Banca IFIS S.p.A. : Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS approva i risultati consolidati dei primi 9 mesi del 2010

- L'utile netto del periodo raggiunge i 15,7 milioni di euro (14,6 milioni nei primi nove mesi dell'anno scorso) registrando una crescita del 8,0%. - Il margine di intermediazione sale a 67,9 milioni di euro (53,6 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente) in progresso del 26,7%. - Confermata la solida struttura patrimoniale e del capitale regolamentare (Core Tier I a 11%) e un ritorno sul capitale del 13,1%. Risultati consolidati del terzo...
Paris, (informazione.it - comunicati stampa - economia) COMUNICATO STAMPA

- L'utile netto del periodo raggiunge i 15,7 milioni di euro (14,6 milioni nei primi nove mesi dell'anno scorso) registrando una crescita del 8,0%.

- Il margine di intermediazione sale a 67,9 milioni di euro (53,6 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente) in progresso del 26,7%.

- Confermata la solida struttura patrimoniale e del capitale regolamentare (Core Tier I a 11%) e un ritorno sul capitale del 13,1%.

Risultati consolidati del terzo trimestre 2010 in forte crescita

- L'utile netto del trimestre é pari a 5 milioni di euro (4,5 milioni di euro al 30 settembre 2009) in aumento del 10,5%.

- Il margine di intermediazione si incrementa a 24,7 milioni di euro (17,1 milioni anno precedente) in progresso del 44,3%.

Rendimax - iniziato il lancio di nuovi servizi alla clientela per una fruizione più dinamica dei fondi depositati: Carta Rendimax

Mestre, 29 Ottobre 2010- Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS SpA - società attiva nel finanziamento alle piccole e medie imprese - riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien von Fürstenberg ha approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 Settembre 2010, che presenta un utile del Gruppo di 15,7 milioni di euro, di cui 5,0 milioni realizzati nel terzo trimestre.

"In soli nove mesi il Gruppo è stato in grado di generare utili prossimi a quelli dell'intero esercizio scorso, confermando la capacità della Banca di produrre marginalità anche in un contesto di mercato difficile. L'unicità del nostro modello, l'attenzione al lavoro dei nostri clienti, la qualità del servizio erogato, hanno premiato la professionalità delle nostre persone che con passione e rapidità sanno affrontare i bisogni delle imprese in contesti poco standardizzati" ha dichiarato Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS.

Risultati economici al 30 settembre 2010

I risultati dei primi 9 mesi del 2010 sottolineano il forte incremento nel margine di intermediazione che ha raggiunto i 67,9 milioni di euro (53,6 milioni di euro, +26,7%). Il margine di intermediazione è composto per il 27,5% dal margine di interesse e per il 72,7% dalle commissioni nette. Il margine di intermediazione è influenzato dal successo della raccolta on-line realizzata tramite il conto deposito Rendimax. Il costo di questa forma di raccolta è peraltro superiore sia al costo di un finanziamento interbancario, sia al tasso Euribor di mercato. L'incremento nei tassi di mercato registrato nel corso del terzo trimestre ha mitigato gli oneri per la raccolta retail e aumentato la redditività sulla clientela delle imprese, migliorando i margini per la banca.

Nel dettaglio, il margine di interesse è pari a 18,7 milioni di euro (16,0 milioni di euro nel 2009, +16,7%) e le commissioni nette sono pari a 49,4 milioni di euro (37,0 milioni di euro, +33,3%), grazie al continuo e significativo incremento nel numero dei clienti operativi nel segmento corporate e piccole medie imprese (+ 18%). Il turnover (valore dei crediti acquistati nel periodo) segna un incremento del 46,7% raggiungendo il valore di 3,5 miliardi di euro nei primi nove mesi dell'anno (2,4 miliardi di euro).

Nel terzo trimestre il margine di intermediazione è pari a 24,7 milioni di euro (17,1 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell'anno precedente) con un incremento del 44,3%.

