Obiettivo 10% annuo di rendita - Nuova società a dividendo per il portafoglio

Arrivare al 10% annuo di rendita entro il 2020? Nel report di oggi presenteremo una importante multinazionale con una lunga storia di crescite del dividendo e quotazioni a sconto che ha tutti i requisiti per raggiungere questo ambizioso obiettivo.
London, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Nel corso della settimana appena trascorsa i nostri portafogli hanno messo a segno ulteriori progressi, spinti al rialzo dalla buona intonazione dei principali mercati azionari internazionali e dai dati migliori delle attese provenienti dal fronte economico. La performance settimanale maggiore spetta al nostro modello di Trading Avanzato, un portafoglio sofisticato composto da soli sei titoli che cambiano una volta alla settimana. Nel corso degli ultimi 12 mesi il modello ha messo a segno un risultato record pari a +60,5%, contro una performance dell’indice S&P500 pari a +24,9% nello stesso periodo. Le notizie di questi ultimi giorni provenienti dalle trimestrali delle maggiori aziende internazionali stanno mettendo in luce risultati migliori delle attese. Nel 2009, gli utili complessivi maturati dalle prime 500 aziende degli Stati Uniti sono stati pari a 544,3 miliardi di dollari. I dati dell’esercizio 2010, diffusi in queste settimane, evidenziano utili in crescita a 785,3 miliardi, con un progresso di +44,2% rispetto all’anno precedente. Per il 2011 si attende una ulteriore aumento a 901,7 miliardi, per raggiungere nel 2012 la cifra record di 1,01 triliardi, ovvero oltre mille miliardi di dollari di utili complessivi! Su queste basi, l’utile per azione (EPS) dell’indice S&P500 supererà per la prima volta nella storia quota 100 dollari, attestandosi a 106,79 dollari. Rapportando questo valore alla quotazione attuale dell’indice, pari a 1.332 punti, otteniamo un price earning su stime per l’esercizio 2012 pari a 12,4 volte, con una redditività pari a 8,01%. Il rendimento previsto dalle azioni, rapportato al rendimento attuale dei titoli di stato Usa (attualmente al 3,63%), si attesta quindi ad un livello più che doppio, confermando le buone valutazioni del mercato azionario all’inizio del nuovo decennio. In questo contesto, i dividendi dei titoli contenuti nei nostri portafogli dovrebbero continuare a crescere anche per i prossimi anni. I principali studi effettuati sui mercati azionari ci evidenziano che storicamente è la rendita da dividendi e non i capital gain di cui gli investitori hanno bisogno per raggiungere i propri obiettivi finanziari. Fortunatamente, molti business conservativi, ben gestiti ed economicamente interessanti, presenti attualmente nei nostri portafogli, sono pronti in questa congiuntura a fornire agli azionisti buoni redditi attraverso i dividendi. Vediamo ora in sintesi le principali modifiche da apportare ai modelli per questa settimana.

Investire in immobili nei paesi emergenti con un nuovo ETF a rendita trimestrale

Etf Italia – Questo modello è composto esclusivamente da ETF internazionali, tutti quotati sulla borsa di Milano e facilmente acquistabili con qualsiasi banca o piattaforma di trading online. Gli ETF, grazie alla facilità di negoziazione e ai costi ridotti di gestione stanno vivendo un boom inarrestabile di sottoscrizioni da parte degli investitori. Secondo i dati diffusi da Borsa Italiana, a dicembre 2010 il patrimonio complessivo ha toccato quota 19,7 miliardi, con un totale di 563 ETF quotati. Il nostro portafoglio concentra in un unico modello quei fondi che offrono secondo gli analisti le maggiori potenzialità di crescita in un orizzonte di medio lungo periodo. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi, il modello ha messo a segno una performance pari a +44,7%. E’ proseguita anche in questa ultima settimana la corsa degli ETF più sensibili all’andamento dell’inflazione. I forti aumenti di prezzo messi a segno dai principali prodotti agricoli e dalle materie prime nel corso degli ultimi mesi hanno fatto balzare in avanti i prezzi degli ETF su questi settori. I due fondi specializzati su agricoltura e materie prime, presenti da tempo nel nostro portafoglio e raccomandati nuovamente nel report della scorsa settimana, hanno fornito un significativo contributo alla performance complessiva del modello. In soli 12 mesi dall’inserimento in portafoglio, l’ETF sulle 30 maggiori società mondiali specializzate nel settore agricolo segna ora una performance pari a +44,2%, mentre l’ETF che punta sulle principali materie prime, in portafoglio da gennaio 2010, evidenzia una crescita record di +25,3%. Complessivamente abbiamo investito su questi due fondi una quota pari al 11% del totale del portafoglio. Entrambi gli ETF mantengono un rating di STRONG BUY come strumenti di copertura da possibili nuove fiammate dell’inflazione.

