Milano Art Gallery presenta la mostra celebrativa dell’artista Gino De Dominicis “D’Io” a cura di Vittorio Sgarbi

Gino De Dominicis in mostra presso la Milano Art Gallery
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) In parallelo all'Expo, la storica galleria milanese Milano Art Gallery, in via Alessi 11, accoglie una prestigiosa mostra dal titolo "D'Io" in omaggio al grande maestro Gino De Dominicis, che sarà allestita dal 30 aprile al 29 maggio 2015, a cura del Professor Vittorio Sgarbi, designato ambasciatore ufficiale dell'Expo. L'evento, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, verrà inaugurata in data giovedì 30 aprile 2015 alle ore 17.30. Per De Dominicis il gioco di parole “d'io” rimanda all'idea, che l'immortalità del corpo non è una condizione divina, ma aperta ad ogni essere umano. L'esposizione prevede degli interessanti contributi audio e video con testimonianze autorevoli di nomi di spicco e l'intervista esclusiva fatta a De Dominicis da Claudia Koll.

Nel commentare le caratteristiche distintive dell'arte di De Dominicis, Sgarbi ha dichiarato "L'intera sua opera è come magia, che stupisce, rapisce, stordisce fino al punto di sostituirsi alla realtà stessa. Qui sta il mistero dell'arte, nella sua forza di sostituirsi alla vita. Raramente un artista contemporaneo ha espresso con le immagini un pensiero così forte. De Dominicis era rigoroso e radicale, ma non rinunciava al paradosso, non assumeva atteggiamenti, prediligeva l'ironia, il divertimento nella vita e nel dialogo. Il luogo del pensiero era l'opera, superamento individuale, prima stilema che stile, che esce insieme dalla mente e dalla mano".

L'organizzatore Salvo Nugnes dice "E’ stato un artista straordinario, nel senso dell'altissimo livello delle sue opere, ma anche nel senso della sua consapevole -eccentricità- rispetto al mondo dell'arte. A qualunque costo ha sempre pensato, praticato e dimostrato la più alta concezione del ruolo dell'artista. Ha sempre sostenuto, contro tutti e contro tutto se occorreva, la centralità dell'arte".
Ufficio Stampa