L’export nazionale? Quasi un terzo è made in Lombardia

L’export nazionale ha un unico grande protagonista: è la Lombardia la regione italiana che esporta in misura maggiore. Il valore delle merci in viaggio per l’estero nel 2015 è stato pari a 111,23 miliardi di euro: il 27,2 per cento del dato totale di tutte le regioni, che è pari a 408,66 miliardi di euro.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - economia) L’export nazionale ha un unico grande protagonista: è la Lombardia la regione italiana che esporta in misura maggiore. Il valore delle merci in viaggio per l’estero nel 2015 è stato pari a 111,23 miliardi di euro: il 27,2 per cento del dato totale di tutte le regioni, che è pari a 408,66 miliardi di euro.



LA LOMBARDIA RAPPRESENTA IL 68% DELL’EXPORT NORD-OCCIDENTALE

La Lombardia da sola rappresenta il 68 per cento di tutte le esportazioni dell’Italia nord-occidentale (l’area che comprende anche Piemonte, Liguria e Val d’Aosta), uno dei territori a maggiore vocazione internazionale del Paese, che nel corso dell’ultimo anno ha visto aumentare i suoi scambi in modo particolare con il Nord America. Molto positive sono rimaste le dinamiche che riguardano i mercati dell’Unione europea e del Medio Oriente, mentre meno soddisfacenti sono stati i risultati legati all’Africa e all’America latina.

I dati sono stati estrapolati dal Rapporto Ice (l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) L'Italia nell'economia internazionale, all’interno del quale sono state elaborate informazioni tratte dalla banca dati dell’Istat, grazie alle quali è stato possibile scattare un’istantanea della situazione nazionale alla data del 31 dicembre 2015.


UN RUOLO DA PROTAGONISTA CHE RIMANE STABILE NEL TEMPO

Si scopre così che il peso della Lombardia sull’export nazionale è stato grosso modo costante nel corso di tutto il nuovo millennio, raggiungendo un picco del 29 per cento nel 2005.

Il valore assoluto delle merci lombarde esportate lo scorso anno ha fatto segnare un piccolo ma significativo incremento dell’1,5 per cento rispetto al 2014, anno in cui il differenziale era stato ancora positivo e pari all’1,3 per cento.



IL VENETO, SECONDO, “VALE” LA METÀ DELLA LOMBARDIA

Guardando la classifica generale italiana, dopo la leadership lombarda, al secondo posto, con un valore che corrisponde quasi alla metà, si trova il Veneto con 57,52 miliardi di euro. Terzo posto per l’Emilia Romagna, con 55,32 miliardi di euro.

Seguono, il Piemonte con 45,78 miliardi di euro e la Toscana con 33,06 miliardi di euro. Più staccati il Lazio (20,19), le Marche (12,21), il Friuli Venezia Giulia (12,17), la Campania (9,74), la Sicilia (8,47), la Puglia (8,2), il Trentino Alto Adige (7,8), l’Abruzzo (7,44), la Liguria (6,78), la Sardegna (4,8), l’Umbria (3,65), la Basilicata (2,82), la Val d’Aosta (0,6), il Molise (0,49) e infine la Calabria (0,37).


LOMBARDIA PRIMA ANCHE SUL FRONTE DELL’EXPORT DI SERVIZI

Anche sul fronte dei servizi è la Lombardia a rivestire un ruolo chiave nell’economia nazionale. Il valore dei servizi esportati nel 2015 è pari infatti a 20,8 miliardi di euro, il 29,1 per cento del valore totale nazionale, che si attesta a 71,42 miliardi di euro.

Dietro alla Lombardia c’è il Lazio con 15,66 miliardi di euro, seguito dal Veneto con 6,69, dal Piemonte con 5,61 e dalla Toscana con 5,44.

Anche in questo caso è l’Italia nord-occidentale, grazie soprattutto all’apporto lombardo e in misura minore a quello piemontese, a rappresentare la percentuale di valore più alta del Paese: ben il 40,7 per cento del totale italiano di export dei servizi.
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