Domenica 21 Aprile il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza incontro sul centenario della morte di Eleonora Duse

Soprannominata la divina, è considerata la più grande attrice teatrale della sua epoca e una delle più grandi di tutti i tempi, simbolo indiscusso del teatro moderno, anche nei suoi aspetti più enfatici da diva; il critico contemporaneo Hermann Bahr Hermann Bahr la definì «la più grande attrice del mondo».
Reggio di Calabria, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Il prossimo 21 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, per il significato e la valenza, ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Asolo. Eleonora Duse, una delle più grandi attrici tra Ottocento e Novecento, nasce da Vincenzo Duse ed Angelica Cappelletto, due attori.

Le vengono dati i nomi di Eleonora, Giulia, Amalia. Al seguito della compagnia teatrale del padre, prende subito confidenza con il palcoscenico. Ha quattro anni, quando, a Chioggia, recita nella parte di Cosetta dei Miserabili di Victor Hugo. A dodici sostituisce la madre ammalata nella parte di Francesca da Rimini di Silvio Pellico. A quattordici è Giulietta.

Poi è un susseguirsi di prove sempre più impegnative fino all’ingresso nella compagnia Pezzana-Brunetti nel 1875 e in quella di Ciotti-Belli Blanes nel 1878 nel ruolo di prima amorosa. Nel 1880 diventa prima attrice nella compagnia di Cesare Rossi. Nel 1897 a Parigi la Duse interpreta il Sogno d’un mattino di primavera con enorme successo.

Chiusa e riservata, non ama obbedire e diventa una sorta di punto di riferimento per chi vive in teatro e crede in un teatro moderno. Nel 1898 parte per l’Egitto e per la Grecia accompagnata da D’Annunzio. La loro storia d'amore finisce, nel 1904, per la conflittualità dei caratteri ma anche per i debiti che Eleonora accumula per aiutarlo e per la grande umiliazione che riceve in quello stesso anno, quando ”La figlia di Iorio” esordisce al Teatro Lirico di Milano con Irma Gramatica nella parte di Mila. Il 25 gennaio 1909 a Berlino, dopo la rappresentazione de ”La donna del mare” Eleonora Duse decide di lasciare il teatro. Nel 1916 eccola girare il suo primo e unico film, Cenere, dal romanzo di Grazia Deledda, per la regia di Febo Mari.

Nel 1920, con la compagnia Zacconi, a Torino, è di nuovo La Donna Del Mare, benché invecchiata ancora una volta viene osannata per le sue intramontabili doti artistiche. Decide di organizzarsi con una sua compagnia e parte in tourneé, prima a Londra e a Vienna, poi negli Stati Uniti, dove a Pittsburgh, muore il 21 aprile 1924.

Trasportata in Italia, si svolgono i funerali a Roma, nella basilica di Santa Maria Degli Angeli, e la sepoltura ad Asolo. Da queste cifre la conversazione la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, per il significato e la valenza, ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Asolo. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, sarà visionabile dal prossimo 21 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete.

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