AssoTutela - Belcolle: ore e ore in pronto soccorso senza alcun conforto. Una giovane donna costretta a stazionare su una sedia a rotelle senza cure né informazioni

Una giovane donna costretta a stazionare su una sedia a rotelle senza cure né informazioni
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - varie) “Ci viene riferito che nell’ospedale di Belcolle, appartenente alla Asl di Viterbo, una paziente in codice giallo sarebbe stata lasciata in pronto soccorso su una sedia a rotelle per ore ed ore, senza alcun conforto, né cura, tantomeno informazioni sul suo stato di salute. Siamo stanchi di sentire tali storie e garantiamo che da oggi in poi, andremo con mano pesante su vicende di abbandono e disinteresse di cui dovessimo venire a conoscenza”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela, candidato sindaco di Roma Michel Emi Maritato che racconta: “Secondo quanto appurato da nostre fonti attive in zona, tutto inizia il 23 aprile scorso, quando Anna, la chiameremo così, arriva al pronto soccorso del Belcolle per i presunti postumi della puntura di un insetto, che evidentemente le aveva provocato una brusca reazione, con un occhio gonfio, dolori lancinanti alla schiena, febbre e bolle in tutto il corpo. Pur essendole stato assegnato un codice giallo, che nell’emergenza indica uno stato di salute serio che richiede interventi celeri, per otto ore la donna è rimasta senza un consulto, senza notizie, unica soluzione il ricovero in osservazione breve, senza peraltro risolvere il suo caso. Pochi giorni dopo le dimissioni del 29 aprile, si è reso necessario un altro ricovero per il peggioramento delle sue condizioni ma il trattamento sempre lo stesso: lunghe attese, scarse informazioni, mancato intervento di specialisti che potessero risolvere il caso. Questò è il modello di sanità che ci propone la Regione Lazio, altissima spesa e nessuna assistenza”, chiosa il presidente.
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