FATUZZO (PP): APPELLO AI PARLAMENTARI DI TUTTI I PARTITI PER CANCELLARE L’INNALZAMENTO ALL’85% DEL DIRITTO A PENSIONE CHE PENALIZZA FORTEMENTE I NUOVI RICHIEDENTI PENSIONE DI INVALIDITÀ.

Nonostante non vada a colpire chi già fruisce di pensione di invalidità, il provvedimento contenuto nella manovra economica del Governo, che prevede l’innalzamento all’85% della percentuale minima di invalidità per avere diritto alla relativa pensione, colpisce pesantemente, i nuovi richiedenti pensione di invalidità.
Bergamo, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Nonostante non vada a colpire chi già fruisce di pensione di invalidità, il provvedimento contenuto nella manovra economica del Governo, che prevede l’innalzamento all’85% della percentuale minima di invalidità per avere diritto alla relativa pensione, colpisce pesantemente, se non verrà modificato o abrogato dal Parlamento, i nuovi richiedenti pensione di invalidità – ha dichiarato il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – come nel caso di chi ha perso un arto o da chi è affetto da sindrome di down, per i quali è previsto il riconoscimento di una percentuale di invalidità inferiore all’85%.
A giudizio del Partito Pensionati – ha proseguito Fatuzzo – è importante che questo provvedimento sia abrogato perché manifestatamene assurdo e punitivo proprio nei confronti dei più deboli e bisognosi di aiuto, ed ecco perché lancia un appello ai parlamentari di tutti i partiti affinché sia bloccata un’iniziativa così grave, che nega i 258 euro di pensione a chi, forse, ne ha un grande bisogno, non avendo altri aiuti o redditi.
Il Partito Pensionati ritiene che cancellare la previsione di una invalidità minima dell’85% per avere diritto ad una piccola pensione è un atto di civiltà e di giustizia – ha concluso Fatuzzo – ed ecco perché chiede ai parlamentari, di tutti i partiti, di fare fronte comune contro questa linea del Governo, profondamente sbagliata, che non tiene nella giusta considerazione il mondo dell’handicap e i bisogni reali di tanti cittadini sfortunati che avrebbero bisogno di ben altre risposte dallo Stato, e non di iniziative penalizzanti e mortificanti.
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