Foreste e acque: cosa possiamo fare per salvare le specie in pericolo?

Alla fine dello scorso mese di marzo hanno avuto luogo tre eventi creati per celebrare la bellezza della natura e la necessità della salvaguardia della biodiversità. Due delle tre giornate sono state indette dall’ONU: parliamo delle giornate mondiali delle Foreste e dell’Acqua, celebrate rispettivamente il 21 e 22 marzo, mentre la terza giornata è stata cocelebrata dal WWF, e parliamo dell’Ora della Terra (Earth Tour).
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

Alla fine dello scorso mese di marzo hanno avuto luogo tre eventi creati per celebrare la bellezza della natura e la necessità della salvaguardia della biodiversità. Due delle tre giornate sono state indette dall’ONU: parliamo delle giornate mondiali delle Foreste e dell’Acqua, celebrate rispettivamente il 21 e 22 marzo, mentre la terza giornata è stata cocelebrata dal WWF, e parliamo dell’Ora della Terra (Earth Tour).

Chiaramente, le due giornate ONU sono collegate fra loro: senza acqua non esisterebbero le foreste, senza le foreste non ci sarebbe l’acqua (per via del ciclo dell’acqua).

In comunione con gli obiettivi dell’ONU, per la giornata delle Foreste il WWF ha realizzato una campagna virale sui social con vignette e immagini delle più belle foreste del pianeta, che sono state condivise con l’ashtag #forestday.

L’Ora della Terra, invece, giunta ormai alla sua ottava edizione, ha unito WWF e milioni di persone che hanno fatto sentire la propria voce per agire in fretta contro il cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile alle generazioni future, spegnendo simbolicamente per un’ora le luci di monumenti, piazze ma anche abitazioni e aziende in ogni angolo del pianeta. Si calcola che la partecipazione lo scorso anno sia stata estesa a più di 2 miliardi di persone nel Mondo - 7000 città e 154 Paesi.

Ma come mai esistono questi eventi?

La salvaguardia della Terra e in particolare delle foreste e degli oceani riguarda flora e fauna.

Chiaramente adoperarsi per la salvaguardia di foreste e mari significa adoperarsi anche per il mantenimento della biodiversità: ecco che, per salvaguardare le specie animali in via d’estinzione, WWF propone il suo Programma Adozioni WWF, che consente di adottare a distanza dei cuccioli appartenenti a 17 fra le specie animali con maggiore rischio di estinzione.

Fra le 17 specie figurano anche animali “italiani”: purtroppo, nella lista esistono il lupo, l’orso e il delfino, che possono essere adottati in un’unica soluzione utilizzando l’opzione “Adotta un Trio”, scegliendo il Trio Italiano.

Ma cosa significa in termini pratici adottare tramite il programma Adozioni WWF?

Facciamo subito un esempio pratico. Nel caso italiano del lupo, bisogna considerare che ogni anno il numero di capi uccisi è superiore alle 200 unità: un’enormità, considerando che si contano circa 1600 lupi nella Penisola. Perché i lupi vengono uccisi? Le motivazioni sono diverse, e vanno dal bracconaggio alla mancanza di corridoi ecologici che portano alcuni lupi sia a morire attraversando le strade sia a produrre cucciolate più deboli perché non possono spostarsi da un’area all’altra della penisola per incontrare altre popolazioni e ibridare il patrimonio genetico.

C’è poi il discorso degli allevamenti: nel momento in cui il ripopolamento del lupo ha avuto i primi successi, inevitabilmente alcuni allevatori hanno perso alcuni capi di bestiame; in realtà la colpa on è sempre del lupo, perché molto spesso sono i cani inselvatichiti ad avvicinarsi senza paure agli insediamenti umani attaccando le greggi.

Cosa comporta adottare una specie in pericolo, quindi?

Adottare una specie in pericolo significa fornire al WWF la possibilità di aiutarla a sopravvivere con interventi mirati. Riprendendo l’esempio sopra, i fondi recuperati per l’aiuto dei lupi con l’adozione di un lupo a distanza vengono impiegati per la creazione di corridoi biologici, per l’attivazione delle squadre antibracconaggio, per la creazione di Centri di Recupero per animali Selvatici, ma anche per finanziare programmi di sostegno e informativi per allevatori.

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Ufficio Stampa