Una nuova idea di detraibilita’, di Clerici (Assoedilizia)

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) « Una nuova idea di detraibilita’» . QN IL GIORNO, Il Resto del Carlino, La Nazione del 4 giugno 2016 – Achille Colombo Clerici.

Imperativo per il Governo: misure anticicliche per il rilancio della produttivita’.

Nel corso di un incontro a Milano il Viceministro dell’Economia Enrico Morando, nell’ ambito di un’ ampia esposizione tesa ad illustrare l’azione del Governo nella presente congiuntura, ha anticipato due nuove misure volte alla crescita della nostra economia, attualmente allo studio.

La prima e’ una detassazione dei redditi prodotti dai nuovi investimenti, ‘dormienti’ per almeno 3 anni, del risparmio delle famiglie impiegato nel finanziamento delle PMI.

La ratio del provvedimento nasce dalla considerazione che il finanziamento della nostra economia risulta essere troppo ‘bancocentrico’ ed e’ quindi opportuno, in linea con i parametri europei, introdurre misure che favoriscano l’afflusso di risorse finanziarie da parte del mercato, in aggiunta a quelle del sistema bancario.

La seconda consiste in una idea per favorire gli interventi edilizio-impiantistici volti all’efficientamento energetico di molti edifici condominiali.

Soprattutto quando si tratti di immobili di scarsa qualita’ realizzati negli anni ’60 ed abitati da famiglie a basso reddito, e’ frequente il caso che, pur in presenza del bonus fiscale, non ci sia interesse da parte dei condomini a compiere gli interventi, perche’ il reddito delle singole famiglie e’ incapiente in rapporto alla entita’ della prevista detrazione fiscale del 65 % della spesa, pur diluita in 10 anni.

L’idea e’ quella di favorire la formazione di operatori che siano in grado, a seguito dell’intervento di efficientamento, di sostituirsi, per un certo numero di anni, al singolo condomino nel pagamento della spesa per il riscaldamento.

Insomma, la “detraibilita’ ” avverrebbe non sul piano fiscale, bensi’ sul piano dei costi di funzionamento dell’impianto, dai quali il condomino verrebbe sollevato. Lo Stato incassa l’Iva, incrementa il Pil, riqualifica il tessuto urbano delle citta’, riduce l’inquinamento atmosferico.

Il condomino migliora la qualita’ dell’edificio, aumenta il valore della sua proprieta’, risparmia nelle spese di riscaldamento e ammortizza il costo dell’intervento “detraendolo” attraverso il meccanismo della esenzione dalla relativa spesa per un certo numero di anni.
Insomma, ben vengano provvedimenti di tal genere, affinche’ non si paghino maggiori tasse.
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