GIOCHI, MUNICIPIO XV APPROVA MOZIONE SU MISURE ANTI-LUDOPATIA

Augusto Santori (PDL): “In Municipio XV 99 videogiochi e 37 sale giochi, senza contare…"
ROMA, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) "Il mio pesce d’aprile era stato quello di aver vinto 500mila euro al Gratta&Vinci proprio per richiamare l’attenzione dei media sulla questione ludopatia e sul grave contesto che tale fenomeno sta creando a livello sociale e culturale a Roma e in tutta Italia. La mozione approvata oggi rappresenta un importante risultato politico per l’intera città. Nel solo territorio del Municipio XV infatti risulterebbero presenti 37 sale giochi e 99 installazioni di videogiochi, considerando che non risultano di competenza di accertamento municipale – e quindi non accertate - le eventuali autorizzazioni per sale scommesse e sale bingo, e che, in base alla legge regionale 21/2006, tutte le attività di somministrazione non sono più obbligate a presentare apposite SCIA per l’installazione dei videogiochi", così dichiara in una nota Augusto Santori, consigliere del PDL del Municipio XV, primo firmatario della mozione votata oggi all’unanimità da tutte le forze politiche.
“Sta di fatto che attualmente risulta difficile pervenire – prosegue Santori – a una previsione del numero delle installazioni “succhia soldi” presenti effettivamente sul territorio, ma si sa con certezza che tra Magliana e Marconi – tra i quartieri più popolosi di questa città - il fenomeno della ludopatia e la proliferazione delle sale giochi e dei videogiochi risulta in numero rilevante e, ciò che preoccupa, in crescita esponenziale”.
“Con questa mozione, votata all’unanimità dalle diverse forze politiche – conclude Santori – intendiamo impegnare l’Amministrazione comunale a prendere una posizione netta, anche drastica, nei confronti di un contesto che si fa sempre più preoccupante dal punto di vista sociale e culturale, con particolare riferimento alle realtà più periferiche e ai ceti meno abbienti di questa città”.
“In particolare – conclude Santori – è doveroso nuovamente sottolineare che mentre lo Stato centrale incassa rilevanti quantità di risorse da questo fenomeno, tutte le esternalità negative, sia attuali che prospettiche, risultano a carico degli Enti Locali per interventi di supporto psicologico, di sussidio economico e, in ultima analisi, di drammi familiari”.