Esiste però un modo ancora più efficace e tradizionale per difendersi dall’inflazione: acquistare immobili a rendita. Gli immobili, costituiscono infatti uno degli strumenti più difensivi in momenti di inflazione crescente, storicamente l'asset preferito dagli investitori e meno correlato con l’andamento più volatile dei mercati azionari. Le rendite derivanti dagli affitti, unite ad una progressiva rivalutazione del valore degli immobili nel tempo, costituiscono un mix capace di proteggere efficacemente i propri patrimoni. Questo trend è ancora più evidente quando gli immobili sono situati in paesi in forte crescita e a ridotta pressione fiscale. Paesi come Cina e India stanno vivendo infatti da diversi anni un vero e proprio boom degli investimenti nel settore immobiliare che hanno portato crescite vertiginose per le quotazioni di appartamenti e uffici. Citiamo un esempio su tutti: Sun Hung Kai Properties. La società è una delle maggiori holding immobiliari dell’Asia. Quotata sulla Borsa di Hong Kong dai primi anni 70, l’azienda ha messo a segno performance record, con una crescita negli ultimi 8 anni pari a +450%.

Con oltre 32.000 dipendenti, la società è specializzata in acquisto di terreni, architettura, costruzione, ingegneria e gestione della proprietà che le consentono di aderire ai più elevati standard di qualità internazionale. La società possiede attualmente un portafoglio di oltre 4,1 milioni di metri quadrati di terreni agricoli ed edificabili in Cina. Di questi, ben 2,6 milioni di metri quadrati sono terreni agricoli situati nei nuovi territori, tra Hong Kong e la penisola di Kowloon per i quali è già in corso la riconversione in aree edificabili, con consistenti forti rivalutazioni previste per i prossimi anni.

Ma come è possibile investire direttamente in questa società senza disporre di grossi patrimoni o elevate competenze sulle borse asiatiche? Grazie ad un particolare ETF quotato a Milano in euro, oggi è possibile partecipare facilmente a questo ricco business, acquistando le azioni di Sun Hung Kai Properties, contestualmente ad altre 58 importanti società immobiliari a dividendo, tutte concentrate in queste aree a del mondo con le più forti crescite immobiliari. Quasi il 14% del patrimonio di questo fondo è infatti attualmente investito su Sun Hung Kai Properties. Questo ETF altamente specializzato, raggruppa infatti in un unico fondo le più importanti società immobiliari e società di investimento immobiliari (REITS) quotate dei paesi sviluppati dell'Asia la cui previsione del rapporto dividendo/prezzo a un anno è del 2% o superiore. In sintesi, si tratta di una potente macchina da reddito che include solamente quelle realtà che offrono ai propri azionisti dividendi derivanti da affitti a tassi superiori agli attuali livelli di inflazione. Il dividendo medio, corrisposto ai partecipanti in rate trimestrali a febbraio, maggio, agosto e novembre di ciascun anno, è pari al 3,28%, a cui si aggiungono elevati potenziali di apprezzamento delle quotazioni nel medio lungo periodo. In sintesi, la cedola diventa la parte spendibile dell’investimento, mentre i potenziali capital gain dovrebbero proteggere il capitale investito dall’erosione derivante dalla crescente inflazione. Nonostante il forte rimbalzo messo a segno da questo ETF negli ultimi due anni, il titolo quota ancora a -35% rispetto ai valori massimi toccati nell’ottobre 2007, prima dell’inizio della crisi internazionale del settore immobiliare, quando il prezzo segnava quasi 38 euro per azione. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per rivedere ancora una volta quelle quotazioni, ma anche ipotizzando che ci vogliano ben 10 anni per rivedere gli stessi prezzi (quotazioni del 2021 uguali alle quotazioni di ottobre 2007), per arrivare appena ad un pareggio esiste un potenziale di +58% dagli attuali 24 euro, a cui si somma la rendita annua derivante dai dividendi da affitti del 3,28% annuo. Tra dividendi e potenziali apprezzamenti, questo ETF offre in sintesi concrete potenzialità di raddoppio delle quotazioni nel corso dei prossimi anni. Considerate le forti crescite del Pil in atto in tutti i paesi dell’Asia è possibile che questi obiettivi siano conseguiti molto prima del 2021, trasformando questo ETF in un investimento immobiliare a rendita elevata dai potenziali particolarmente aggressivi anche in tempi più brevi. Sulla base di queste considerazioni, abbiamo deciso di acquistare in data di oggi sulla borsa di Milano questo nuovo ETF, destinando all’investimento una quota pari al 4% del totale del portafoglio, con un controvalore pari a 192 azioni. Comprare in data di oggi il titolo come ulteriore copertura del portafoglio dall’inflazione.

