Margherita Hack donna libera. Dubita che le stelle siano fuoco

Progetto ideato da Giovanna M. Carli per la Festa della Toscana 2022 per la regia di Tiziana Giuliani
San Casciano in Val di pesa, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Venerdì 10 marzo, alle ore 21, al Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa, è andato in scena un grande spettacolo, promosso e sostenuto dal Comune di San Casciano, realizzato in occasione della Festa della Toscana 2022, con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana, e della Giornata internazionale dei diritti della donna, ideazione e soggetto di Giovanna M. Carli per la drammaturgia e la regia di Tiziana Giuliani.

Erano in scena, in veste di interpreti, oltre a Carli e Giuliani, Maria Sara CellaiKetty Niccolini e la danzatrice Francesca Mazzoni.

Le musiche dal vivo sono state eseguite da Agata Smeralda Petrognani al flauto traverso e dalle musiciste del Corpo Musicale “Oreste Carlini” di San Casciano, con la partecipazione del Coro “Amedeo Bassi” diretto da Massimo Annibali.

In un'intervista, rilasciata nel 2004 Hack affermava che "Bisogna esser combattivi nella vita, anche nella scienza. Anche in famiglia: la famiglia si fa in due ed in due bisogna sopportarne il peso. Sono le donne che devono pretenderlo, perché al mondo chi ha meno diritti deve conquistarseli". Nata alla vigilia del ventennio fascista Margherita era bambina solitaria e spesso era il padre compagno di giochi, quel padre licenziato quando lei aveva quattro o cinque anni perché non iscritto al partito fascista e che, per questa ragione non ebbe mai più un lavoro fisso. Era la madre a mantenere la famiglia: diplomatasi all’Accademia di Belle Arti, dipingeva miniature dei quadri degli Uffizi che vendeva ai turisti. L'arte entra nella vita di Margherita e con essa l'orgoglio di manifestare il proprio pensiero ma per questo patirne le conseguenze.

 

Un diritto negato. Da grande, la scienziata Hack, fa della libertà di pensiero la propria bandiera. Laica e materialista, sostenitrice del pensiero libero e della libera scienza, diventa astrofisica, come amava ricordare, un po' per caso...Questa scrittura drammaturgica di Tiziana Giuliani su soggetto e idea di Giovanna M. Carli, restituisce il racconto della vita fuori dagli schemi di una grande ricercatrice. Donna, prima di tutto, libera, paladina tenace ed appassionata, del metodo scientifico contro tante forme di superstizione e irrazionalismo. Amante della libertà e dell'animale da compagnia che meglio la incarna: il gatto. Margherita Hack è tornata a San Casciano, paese del Chianti di cui è cittadina onoraria dall'8 agosto 2008 ed "è tornata da protagonista con i gatti che ha tanto amato - sottolinea Carli - e con la sua bicicletta. Perché con Tiziana Giuliani raccontiamo la vita viva di una donna straordinaria". Tra i temi della narrazione scenica anche l'importanza della scienza al servizio della pace contro ogni forma di violenza.

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