Roma, 11 Aprile 2012

DI SEGUITO TESTO DELLA MOZIONE

Oggetto: Misure di prevenzione del gioco d’azzardo patologico

IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO XV

Premesso che
- dalla Legge n. 220 del 13 dicembre 2010, emerge la necessità che il Ministero dell’Economia e delle Finanze- Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e il Ministero della Salute, di concerto con la Conferenza Unificata adottino linee d’azione per la prevenzione, il contrasto ed il recupero di fenomeni di ludopatia conseguente a gioco compulsivo;
- è stato presentato in Senato il Disegno di Legge n. 2714, recante misure urgenti sul gioco d’azzardo per la tutela dei minori, sul divieto di pubblicità ingannevole, sul riciclaggio e sulla trasparenza dei flussi finanziari in materia di scommesse;
- la Legge n. 238 del 08 novembre 2000, recante Legge-quadro per la razionalizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, riconosce che la programmazione e l’organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali competono agli Enti Locali, alle Regioni ed allo Stato, di cui alla Proposta n. 118 (Dec. G.C. del 12 ottobre 2011 n. 100) recante il nuovo Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale, anni 2011-2015;
- nella Relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta riguardante il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito ed illecito, comunicata alle Presidenze di Camera e Senato nel mese di Luglio 2011, emerge come il settore del gioco costituisca un punto di incontro di plurime e gravi distorsioni dell’assetto socioeconomico come in particolar modo l’esposizione dei redditi a rischio di erosione, l’interesse del crimine organizzato, il germe di altri fenomeni criminali, quali, usura, estorsione e riciclaggio;
- da un’indagine svolta dall’Osservatorio sulla criminalità economica istituito presso il CNEL, risulta che il fenomeno del gioco illegale coinvolge circa un milione di persone come avventori;
- a seguito di controlli effettuati in quest’ultimo anno dalla Questura di Roma sul territorio di Roma Capitale e in alcune zone della Provincia, risultano essere state comminate numerose sanzioni per irregolarità di gestione, tra le quali il mancato collegamento alla rete telematica del Ministero delle Finanze;
- da alcuni anni si va profilando con sempre maggiore incidenza la diffusione di problematiche comportamentali legate al gioco d’azzardo patologico, anche definito “gambling patologico”, nelle sue varie forme, da quelle dei classici giochi da lotteria e delle tradizionali scommesse sportive, a quelle di recente introduzione come le lotterie a vincita immediata o sale bingo sino a quelle che coinvolgono l’elemento tecnologico, ossia videogiochi nonché quelle di comunicazione via internet;
- la velocità e l’immediatezza, la comodità di accesso e l’individualità sono ingredienti che rendono soprattutto i nuovi giochi particolarmente appettibili e pertanto rischiosi per lo sviluppo di dipendenze, a cui si aggiunge il ritmo intenso della possibilità di gratificazioni;
- le su indicate caratteristiche hanno reso il gioco alla portata di tutte le fasce della popolazione, con un particolare incremento di avventori tra gli adolescenti, le casalinghe ed i pensionati;
- dalla Relazione sulle Tossicodipendenze presentata al Parlamento dal Dipartimento Politiche Antidroga relativa ai dati del 2010 emerge che in Italia una consistente parte della popolazione appare a rischio di sviluppo della patologia e che soprattutto tra la popolazione studentesca la percentuale di soggetti con gioco d’azzardo problematico appare ancora maggiore, come anche la presenza tra i giovani di forme già patologiche, stimando che trattasi di dati in progressivo aumento;
- nella suddetta Relazione si sottolinea che il “gambling” patologico non trova ancora riconoscimento nei livelli essenziali d’assistenza con conseguenti oggettive difficoltà ad organizzare forme strutturate di cura e riabilitazione nell’ambito dei Sistemi Sanitari Nazionali;
- il Piano d’Azione Nazionale Antidroga 2010-2013, prevede tra gli obiettivi la promozione di iniziative per la prevenzione del “gambling” patologico;
- secondo un recente rapporto Eurispes sono circa 35 milioni gli Italiani coinvolti nel gioco lecito, raggiungendo proporzioni tali da poter essere considerata una vera e propria industria diffusa su tutto il territorio, evidenziando inoltre che l’avvento dei giochi caratterizzati dalla brevità della giocata e dalla correlativa irrisorietà della puntata, unitamente all’assenza di un numero minimo di puntate giocabili in un tempo determinato, hanno purtroppo favorito il gioco continuo e ripetuto da parte dei fruitori;
- la stessa Eurispes, a seguito di indagini svolte presso gli esercenti dislocati sul territorio di Roma Capitale, come gestori di centri scommesse e di sale giochi, riferisce che solo il 56% degli intervistati ammette di esporre nel proprio esercizio l’informativa riguardante le forme di gioco proibite nonché quella riguardante le caratteristiche dei singoli giochi, mentre sull’esaustività dell’informazione sui giochi medesimi, la maggioranza degli esercenti la ritiene insoddisfacente;
- l’espansione del mercato del gioco pone l’urgenza di riconoscere ed affrontare la deriva patologica del gioco d’azzardo come questione di salute pubblica, in quanto, parallelamente al progressivo aumento delle persone che si avvicinano ai giochi quali superenalotto, slot, bingo, poker-on-line ed altri, vi è una crescita proporzionale di giocatori che sviluppano una vera e propria dipendenza da gioco;
- nel solo territorio del Municipio XV risulterebbero, in base al sistema informatico SIC, presenti le seguenti postazioni: n. 37 sale giochi e n. 99 installazioni di videogiochi, sottolineando che non risultano di competenza di accertamento/informazione municipale le eventuali autorizzazioni per sale scommesse, sale bingo, etc., mentre con l’approvazione della legge regionale 21/2006 tutte le attività di somministrazione non sono più obbligate a presentare apposite DIA (oggi SCIA) per l’installazione dei videogiochi;



