Udicon: solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto

Il fondo nazionale non deve essere finanziato con l'accise sulla benzina
roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Non è stato certamente un fine settimana felice, prima l’attacco alla scuola a Brindisi poi il terremoto che ha scosso il Nord Italia causando la morte di diverse persone, riportando i cittadini a rivivere attimi di panico, vista l’intensità del terremoto paragonabile a quello che ha devastato l’Abruzzo tre anni fa.
Siamo vicini ai cittadini emiliani e lombardi e ci auguriamo possano tornare presto nelle loro case –afferma il Presidente Nazionale dell’Udicon, Denis Nesci – il nostro plauso va come al solito all’ottimo lavoro svolto dalla Protezione Civile e a tutte le forze che si sono tempestivamente impiegate per prestare soccorso e assistenza ai cittadini , aggiornando quotidianamente lo stato di emergenza che tuttora persiste, alla luce delle scosse sismiche che anche questa mattina sono state registrate dai sismografi”.
Tutto ciò riporta l’attenzione sul Fondo Nazionale istituito per le calamità naturali, che proprio domani sarà oggetto della discussione nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri con lo scopo di sbrogliare una situazione alquanto spinosa: per rifinanziare il fondo si dovranno apportare interventi sui carburanti nella misura di 5 cent.
Al posto di incrementare ulteriormente il prezzo dei carburanti che incide sul portafoglio di tutti i cittadini, i quali proprio in questi giorni stavano tirando un sospiro di sollievo visto il ribasso; perché non introdurre una tantum patrimoniale sui redditi superiori ai 200.000 euro per rifinanziare il fondo?” questa la proposta provocatoria del Presidente Nesci.
Molti dubbi ci sono infine per i danni subiti dai privati in seguito a calamità naturali che speriamo siano chiariti una volta per tutte; in questi giorni si susseguono infatti notizie ancora molto confuse sulla possibilità di stipulare privatamente assicurazioni sui beni immobili, non più risarciti dallo Stato, ma tutto ciò ancora non ha trovato alcuna conferma.
Ufficio Stampa
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