10% di rendita annua entro il 2020? - Nuovo investimento per il portafoglio

Top Analisti - Questo particolare modello è uno dei più replicati dai nostri lettori e abbonati e concentra in un unico portafoglio le raccomandazioni di un pannello di oltre 25 tra i più quotati analisti e Guru finanziari internazionali del calibro di Warren Buffet, George Soros, Donald Yacktman, Joel Greenblatt, John Buckingham, Kelley Wright, e molti altri che hanno dimostrato per decenni performance superiori con qualsiasi tipo di mercato. Attualmente il portafoglio si compone di 63 società internazionali selezionate tra quelle con i dividendi più elevati. Con oltre 200 singole cedole accreditate ogni anno ai partecipanti, Top analisti è attualmente una potente macchina da reddito in grado di garantire rendite crescenti. Grazie ai buoni risultati ottenuti dalle raccomandazioni di questi ultimi mesi, il modello ha messo a segno venerdì scorso un nuovo massimo assoluto. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi, Top Analisti segna un risultato record pari a +71,9% contro un indice S&P500 pari a +43% nello stesso periodo. Continuiamo a monitorare con attenzione tutti i titoli contenuti nel modello, per identificare quelle realtà con i potenziali più aggressivi e le maggiori potenzialità di crescita nel breve e medio termine. In questo contesto, abbiamo identificato una brillante società che si è distinta in queste ultime settimane per gli importanti risultati conseguiti nel quarto trimestre e notizie molto positive annunciate nei confronti degli azionisti.

Warren Buffet, riguardo alle sue scelte di investimento ha dichiarato: “Voglio essere in grado di spiegare i miei errori. Per questo faccio solo quello che capisco del tutto”. In sintesi, secondo il grande investitore americano, per avere successo in borsa, bisogna muoversi su ciò che si conosce meglio. Il nuovo titolo che presentiamo oggi risponde proprio a questo tipo di scelta. L'obiettivo primario che ci prefiggiamo di raggiungere con questo investimento è quello di arrivare al 10% annuo di rendita già entro il 2020. Partiamo dal dividendo attuale, che a nostro avviso è il fattore più importante. Due settimane fa, la società di cui parliamo oggi ha deliberato un consistente incremento del dividendo trimestrale, portandolo al 4,3% annuo sulle attuali quotazioni del titolo. Per questa multinazionale, si tratta del trentanovesimo anno consecutivo di aumento della cedola. Negli ultimi dieci anni, il livello del dividendo è quasi triplicato, con una crescita complessiva di +185%. Grazie a questi consistenti aumenti e a due assegnazioni gratuite di azioni nel periodo, chi ha investito su questa azienda nel 1990, riceve oggi una rendita annua record pari al 28% sul capitale originariamente investito.

