra un calo del 99,8%, da 160,5 milioni di euro a 0,4 milioni di euro principalmente quale effetto dell'operazione di riassetto del portafoglio titoli avvenuta nel mese di aprile 2015 con conseguente riduzione degli interessi attivi maturati. Tale calo è parzialmente compensato dagli effetti della cessione di titoli di Stato per 2,1 miliardi di euro effettuata nel primo semestre 2016 che ha fatto registrare un utile da cessione di 5,5 milioni di euro. Quanto alla raccolta retail (pari a 3,5 miliardi di euro rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 30 giugno 2015), il costo si attesta a 1,28% rispetto a 1,30% di giugno 2015 ed è atteso in marginale crescita per effetto dell'introduzione delle nuove scadenze di rendimax a 3, 4 e 5 anni.
 
Con riguardo agli aggregati patrimoniali si riporta di seguito la composizione delle attività deteriorate nette nel solo settore dei crediti commerciali:
 
·le sofferenze nette ammontano a 31,0 milioni, sostanzialmente invariate rispetto al dato di fine esercizio 2015 (+0,2%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti del settore si attesta all'1,1%, anch'esso invariato rispetto al 31 dicembre 2015. Il rapporto tra le sofferenze nette e il patrimonio netto si attesa al 5,5% rispetto al 5,4% al 31 dicembre 2015. Il coverage ratio si attesta all'88,4% (87,9% al 31 dicembre 2015);
 
·la categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 55,4 milioni rispetto ai 39,6 milioni a fine 2015 (+40,0%). L'aumento è principalmente riconducibile a due posizioni individualmente significative precedentemente classificate nella categoria delle esposizioni scadute nette deteriorate e bonis. Il coverage ratio si attesta al 28,2% (32,1% al 31 dicembre 2015);
 
·le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 108,9 milioni contro i 58,2 milioni a dicembre 2015 (+87,1%). L'aumento è imputabile a crediti scaduti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione acquistati a titolo definitivo che passano da 1,2 milioni a fine 2015 a 46,0 milioni al 30 giugno 2016 (per 43,8 milioni di euro riconducibili al segmento utility). Il coverage ratio si attesta all'1,6% (2,6% al 31 dicembre 2015).
 
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2016 a 562,2 milioni di euro, contro i 573,5 milioni al 31 dicembre 2015 (-2,0%). La variazione è effetto principalmente dell'utile del periodo per 39,1 milioni di euro e della distribuzione dei dividendi relativi al 2015 per 40,3 milioni di euro. 
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Total Own Funds Capital Ratio si attesta a 14,2% (14,9% al 31 dicembre 2015) mentre il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) è pari a 13,2% (14,2% al 31 dicembre 2015). 
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 30 giugno 2016 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Banca IFIS, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella presente nel documento in pdf allegato.
 
Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2016 messa a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it 
 
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
 
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società. 
 
Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

Il totale Fondi propri indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali della controllante La Scogliera S.p.A. Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nel periodo al netto della stima dei dividendi. Negli schemi di bilancio allegati al presente comunicato viene riportato anche il totale Fondi Propri comprensivo di tali effetti.

3 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore DRL, pari a 16,4 milioni al 30 giugno 2016 e pari a 3,1 milioni al 30 giugno 2015, sono state riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

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