Videology, previsti ricavi per circa 300 milioni di dollari nel 2014

L’azienda si conferma uno dei più importanti provider privati di tecnologia di video advertising del mondo; Il 50% delle entrate ora provengono dai gruppi di acquisto TV; Le operazioni internazionali sono quasi triplicate tra il 2013 ed il 2014
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - information technology) – Videology, piattaforma di video advertising leader sul mercato rivolta a editori, agenzie e advertiser, ha registrato una crescita rilevante nel mercato del digital video, con ricavi previsti che toccheranno i 300 milioni di dollari nel 2014, in aumento di 135,5 milioni di dollari rispetto al 2012. Videology al momento ha raccolto 130 milioni di dollari in venture capital ed è una delle poche realtà private operanti nella tecnologia video sul mercato.

“Quest’anno è stato fondamentale per la nostra azienda dato che video e programmatic buying hanno raggiunto un buon livello di maturazione”, spiega Scott Ferber, Chairman e CEO di Videology. “I brand principali hanno cominciato a utilizzare il programmatic come elemento primario della propria strategia di media buying, aumentando la pressione su agenzie e media company per spingerle ad adottare completamente queste tecnologie. Se a ciò si aggiungono i notevoli cambiamenti nelle modalità di fruizione dei video da parte dei consumatori, ecco che si ha a disposizione un tris di opportunità quasi perfetto per un technology provider come Videology”.

Una piattaforma tecnologica per il programmatic adv

Videology è un azienda che offre tecnologia software enterprise e che pone al centro del proprio business la ricerca e lo sviluppo. Dato che il mercato del programmatic è evoluto nel corso degli ultimi anni, un numero maggiore di media agency, advertiser e media company ha scoperto il valore offerto dal poter disporre “in-house” di una piattaforma di programmatic self-service. Oltre l’80% del business di Videology proviene da agenzie pubblicitarie, trading desk e media company - come per esempio cyber communications inc., Havas, Publicis, Yahoo! JAPAN e WPP – che hanno adottato la sua piattaforma.

Attualmente meno del 20% del business di Videology proviene da quello che potrebbe essere classificato come giro d’affari tradizionale, che viene definito come aggregazione dell’inventario dai vari publisher, composizione dello stesso secondo il target richiesto da un advertiser, e rivendita alle agenzie con una campagna per volta. Secondo Ferber, questa percentuale toccherà lo zero in un prossimo futuro.
“Tra le mie esperienze passate annovero la creazione di Advertising.com, uno dei principali network pubblicitari del mondo, e per questo posso dire che ciò che stiamo facendo è del tutto diverso”, dichiara Ferber. “L’ironia di essere percepiti come un ad network è data dal fatto che il nostro software consente a media company e advertiser di creare il proprio network media, rendendo obsoleti gli ad network tradizionali”.

Opportunità che derivano dalla convergenza tra video e televisione

Oggi, molto più della metà dei ricavi di Videology proviene dai gruppi di acquisto incentrati sulla televisione, piuttosto che dai digital buyer. Allo stesso modo, il 90% delle campagne effettuate tramite la sua piattaforma viene venduto su base garantita CPM (cost per mille), invece che su base CPM dinamica con focus sul digitale, imitando di conseguenza il modello di pianificazione e acquisto televisivo. Si tratta di un differenziatore fondamentale per la tecnologia di Videology, dato che è stata creata con l’intento di portare automazione e indirizzabilità nella televisione lineare, piuttosto che ideata come tecnologia pubblicitaria, ammodernata per lo spazio televisivo.
“Gli advertiser che si focalizzano sulla televisione necessitano di certezza nella pianificazione delle proprie campagne. Creiamo la nostra tecnologia tenendo a mente le loro esigenze. Mentre le tecnologie RTB basato sugli scambi funzionano bene in certi scenari, non hanno dimostrato la loro efficacia per i brand più importanti che necessitano di un livello garantito di impressioni per effettuare uno specifico inventario in un dato periodo a un costo determinato. La pianificazione globale multi-screen richiede la stessa certezza garantita dalla televisione su tutti gli schermi”, spiega Ferber.
All’inizio dell’anno, Videology ha annunciato la prima – nuova nel genere - integrazione diretta dei dati televisivi di Nielsen nella propria piattaforma, offrendo agli advertiser una soluzione unificata per la pianificazione e l’acquisto multi-screen, e la misurazione su televisione lineare e video online. Nel secondo trimestre 2014, Videology ha visto un incremento significativo nell’utilizzo dell’analisi delle prestazioni di video e TV multi-screen, con il 28% di tutte le campagne che ha utilizzato sistemi di misurazione avanzata (altri comprendevano metriche relative a brand lift, action impact e vendite offline).
Crescita internazionale

I mercati internazionali, oltre i confini degli Stati Uniti, rappresentano un forte fattore di crescita con oltre il 50% dei ricavi globali di Videology che proviene dalle regioni Nord America, Europa e APAC. Videology opera attualmente in 28 paesi, rispetto ai tre (U.S.A., Regno Unito e Canada) del 2011, e agli 10 del 2013.

Integratore indipendente
Un’ampia porzione dei ricavi di Videology dipende dalla sua stretta integrazione con data provider, publisher, fonti indipendenti di domanda es altri provider tecnologici.

Videology si integra con quasi la metà delle aziende elencate nel recente LUMAscape relativo ai video, un indicatore positivo che distingue la tecnologia di Videology come unificatore agnostico all’interno di un ecosistema notevolmente frammentato. Come evidenzia Ferber, “si discute molto sull’opportunità per un advertising technology provider di agire su diversi aspetti della domanda e della supply chain. Semplicemente, la mia opinione è che non ci siano “lati” nella tecnologia. E’ solamente è un abilitatore – i nostri clienti decidono come utilizzarla, e come e con chi fare business. Il nostro compito è rendere tutto questo più semplice – e possibile”.
Nel corso degli ultimi 12 mesi, oltre 1330 advertiser hanno servito 17,7 miliardi di impressioni di video advertising sulla piattaforma di Videology, online, su dispositivi mobile e connected TV. Questo livello di volume si traduce in un ricavo CAGR triennale di oltre il 100%.



Videology
Videology (videologygroup.com) è azienda leader nella fornitura di tecnologia per aziende operanti nei media e nella pubblicità. È una piattaforma video che consente a brand, agenzie e media company di pianificare, servire, gestire e monitorare video e campagne utilizzando funzionalità e specifiche tipiche per la TV, sfruttando la targetizzazione, l’ottimizzazione e l’efficienza avanzate dei media digitali. La tecnologia di Videology trasforma l’esperienza video e digitale in modo tale che lo specifico messaggio raggiunga il cliente più indicato.

Videology è un’azienda privata, controllata da un fondo i cui investitori includono Catalyst Investors, Comcast Ventures, NEA, Pinnacle Ventures, e Valhalla Partners. Videology ha sede a Baltimore, MD, con uffici a New York, Austin, Toronto, Londra, Parigi, Madrid, Olanda, Singapore, Tokyo e Sydney.

Contatti Stampa, Videology
Michele Skettino, [email protected], +1 917-653-0073.
Sandro Buti (AxiCom Italia per Videology), [email protected], +39 02 7526111
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