“PENSIONATI: PROTAGONISTI NON COMPARSE” - CONVEGNO DEL PARTITO PENSIONATI A PORDENONE

Da sempre i pensionati sono considerati un ingombro per questa società che sta perdendo i valori e i propri punti di riferimento.
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Incontro del Partito Pensionati questa mattina all’Hotel Santin di Pordenone sul tema: “Pensionati: protagonisti non comparse”, alla presenza di un folto pubblico.
Aprendo i lavori il Consigliere Regionale Luigi Ferone ha sottolineato che “da sempre i pensionati sono considerati un ingombro per questa società che sta perdendo i valori e i propri punti di riferimento.
Il disgregarsi dei valori come la Patria, la religione, la famiglia, il senso civico, stanno mettendo a dura prova una società che sembra essere sempre più caratterizzata dalla mancanza di ideali, di progetti, il cui futuro rappresenta un grosso interrogativo soprattutto per le nuove generazioni. – ha dichiarato Ferone – I pensionati di oggi devono essere i punti di riferimento dell’intera società per i loro valori, per il loro spirito di abnegazione, per la loro storia, per i sacrifici e le privazioni patite. I pensionati non possono essere considerati degli inutili “rottamati”, proprio perché continuano ad essere parte viva della nostra collettività regionale e nazionale.
In un momento di crisi come questo sono proprio i pensionati che per tutta la vita hanno pensato al futuro anche dei loro figli e hanno risparmiato al massimo facendosi “formica”, che aiutano le famiglie in difficoltà diventando i bancomat di figli e nipoti. Ma è lecito chiedersi – ha rimarcato il rappresentante del Partito Pensionati – come vengono trattati oggi questi uomini e queste donne, che tutto hanno dato senza nulla chiedere.
Tutti i Governi che si sono succeduti hanno mostrato la massima disattenzione – ha continuato Ferone – ed, a tratti, istinto punitivo nei confronti di questi cittadini benemeriti. È giunto il momento che il popolo dei pensionati alzi la testa e faccia valere i propri diritti, proprio in nome dei sacrifici fatti, in nome del dovere adempiuto, per intero, verso il Paese, verso la famiglia e verso la società.
Ed è proprio il Partito Pensionati che chiama a raccolta questo popolo di “dimenticati” per ridare voce, gambe e dignità alle ragioni dei pensionati, alle ragioni di chi ha sempre dato e mai avuto: troppi diritti negati, troppe umiliazioni, troppe dimenticanze, troppe leggi punitive, per chi ha fatto sempre il proprio dovere.
Non è credibile che milioni di pensionati debbano vivere nell’indigenza e nelle privazioni – ha rilevato il Consigliere del Partito Pensionati – costretti persino a rinunciare a curarsi ed alle prese con le mille difficoltà quotidiane.
È veramente ora che il popolo dei pensionati diventi cosciente della propria forza e delle proprie possibilità, per cambiare in meglio questa società e questo Paese che sembra essere diventato una nave senza guida. Ed è proprio per questo che è necessario un fronte unito di tutti pensionati, per dimostrare che un futuro diverso e migliore vi può essere, per i pensionati di oggi e di domani, che sono quelli che hanno sempre lavorato e regolarmente pagato le tasse.
I circa 17milioni di pensionati possono cambiare le sorti economiche e politiche dell’Italia – ha concluso Ferone – e né la destra né la sinistra hanno mai valorizzato appieno questi cittadini dai capelli bianchi che meriterebbero, quantomeno, più rispetto. I prossimi mesi saranno determinanti per le sorti dell’Italia ed i pensionati devono gettare alle ortiche la rassegnazione, la rinuncia, il fatalismo e partecipare, in prima persona, ad una stagione di lotte che veda protagonisti tutti i pensionati per affermare con forza le ragioni e i diritti di chi è stato sempre penalizzato.
Il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo, nel suo intervento ha affermato: “Il Partito Pensionati lancia un appello al Presidente Berlusconi ed al suo esecutivo affinché si ricordino dei pensionati che in questo Paese sono cittadini i cui diritti sono stati, abbondantemente, “rottamati” da tutti i Governi che si sono succeduti in 64 anni di repubblica. – ha dichiarato Fatuzzo – Pensionati sempre più poveri, milioni dei quali sono precipitati nell’indigenza più totale nell’indifferenza delle Istituzioni.
Un Paese, il nostro, che ha trovato il tempo per pensare a tutto ma non ai propri pensionati e ai tanti cittadini in grave difficoltà.
Appare di tutta evidenza che l’Italia sta attraversando una crisi pesantissima ma a pagarla – a giudizio del Partito Pensionati – non devono essere sempre i pensionati e i lavoratori, anelli deboli della nostra società, verso cui tutti si sentono autorizzati a “stringere” e “spremere”.
Forse è giunto il momento di cancellare, o quantomeno ridurre, esosi balzelli a carico dei pensionati – ha rimarcato il leader del Partito Pensionati – dal momento che in decenni di lavoro hanno già abbondantemente pagato. Vi è la necessità di garantire dignità economica e morale ai circa 17 milioni di pensionati, senza dimenticare i tanti disabili costretti a convivere con la miseria e le difficoltà, dal momento che una pensione di invalidità di 257 euro al mese è semplicemente un’indecenza.
Il Partito Pensionati non chiede a Berlusconi atti di generosità ma il rispetto degli impegni presi nei confronti del Partito Pensionati e dei pensionati, di cui se ne è persa traccia. I pensionati non possono più aspettare, non hanno bisogno di promesse, sempre puntualmente disattese, ma di fatti veri e concreti che devono tradursi in risposte certe ai loro troppi problemi.
Appare di tutta evidenza che la crisi politica porterà con ogni probabilità a nuove elezioni – ha concluso Fatuzzo – ed è proprio in quella occasione che il Partito Pensionati ricorderà il mancato rispetto degli impegni e delle condizioni dei pensionati e si regolerà di conseguenza, perseguendo l’unico fine di garantire giustizia e dignità ai pensionati ed ai cittadini che versano in stato di bisogno.
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