Japanese Design of the 20th century

La felice unione dell'artigianato tradizionale con le linee sobrie del modernismo europeo hanno dato origine ad un'estetica d'avanguardia unica nel suo genere.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Per la V edizione di Milano Asian Art, Ben Janssens e Joost van den Bergh con la mostra Japanese 20th century saranno ospitati presso la Galleria Gracis.
In esposizione manufatti di design giapponese in bronzo e in ceramica del XX secolo, periodo in cui il Giappone a partire dal 1868 durante il regno di Mejii (1852-1912), alla ricerca di un nuova identità nazionale, è attraversato da significativi cambiamenti politici ed economici di forte impatto anche sulla vita culturale. Infatti, nel cammino verso la modernità, il Governo scelse di promuovere le esportazioni giapponesi e supportare le forme di artigianato nazionale - come l'intaglio del legno, la lavorazione dei metalli, la ceramica e le lacche - alle Fiere mondiali emergenti (Vienna 1873, Philadelphia 1876). Tale fu il successo che il Ministero dell’Educazione Giapponese sponsorizzò queste manifestazioni anche in patria: nel 1907 col nome "Bunten", rinominata "Teiten" nel 1919, "Shin-Bunten" nel 1937 e nel 1946, ancora sotto la promozione del Ministero dell'Educazione, la mostra fu reintrodotta col nome di "Nitten" e privatizzata nel 1958.
Nel 1876 il Ministero dell'Industria supportò la fondazione della Scuola di Tecniche Artistiche di Tokio, dove insegnavano Maestri stranieri, tra cui lo scultore italiano Vincenzo Ragusa, al quale si riconosce il merito di aver aperto il mondo nipponico al gusto e alla tradizione artistico-culturale occidentale.
In seguito, molti artisti giapponesi esposero nel 1900 presso l'Esposizione Universale di Parigi; per quanto molto ammirate, le loro opere furono recepite come frutto di uno stile antiquato. Queste esperienze - in un’Europa ormai permeata dallo spirito dell'Art Nouvea, e più tardi dell’Art Decò e del Modernismo - furono d’impulso per la nascita di uno stile nuovo e più moderno anche in Giappone.
La felice unione dell'artigianato tradizionale - spesso ispirato ai primi bronzi cinesi - con le linee sobrie del modernismo europeo hanno dato origine ad un'estetica d'avanguardia unica nel suo genere.
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