Cresce il risultato netto della gestione finanziaria (+ 18,8%) che raggiunge i 54,0 milioni di euro nei nove mesi del 2010 (45,5 milioni di euro). Il risultato é influenzato dalle rettifiche di valore nette su crediti pari a 13,9 milioni di euro nei 9 mesi (8,1 milioni di euro) principalmente per effetto dell'insolvenza di una controparte colpita dal default del suo principale debitore. Al netto di tale posta rettificativa - che rappresenta l'imprevista evoluzione negativa di una esposizione già in essere al termine dell'esercizio scorso - il trend è in miglioramento.

Nel terzo trimestre il risultato netto della gestione è pari a 17,6 milioni (14,4 milioni di euro) con un incremento del 21,9% e le poste rettificative del trimestre sono pari a 7,2 milioni di euro (2,7 milioni di euro)

Il totale dei costi operativi ammonta a 29,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010 (24,7 milioni di euro). L'incremento pari al 19,0% è l'effetto del rafforzamento delle strutture della Banca. Il rapporto costi/margine di intermediazione (cost/income ratio) è pari a 43,2% con un miglioramento di 290 punti base rispetto all'anno precedente (46,1%).

Incrementa del 18,5% l'utile al lordo delle imposte del periodo, che si attesta a 24,7 milioni di euro (20,8 milioni).

L'utile netto dei primi 9 mesi dell'anno corrente è di 15,7 milioni di euro (14,6 milioni di euro nel 2009) evidenziando un incremento del 8,0%. Nel terzo trimestre dell'anno corrente, l'utile netto ha riportato un incremento del 10,5% raggiungendo i 5,0 milioni di euro (4,5 milioni nel terzo trimestre dell'anno scorso) dimostrando la capacità della Banca di generare con continuità risultati fortemente positivi .

Stato patrimoniale

A seguito del successo della raccolta retail on line Rendimax, con depositi liberi e vincolati, il Gruppo ha intrapreso un'azione finalizzata a presidiare i rischi connessi a eventuali oscillazioni degli afflussi dei depositi. L'azione si sostanzia nell'impiego di liquidità per la costruzione di un portafoglio di titoli liquidi e stanziabili presso l'Eurosistema. Il portafoglio è composto da obbligazioni bancarie - a tasso variabile, di durata contenuta e merito creditizio consistente - e da titoli di Stato italiani a breve scadenza. Il profilo di rendimento di tali attività consente di mitigare il costo del funding retail. Il portafoglio titoli a fine settembre 2010 è pari a 960 milioni di euro (+101,2% rispetto a dicembre 2009) e risulta incluso per 863 milioni di euro fra le attività disponibili per la vendita e per 97 milioni di euro fra i crediti verso banche. Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono inoltre partecipazioni di minoranza pari a 13 milioni di euro (3 milioni di euro a dicembre 2009)

A fine del terzo trimestre del 2010 il totale dei crediti verso clientela, ha raggiunto i 1.458 milioni di euro in aumento del 16,9% rispetto ai 1.247 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Il totale delle sofferenze nette verso la clientela è pari a 32,8 milioni di euro con una incidenza sul totale dei crediti pari a 2,3% (20,2 milioni di euro e 1,6% al 31 dicembre 2009). L'aumento è il risultato del prolungamento della crisi economica e finanziaria che ha modificato il profilo di rischio del contesto industriale.

Tuttavia la Banca conferma la validità del proprio modello di business, che vede l'esposizione agli eventuali default della clientela non fisiologicamente problematica in quanto il rischio sostanziale è trasferito dai clienti, piccole e medie imprese, ai debitori, imprese di standing creditizio elevato.

Aumentano i crediti verso banche del 18,8%, attestandosi a 217,2 milioni di euro (182,9 milioni di euro 31 dicembre 2009); all'interno di questa voce sono compresi 96,7 milioni di euro di titoli non quotati in un mercato attivo, aventi comunque caratteristiche di stanziabilità presso l'Eurosistema (92,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009, +4,8%). Tale portafoglio titoli viene detenuto per le medesime finalità del portafoglio titoli obbligazionario classificato fra le attività finanziarie disponibili per la vendita. L'impiego di risorse finanziarie disponibili presso altri istituti di credito non rappresenta un'attività centrale per la Banca e la posizione presenta essenzialmente aspetti contingenti connessi al mantenimento di disponibilità eccedenti sulle scadenze di fine periodo.

