Class Action da correggere

aprire a tutte le associazioni
, (informazione.it - comunicati stampa - internet) Petizione per l’introduzione di correttivi al DDL 1495 del Governo e progetti concorrenti sulla Azione Collettiva ( Class Action ) da compilare , datare , firmare ed inviare ai Fax sotto indicati :

Alla c. a.
Sig. Ministro Pier Luigi Bersani
C/o Ministero per lo Sviluppo Economico
Fax 06/47887964
e della
Commissione Giustizia della Camera
Suo Presidente , Relatore e Membri
Fax 06/6795350
e p.c.
“Coordinamento delle Associazioni Esponenziali di Tutela degli Interessi Collettivi Specifici non comprese nel DDL Bersani sulla Class Action"
c/o Siti , Sindacato Italiano per la Tutela dell' Investimento e del Risparmio, Via Torino 2 , 20123 Milano Fax 02/700559381 – www.sindacatositi.it - [email protected]

Onorevole Ministro, Onorevoli Presidente, Relatore e Membri della Commissione Giustizia della Camera,

il sottoscritto , a sostegno degli enti rappresentati dal “Coordinamento delle Associazioni Esponenziali di Tutela degli Interessi Collettivi Specifici non comprese nel DDL Bersani sulla Class Action” ( l'Associazione Telefono Rosa Onlus e Telefono Rosa Internazionale; il Comitato 8 Ottobre Incidente aereo di Linate; l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus; l’Associazione 6 agosto 2005 Disastro aereo di Capo Gallo ; il Telefono Blu Sos Consumatori; il Telefono Antiplagio; Greenpeace Italia; Azionariato Diffuso/Federisparmiatori/Comitato Risparmiatori e piccoli azionisti Bipop-Carire; Comitato Sopravvissuti del Vajont ; WWF Italia ; Giovani dell’Italia dei Valori ; Comitato Cittadinanza Attiva Ambiente e Legalità ; Legambiente Onlus ; Falbi ; Telefono Azzurro Onlus ; Associazione Politrasfusi Italiani , A.I.T.F. Associazione Italiana Trapiantati di Fegato Onlus , Usicons Onlus, Aec- Associazione europea per la tutela del cittadino contribuente , CONF.AS – CONFEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI , FEDERINQUILINI , FEDERPROFESSIONI , FEDERTRASPORTI & SPEDIZIONI , FEDERCONSUMATORI-CONFAS, FEDERIMPRESE , FEDERAZIONISTI , Si.N.P.A. (Sindacato Nazionale Picccoli Azionisti), A.N.R.E.C. (Associazione Nazionale dei Revisori Contabili), A.L.A.I.E. – Ass. Lav. Aut. Italaeuropea), A.N.P.A.R. – Associazione Nazionale per l’Arbitrato , S.N.A.A.A. – Sindacato Nazionale Autonomo Ambulanti), CONSORZIO CREALAVORO, ASSOCIAZIONE MEDIAWEB 2000, ASSOEDITORITALIA, COMITATO NAZIONALE TUTELA UTENTI ELITEL ed infine il Siti, il Sindacato Italiano per la Tutela dell’ Investimento e del risparmio) rivolge a Voi un accorato appello affinché si voglia porre rimedio alla gravissima omissione presente nel DDL del Governo (n. 1495) sulla Class Action, che vede ingiustamente escluse dalla legittimazione attiva all’utilizzo di tale fondamentale strumento di giustizia, non solo le Associazioni del Coordinamento (certamente le più rappresentative in Italia nei rispettivi ambiti di competenza specifica), ma tutte le centinaia di Associazioni che in tutti i campi si battono per la tutela dei Diritti e degli Interessi Collettivi Specifici dei Cittadini Italiani, spesso i più bisognosi ed indifesi, delegittimandone di fatto l’unico baluardo, i propri enti esponenziali, a solo favore delle Associazioni Consumeristiche Generaliste riconosciute dal Ministero delle attività Produttive. Questo, però, non vuole essere solo un appello alla Vostra coscienza: i rilievi oggi sollevati, e che impongono una attenta riflessione, sono di opportunità ( se non anche di legittimità ) costituzionale, legislativa, processuale, giuridica, giurisprudenziale e, non meno importante, politica.