39 anni consecutivi di aumenti del dividendo

In aggiunta alla decisione di aumento del dividendo, il management ha annunciato al mercato ulteriori importanti iniziative volte ad aumentare il valore per gli azionisti. Tra queste, acquisisce particolare importanza un annunciato Buy Back di azioni proprie per 1,5 miliardi di dollari, da effettuarsi nel corso del 2011. Grazie a questa delibera, da qui a dicembre la società approfitterà di ogni debolezza del titolo per comperare azioni proprie in borsa, per un consistente ammontare complessivo che supera il 5% del capitale sociale. Tra meno di un anno, gli utili societari saranno quindi da dividere su un numero più ridotto di azioni in circolazione.

Il dividendo in crescita e il contemporaneo Buy Back annunciato a fine gennaio costituiranno secondo gli analisti un potente mix a sostegno del titolo.

Prodotti che migliorano la vita a 1,3 miliardi di persone

La società di cui parliamo oggi è una delle principali organizzazioni commerciali che operano a livello globale. Fondata nel 1872, con una capitalizzazione di borsa di 27 miliardi di dollari e oltre 50.000 dipendenti, questa multinazionale ha interessi in oltre 150 paesi del mondo. L'azienda è diversificata in quattro macro segmenti di mercato, e detiene alcuni dei marchi più conosciuti a livello globale. L'azienda ha appena comunicato i risultati relativi al 2010. Lo scorso anno ha ottenuto ricavi per 19,7 miliardi di dollari, in aumento di ripartiti nei quattro settori:

-Prodotti per la cura personale
-Prodotti di largo consumo
-Prodotti professionali per aziende
-Prodotti sanitari e salute

Le vendite sono diversificate in quasi tutti i paesi del mondo, con una quota significativa di oltre il 30% concentrata nei paesi emergenti, ed in particolare in sei paesi che stanno portando un forte contributo allo sviluppo globale dei ricavi: Brasile, Russia, India, Cina, Indonesia e Turchia. La società sta puntando sempre di più verso queste aree del mondo e sta attualmente costruendo nuovi stabilimenti in Brasile per un investimento complessivo da 250 milioni di dollari, che saranno operativi a partire dal 2014. Già oggi, l'azienda è ai primi posti in oltre 80 paesi come quota di mercato nel suo settore. In Italia la società è leader con alcuni dei marchi più diffusi nei supermercati, in particolare nel settore dei fazzoletti di carta, rotoli assorbenti da cucina e carta igienica. Il price earning è particolarmente contenuto e pari a solo 12,3 volte gli utili attesi per il 2012. I multipli attuali dei maggiori competitors di questa azienda sono molto più elevati e i prezzi scontati di questi giorni permettono un ingresso sul titolo a condizioni particolarmente vantaggiose, prima che inizi l'annunciato Buy Back con una possibile corsa delle quotazioni. Nonostante la forte e costante crescita dei profitti negli ultimi anni, le quotazioni in borsa sono rimaste stabili e si attestano ancora oggi agli stessi livelli di dieci anni fa. Gli analisti si sono accorti di questa anomalia e su queste basi attribuiscono al titolo target elevati per il lungo termine. In particolare, uno dei principali analisti da noi monitorati, ha recentemente assegnato al titolo un rating di STRONG BUY e ha inserito la società nella sua lista delle migliori raccomandazioni, con un target lungo pari a 112 dollari e un potenziale pari a +73% dai valori attuali. Il dividendo attuale, attestato al 4,3%, è un livello elevato mai raggiunto nel passato dalla società. Qualora le crescite del dividendo, già messe a segno nel corso degli ultimi 39 anni dovessero proseguire, la cedola potrebbe in pochi esercizi raggiungere o superare facilmente il 10% annuo, specialmente se dovessero confermarsi le crescite più sostenute dei nuovi paesi emergenti. Su queste basi, abbiamo deciso di aumentare l’esposizione sul titolo, passando dal 1,8% al 2,2% acquistando in data di oggi ulteriori 46 azioni, portando il totale del nostro investimento a 254 azioni. Comprare in data di oggi il titolo.

Regola base: disciplina di investimento

Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)
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