Al Teatro Rossini di Pesaro "Decamerone vizi, virtù, passioni" liberamente tratto dal Decameron di Giovanni Boccaccio. Con Stefano Accorsi. Adattamento teatrale e regia di Marco Baliani

30-31 Gennaio- 1 Febbraio 2015. (Ore 21,00, domenica ore 17,00)
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Al Teatro Rossini di Pesaro "Decamerone vizi, virtù, passioni"
liberamente tratto dal Decameron di Giovanni Boccaccio.

Con Stefano Accorsi

e con Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo
Adattamento teatrale e regia di Marco Baliani.
Drammaturgia Maria Maglietta.
Scene e costumi Carlo Sala.
Disegno luci Luca Barbati.
Una produzione Nuovo Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola.

Sipario:
30-31 Gennaio- 1 Febbraio 2015.
(Ore 21,00, domenica ore 17,00).

Dopo la prima un mese fa al Teatro della Pergola, arrivano al Rossini di Pesaro le novelle del Boccaccio con Decamerone – vizi, virtù, passioni.
Continua così il progetto “grandi italiani”, dopo le rime dell’Ariosto, di Stefano Accorsi e Marco Balani (Foto all.).
Baliani ed Accorsi costruiscono ora uno spettacolo sul mistero della vita e della nostra fragilità.

La storia
La città di Firenze è appestata, la morte è in agguato. Ci si ritira in collina per proteggersi e difendersi dal flagello implacabile. Serve un modo per passare le lunghe giornate. Servono storie che facciano dimenticare, storie di amori ridicoli, erotici, furiosi; storie rozze, spietate, sentimentali, grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la vita reale là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.

Note di regia
“Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestata è l’intera società. Ne sentiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le conventicole, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti.”
(Marco Baliani)
Ufficio Stampa