L’approvazione del DDL Bersani n. 1495 sulla Class Action nell’attuale formulazione, omettendo la legittimazione alle Associazioni che tutelano Interessi Collettivi Specifici e riservando l’ esercizio di tale strumento alle sole 16 Associazioni Consumeristiche Generaliste, si porrebbe infatti in aperto contrasto:

1. Con gli Artt. 3, 18 e 24 della Costituzione Italiana, in quanto: -prevede una irragionevole disparità di trattamento tra categorie (discriminando le Associazioni che tutelano interessi specifici rispetto alle consumeristiche generaliste); - limita, di fatto, il diritto all’associazionismo; - lede, infine, il diritto di difesa del singolo cittadino al quale è precluso, in questo modo, l’utilizzo diretto ed in prima persona di tale strumento; - subordina infine (in palese contrasto, peraltro, con quanto previsto dall’art. 92 c.p.c.) l’esercizio del diritto di difesa del privato cittadino, al preventivo consenso ed appoggio di una delle 16 Associazioni consumeristiche generaliste.

2. Con il DDL sulla Class Action ( n. 3058 Senato della Repubblica , XIV legislatura , All.1) approvato con larghissimo voto bipartisan alla Camera nella precedente Legislatura, nella parte in cui , all’Art.2, si riconosceva doverosa legittimazione attiva ad Associazioni di tutela di Interessi Collettivi Specifici di settore ( nella specie, alle "Associazioni di Investitori" ). Tale Articolo, per uno sfortunato "lapsus calami", è stato omesso nel progetto presentato al Senato dal Sen. Benvenuto, e conseguentemente non compare nei conformi DDL On. Buemi e On. Maran, nonostante tutti tali Disegni di Legge, al pari peraltro di quello del Governo, a tale fondamentale Disegno di Legge approvato alla Camera dichiarino esplicitamente di ispirarsi.

3. Con i principi comunitari in tema di libertà di stabilimento ex artt. 43 e 48 CE ( in quanto verrebbe preclusa ad analoghe associazioni già operanti in altri Stati comunitari di poter agire nel nostro Stato). Tali principi sono stati peraltro applicati dalla Corte di Giustizia Europea in un recente caso (C-451/03) in cui era sottoposta al vaglio dei Giudici di Bruxelles proprio una normativa dello Stato Italiano.

4. Con i principi della direttiva 98/27/CE in quanto ne verrebbe data un’attuazione più restrittiva non giustificata da alcuna ragionevole necessità.

5. Con la Giurisprudenza Civile ( Cass. Civ. 20 Dicembre 1996 ; n. 11404 ; Cass. 9 Luglio 1996 n. 8699 ; Cass. 10 Marzo 1993 n. 5230 ) e con la Giurisprudenza Penale prevalente ( vedi, da ultimo, le ordinanze Gup Processo Parmalat di Milano, e di Parma e Gup Processo Cirio ) che nel negare legittimazione attiva alla costituzione di parte civile proprio alle Associazioni Consumeristiche Generaliste ( quelle riconosciute dal Ministero delle Attività Produttive ) proprio per la mancanza di specificità dell’interesse da esse tutelato, riconoscono di fatto la funzione delle Associazioni di Tutela di Interessi Collettivi Specifici .

6. Con la stessa Politica di Liberalizzazione del Ministro Pier Luigi Bersani e del Governo Prodi, in quanto centralizzando la legittimazione attiva alle sole 16 Associazioni Consumeristiche Generaliste, non solo creerebbe una sorta di "casta" privilegiata, autoreferenziale, cristallizzata e inespandibile, dotata di super-poteri ( ed al contempo a tali super-poteri immune, stante la non legittimazione del privato cittadino ad invocare la Class Action nei confronti della propria Associazione ), ma, ciò che è inaccettabile, distruggerebbe, delegittimandolo, il lavoro e l’impegno delle centinaia di Associazioni Italiane specializzate nella Tutela di Interessi Collettivi Specifici ( e tra queste le Associazioni di Tutela dell’Ambiente, della Salute, delle Donne, dei Bambini, dei Diversamente Abili, degli Investitori e dei Risparmiatori, dei Familiari e delle Vittime della malasanità, di disastri, incidenti od attentati ed ancora contro la droga, il pizzo, l’usura, la mafia, il racket ) ingiustamente escluse dall’esercizio di tale strumento di tutela, relegandole a funzione ancillare, anticamera della propria dissoluzione e scomparsa.