Il totale delle altre attività si attesta a fine settembre 2010 a 131,5 milioni di euro (107 milioni di euro a fine 2009). Tale somma include per 117 milioni di euro fondi disponibili presso il veicolo di cartolarizzazione derivanti dagli incassi dei crediti riceduti e non ancora trasferiti sui conti della Banca in base alle caratteristiche tecniche dell'operazione di cartolarizzazione.

La raccolta totale della Banca è di 2.478 milioni di euro e registra una crescita del 40% (1.771 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Forte e continua è la crescita della raccolta retail che garantisce alla Banca una estrema flessibilità e sicurezza nell'approvvigionamento delle fonti a sostegno della notevole crescita del core business: al 30 settembre la raccolta retail incide per il 55,4% sul totale (51,4 a dicembre 2009); la raccolta interbancaria pesa per il 44,6 (48,6% a dicembre 2009).

A fine periodo la situazione patrimoniale si manifesta solida ed equilibrata: il rapporto tra impieghi verso clientela e raccolta da clientela si porta al 1,1 rispetto al 1,4 del 31 dicembre 2009.

Il patrimonio netto a fine settembre è pari a 208,4 milioni di euro (155,8 milioni al 31 dicembre 2009) principalmente per effetto del completamento dell'operazione di aumento di capitale sociale per 49,8 milioni di euro.

Altre informazioni

Il Consiglio di Amministrazione ricorda che Banca IFIS rimane in attesa dell'autorizzazione da parte dell'Istituto di Vigilanza a dare corso all'OPA su Toscana Finanza, società attiva nel settore dell'acquisto di crediti di difficile esigibilità. I termini del contratto sottoscritto in data 5 marzo 2010 prevedono il perfezionamento dell'operazione entro il 31 marzo 2011 a seguito del nuovo accordo quadro con gli azionisti di riferimento di Toscana Finanza, ed il lancio di una offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria ad un prezzo pari a Euro 1,50 per azione. L'offerta è condizionata al raggiungimento, da parte di Banca IFIS, di una partecipazione almeno pari al 66,67% del capitale sociale di Toscana Finanza, nonché al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca d'Italia.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le prospettive per Banca IFIS si confermano positive. Alla luce del tasso di crescita dei volumi registrato nel corso dell'esercizio e confermati nel mese di ottobre e tenuto conto dell'attuale contesto di mercato e delle informazioni ad oggi in possesso dell'alta direzione, la Banca prevede un'accelerazione nel tasso di crescita dell'utile netto nell'ultimo trimestre rispetto a quanto registrato nei primi 9 mesi dell'anno.

DICHIARAZIONE EX ART. 154-BIS COMMA 2 DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Carlo Sirombo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della Società.

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Banca IFIS (Codice Bloomberg IF IM, Codice Reuters IF MI), attiva dal 1983 nel supporto finanziario alle imprese, è oggi l'unica banca italiana indipendente specializzata nel finanziamento del circolante delle piccole e medie imprese. Quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, Banca IFIS opera in un segmento di mercato ad alta crescita in particolare in contesti economici come quello attuale, con un modello business unico focalizzato su finanziamenti "asset based" che permettono maggiore facilità di accesso al credito.

In continua espansione sia in Italia che all'estero, il Gruppo Banca IFIS conta oggi 25 filiali in Italia, una filiale a Parigi, una società controllata in Polonia (Varsavia), uffici di rappresentanza in Romania (Bucarest) e Ungheria (Budapest), una joint venture con la Punjab National Bank per lo sviluppo del factoring in INDIA e accordi con oltre 200 banche nel mondo. Dispone della più completa rete commerciale specializzata esistente sul territorio nazionale, con più di 100 risorse dedicate e formate internamente, che garantisce un presidio locale a vantaggio di una relazione diretta e personalizzata con le oltre 3.000 imprese clienti. Al 31/12/2009, il Turnover (valore dei crediti gestiti) è stato pari 3,5 miliardi di euro, registrando una crescita media ponderata negli ultimi 10 anni del 25,8% annuo; il margine di intermediazione a 80,8 milioni di euro; l'utile netto a 17,2 milioni di euro; il rapporto sofferenze/impieghi all'1,6%.

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