Assoedilizia informa: Camera di Commercio Italo-Russa: Convegno “Come uscire dalla crisi”
Camera di Commercio Italo-Russa: Convegno “Come uscire dalla crisi” 23 Novembre 2009. Incontro con gli operatori italiani organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Russa. LA RUSSIA DEL DOPO CRISI: MENO IMPORTAZIONE PIU’ PRODUZIONE
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(informazione.it - comunicati stampa - varie)
Anche la Russia, dove operano numerose aziende italiane, soffre la crisi: come uscirne nel migliore dei modi ed, anzi, prepararsi alla ripresa?
La Camera di Commercio Italo-Russa ha fornito suggerimenti e risposte organizzando un incontro con associazioni di imprenditori e ed industriali dal taglio eminentemente pratico. Presente anche Assoedilizia, invitata nella persona del suo presidente Achille Colombo Clerici.
E’ fondamentale quindi per l’imprenditore italiano attrezzarsi per produrre in quel Paese, sotto il controllo di un familiare o di persona di grande fiducia; mantenendo però la progettazione e il cuore operativo in Italia. Se l’azienda non funziona al meglio, prima di addebitarne la responsabilità all’esterno, si rende indispensabile un check-up per individuare le carenze: organizzazione, prodotto, mercato, soci. Ad esempio, grandi aziende come Polaroid ed Agfa Color sono fallite per l’incapacità di modificare la produzione che non aveva più mercato.
Poi ci sono le cause esterne: ad esempio, gli orafi sono in crisi perché il prezzo dell’oro è quadruplicato e gli operatori non sono in grado di trasferire il rincaro della materia prima sul prodotto finito. E talvolta, pur individuato lo spazio per un nuovo prodotto, non è possibile reperire le risorse a causa della stretta creditizia.
Un aiuto viene dagli strumenti di finanziamento pubblici messi a disposizione dai governi centrale e locali: spesso però il piccolo e medio imprenditore ha bisogno di esperti che lo guidino nel complesso iter burocratico. E non solo.
Purtroppo la cultura industriale non è il suo forte, e, in un quadro di complessità crescente e di sempre maggiore esposizione alla concorrenza, può avere bisogno di una vera e propria “formazione”.
Gli strumenti pubblici hanno nomi e definizioni note: legge 394, legge 100, Fondo di garanzia, Fondi strutturati: contribuiscono con risorse dirette (a fondo perduto o a tasso agevolato) per le più diverse fasi dell’attività aziendale: dagli studi di fattibilità al credito verso l’export alla promozione all’innovazione di prodotto. Di sicuro bisogna sapersi muovere per cogliere tutte le opportunità.
I relatori. Ing. Michele Brustia, Segretario generale della CcIR, chairman; ing. Luigi Iperti, vicepresidente CcIR e presidente CC Italia-Uzbekistan “Introduzione alla giornata”; dott. Riccardo Federico Rocca, Reset Finanza e Risorse “Il check up aziendale per individuare la patologia”; dott. Maurizio Bonalumi, presidente Gruppo Eurocrea “Gli strumenti finanziari per superare la crisi”; dott. Alessio Foletti, Direttore territoriale BNL-BNP Paribas “Il ruolo della banca nell’agevolare la ripresa”; dott. Giovanni Bianchi, Reset Finanza e Risorse “Gli istituti giuridici a supporto della convalescenza”; avv. Fabio Polettini, Reset Finanza e Risorse “I segni distintivi dell’impresa nella crisi aziendale”.
La Camera di Commercio Italo-Russa ha fornito suggerimenti e risposte organizzando un incontro con associazioni di imprenditori e ed industriali dal taglio eminentemente pratico. Presente anche Assoedilizia, invitata nella persona del suo presidente Achille Colombo Clerici.
La Russia uscirà dalla crisi con profonde trasformazioni: meno importazioni e più produzione locale.
E’ fondamentale quindi per l’imprenditore italiano attrezzarsi per produrre in quel Paese, sotto il controllo di un familiare o di persona di grande fiducia; mantenendo però la progettazione e il cuore operativo in Italia. Se l’azienda non funziona al meglio, prima di addebitarne la responsabilità all’esterno, si rende indispensabile un check-up per individuare le carenze: organizzazione, prodotto, mercato, soci. Ad esempio, grandi aziende come Polaroid ed Agfa Color sono fallite per l’incapacità di modificare la produzione che non aveva più mercato.
Poi ci sono le cause esterne: ad esempio, gli orafi sono in crisi perché il prezzo dell’oro è quadruplicato e gli operatori non sono in grado di trasferire il rincaro della materia prima sul prodotto finito. E talvolta, pur individuato lo spazio per un nuovo prodotto, non è possibile reperire le risorse a causa della stretta creditizia.
Un aiuto viene dagli strumenti di finanziamento pubblici messi a disposizione dai governi centrale e locali: spesso però il piccolo e medio imprenditore ha bisogno di esperti che lo guidino nel complesso iter burocratico. E non solo.
Purtroppo la cultura industriale non è il suo forte, e, in un quadro di complessità crescente e di sempre maggiore esposizione alla concorrenza, può avere bisogno di una vera e propria “formazione”.
Gli strumenti pubblici hanno nomi e definizioni note: legge 394, legge 100, Fondo di garanzia, Fondi strutturati: contribuiscono con risorse dirette (a fondo perduto o a tasso agevolato) per le più diverse fasi dell’attività aziendale: dagli studi di fattibilità al credito verso l’export alla promozione all’innovazione di prodotto. Di sicuro bisogna sapersi muovere per cogliere tutte le opportunità.
I relatori. Ing. Michele Brustia, Segretario generale della CcIR, chairman; ing. Luigi Iperti, vicepresidente CcIR e presidente CC Italia-Uzbekistan “Introduzione alla giornata”; dott. Riccardo Federico Rocca, Reset Finanza e Risorse “Il check up aziendale per individuare la patologia”; dott. Maurizio Bonalumi, presidente Gruppo Eurocrea “Gli strumenti finanziari per superare la crisi”; dott. Alessio Foletti, Direttore territoriale BNL-BNP Paribas “Il ruolo della banca nell’agevolare la ripresa”; dott. Giovanni Bianchi, Reset Finanza e Risorse “Gli istituti giuridici a supporto della convalescenza”; avv. Fabio Polettini, Reset Finanza e Risorse “I segni distintivi dell’impresa nella crisi aziendale”.
Benito Sicchiero
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