7. Con l’esigenza di razionalizzare l’esercizio della Giustizia , creando una nuova Procedura (riservata a soli 16 soggetti legittimati e pochi altri) che non risponde né all’esigenza di prevenzione degli illeciti plurioffensivi, né di risarcimento dei danni derivanti dagli stessi, né, infine, contribuirebbe, nell’attuale formulazione, minimamente allo sgravio del carico dei Tribunali da azioni seriali tutte di identico contenuto, al contrario determinando un ulteriore “ingolfamento” della macchina della Giustizia.

Invitiamo pertanto codesta Commissione nell’elaborare e licenziare il testo legislativo sulla Class Action ( a maggior ragione stante l’estensione dell’ambito di applicazione al risarcimento del danno derivante da illeciti extracontrattuali previsto dal Governo , che ampiamente travalica l’originaria impostazione a tutela degli interessi contrattuali a contenuto più prettamente consumeristico ) a prevedere la legittimazione attiva all’utilizzo dello strumento della Class Action a favore di tutti gli aventi diritto, siano essi enti, associazioni o privati cittadini, che possano dimostrare, al di là del dato meramente numerico ( cui è legato il riconoscimento da parte del Ministero), la propria rappresentatività della classe danneggiata .

Non prevedere l’estensione della legittimazione attiva all’esercizio della Class Action a favore delle Associazioni Esponenziali rappresentative di Interessi Collettivi Specifici, nell’ambito dell’interesse statutariamente tutelato, rappresenterebbe un gravissimo insulto al diritto costituzionalmente tutelato dell’associazionismo, minandone i principi fondanti e la sopravvivenza, ed un grave vulnus alla volontà bipartisan espressa dalla Camera nella precedente Legislatura.

Ove infine codesta Commissione ritenesse riformare il DDL del Governo, potrebbe notevolmente migliorarne l’efficacia applicando il rimedio previsto dal disegno del Governo ( quell’azione tesa a quantificare il danno, essendo già acclarato il diritto al risarcimento ) da applicarsi, però, residualmente, solo ai soggetti che non abbiano preso parte alla iniziale procedura di Class Action , che non potrà non ispirarsi allo schema, assai più organico ed efficace, seppure perfettibile, dei concorrenti progetti Pedica AC 1834 , Fabris AC 1330 , Poretti-Capezzone AC 1443 e Grillini AC 1882 .

In conclusione, si guardi codesta Commissione da chi paventando indimostrati effetti perversi sull’economia del paese, tentasse, chiedendo limiti di legittimazione attiva, di ammaestrare l’azione collettiva: solo una vera, libera, ponderata ed efficace Azione Collettiva potrà esprimere a pieno il suo effetto deterrente su atti, comportamenti e concorrenze scorrette ed illecite, decongestionando l’ Amministrazione della Giustizia, favorendo mercati ed aziende serie ed efficienti ( e sono la larghissima maggioranza in Italia), nel precipuo interesse , in definitiva, di tutti i Cittadini Italiani .

Diversamente il sottoscritto si riterrà insoddisfatto del Vostro operato, e continuerà a battersi per riformare una legge inefficace ed incoerente fino a raggiungere l'obiettivo individuato dalla presente petizione.

Con Ossequio.
Luogo e Data , ___________________________________________ ; Firma (leggibile)
_________________________________
Indirizzo (Via __________________Cap _______Città___________) ; Cod. Fiscale
___________________________________ Doc. Identità N. ______________Rilasciato da__________________ ; Tel./Fax/Email
__________________________________ Timbro e carica ricoperta ( Solo per le Associazioni )
_____________________________________________
Il sottoscritto, a norma della Legge a Tutela della Privacy, autorizza il trattamento dei propri dati ai soli fini informativi e per il raggiungimento degli scopi del "Coordinamento", e la divulgazione solo in forma anonima di dati aggregati. Titolare del trattamento è il Dott. Domenico Bacci .

E’ consentita inoltre la riproduzione, la copia, la divulgazione e la consegna del presente documento limitatamente al Ministero per lo Sviluppo Economico, alla Commissione Giustizia della Camera ed agli altri Organi del Parlamento. Firma ________________________________
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Giuseppe Criseo
La Grande Famiglia
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gallarate (Varese) Italia
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