Un'analisi delle abitudini di apprendimento dei bambini

Novakid, la piattaforma online leader in Europa nell'insegnamento dell'inglese ai bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni, ha condotto uno studio sulle preferenze di apprendimento dei giovani studenti e sui motivi di frustrazione nel loro percorso di istruzione.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - istruzione e formazione)

Per analizzare le modalità di apprendimento più efficaci per i bambini e approfondire le loro preferenze di apprendimento e gli ostacoli che incontrano, Novakid ha condotto uno studio con 700 insegnanti online e 10.000 genitori di bambini (48%) e bambine (52%) di età compresa tra i 4 e i 12 anni, con alle spalle un'esperienza di apprendimento online. 

L'indagine ha raccolto il parere dei genitori su questioni riguardanti le abitudini e le preferenze di apprendimento dei propri figli, l'esperienza degli insegnanti relativa alla capacità dei giovani studenti di concentrarsi, le forme preferibili di apprendimento e le principali cause di frustrazione. Lo studio è stato condotto nel gennaio 2023 in oltre 15 Paesi, tra cui Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia, Romania, Israele, Turchia, Arabia Saudita e Corea del Sud.

 

La maggior parte dei bambini crea facilmente un legame con il loro insegnante online

La maggior parte dei bambini (66%) è stata in grado di creare abbastanza facilmente un legame con l'insegnante online. In generale, c'è una combinazione simile di socievolezza quando si confrontano le fasce d'età: il 90% dei bambini dai 3 ai 5 anni è socievole o timido, ma diventa più aperto col tempo, rispetto all'85% dei bambini dai 9 ai 12 anni. 

Sembrano esserci più bambini timidi, ma che si aprono col tempo, nella fascia di età 3-5 anni e in quella dei 6-8 (rispettivamente il 26% e il 23%), rispetto alla fascia 9-12 anni (15%). 

 

La ripetizione e la noia sono una fonte di frustrazione per i giovani studenti

Oltre il 33% degli insegnanti ha attribuito alla ripetizione il motivo principale di frustrazione degli studenti. Altri motivi frequenti di frustrazione sono la noia e gli errori o le correzioni da parte di genitori o insegnanti (rispettivamente il 18% e il 16%). Secondo i risultati dello studio, i bambini più piccoli provano maggiore frustrazione: solo il 16% dei bambini dai 3 ai 5 anni non si sente frustrato, rispetto al 39% nella fascia di età 9-12 anni. 

Vale la pena accennare al fatto che, rispetto alle bambine, sono i bambini a sentirsi maggiormente frustrati dall'eccessiva ripetizione e noia (il 32% per i bambini rispetto al 27% delle bambine). La noia rappresenta un motivo di frustrazione per il 22% dei bambini, rispetto al 14% delle bambine.

È stato osservato che la capacità di concentrarsi è inversamente proporzionale alla fascia d'età. I più piccoli hanno maggiori problemi a concentrarsi (il 45% dei bambini dai 3 ai 5 anni ha difficoltà a concentrarsi, mentre nella fascia d'età 9-12 anni solo il 13% ha questo problema). 

Complessivamente, il 48% dei bambini si deve sforzare, occasionalmente o spesso, di rimanere concentrato.

 

L'ambiente culturale è importante quando si parla di stili di apprendimento

Il modo più comune per imparare è quello di "giocare e sperimentare", anche se ci sono alcune piccole differenze tra i diversi Paesi. 

Ad esempio, in Italia il 52% dei bambini impara di più giocando, e in Polonia di meno (47%). Per i bambini di tutti i Paesi esaminati, il modo meno efficace per imparare sembra essere la lettura. Altre forme di apprendimento sono distribuite in modo difforme e possono variare da bambino a bambino. 

In base alle risposte dei genitori, è evidente che i bambini imparano meglio da soli. A seconda dell'area, il 75%-91% dei bambini impara in modo più efficace individualmente piuttosto che in gruppo. È però possibile notare una differenza culturale: ad esempio, sembra che i bambini italiani abbiano la tendenza a imparare di più in un contesto sociale (25%) rispetto ai bambini israeliani (9%).

“Abbiamo scoperto che alla maggior parte dei bambini piace interagire con l'insegnante in un ambiente online. È un segnale importante per l'intera comunità educativa: lo schermo non rappresenta una barriera e non impedisce neanche ai bambini più piccoli di creare un legame con l'insegnante e di vivere al meglio l'esperienza di apprendimento. Allo stesso tempo, il settore dell'EdTech dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo di contenuti educativi che incoraggino i bambini a un apprendimento autonomo, coinvolgente e di qualità. Crescere una generazione curiosa e indipendente è fondamentale per dare una spinta al futuro,” ha dichiarato Max Azarov, AD di Novakid.

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