Considerato che
- il gioco d’azzardo può diventare una vera e propria patologia che spinge a giocare in maniera compulsiva, con gravi ripercussioni sulla vita del giocatore ma vieppiù su quella dei familiari;
- il panorama dei giochi in Italia ha subito profonde modificazioni nel corso degli ultimi anni, assumendo proporzioni importanti di natura economica, sociale e sanitaria, coinvolgendo e toccando gran parte della popolazione italiana, laddove per alcune persone ha assunto una connotazione compulsiva e distruttiva secondo modelli di dipendenza che, per molti aspetti risultano parificabili a quelli noti dell’alcolismo e delle droghe pesanti;

- l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce il gioco d’azzardo compulsivo come una forma morbosa chiaramente identificata e sostiene che in assenza di idonee misure d’informazione e prevenzione può rappresentare, data la sua diffusione, un’autentica malattia sociale;
- In Italia, nonostante quanto riconosciuto dalla citata Organizzazione Mondiale della Sanità, la dipendenza dal gioco d’azzardo non viene percepita come tale dallo Stato, al pari delle altre dipendenze quali la droga o l’alcol;
- nella citata Proposta di Delibera n. 118 (Dec. G.C. del 12 ottobre 2011 n. 100) recante il nuovo Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale anni 2011-2015, nell’allegato 8 riguardante approfondimenti sul tema del contrasto delle dipendenze patologiche tra le quali anche il gioco d’azzardo patologico, non si rileva alcuna specifica progettualità in termini di interventi volti alla prevenzione del fenomeno medesimo;
- le attività di prevenzione e sensibilizzazione sono indicate come il principale modo per evitare l’aumento della patologia in esame;
- il ruolo degli Enti Locali nel settore in questione è di primaria rilevanza in quanto ad essi sono demandati numerosi compiti e funzioni che possono concorrere, direttamente o indirettamente, a prevenire e reprimere il gioco illegale o irregolare nonché il fenomeno della ludopatia conseguente a gioco compulsivo;
- risulta necessario che le Istituzioni contemplino lo sviluppo d’interventi multimodali a livello sociale, tesi a diffondere l’importanza di un approccio responsabile al gioco d’azzardo, affinchè lo stesso venga visto anche come potenziale pericolo per la salute pubblica;
- in aggiunta alla promozione di iniziative dirette al potenziamento e all’integrazione della rete dei servizi pubblici, gli Enti Locali, per quanto esposto, potrebbero svolgere attività di monitoraggio e valutazione del fenomeno, oltre a quelle di prevenzione e sensibilizzazione.

Premesso e considerato tutto ciò,
IMPEGNA il Presidente del Municipio XV
a farsi promotore presso il Sindaco di Roma affinché
si promuova, alla luce di quanto contenuto nel nuovo Piano Regolatore Sociale, nell’allegato 8 riguardante approfondimenti sul tema del contrasto delle dipendenze patologiche, l’adozione di specifici interventi di prevenzione del gioco d’azzardo patologico, anche tramite una campagna di informazione preventiva sui rischi connessi a tale problematica soprattutto presso le sale da gioco, l’attivazione di interventi mirati di supporto ed assistenza alle persone con problematiche connesse al “gambling” patologico ed ai loro familiari, nonché la previsione di progetti volti a valutare l’incidenza e la prevalenza del fenomeno sul territorio;

solleciti il Dipartimento Attività Economiche e Produttive Formazione-Lavoro affinché definisca in tempi brevi il Regolamento sul funzionamento dell’attività di sala giochi, onde poter cristallizzare misure di sicurezza che contrastino in tale settore ogni illegale attività;

promuova la costituzione di un Osservatorio sul gioco nella Capitale, attraverso il quale si possa sviluppare un percorso di conoscenza, monitoraggio ed orientamento circa la realtà presente sul territorio romano, in modo da affrontare in maniera efficace e costruttiva la problematica del gioco d’azzardo legale ed illegale ed in base alle risultanze organizzare e predisporre gli ulteriori interventi;

favorisca l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto con la Prefettura con l’obiettivo di raggiungere la migliore sinergia tra le Istituzioni e le Forze dell’Ordine volta a contrastare il fenomeno del gioco illegale ed i risvolti negativi ad esso connessi, così come ampiamente descritti nella citata Relazione della Commissione Parlamentare di Inchiesta;

promuova una fattiva collaborazione con la Regione Lazio affinché si possano porre in essere azioni di tipo normativo-amministrativo in grado di sviluppare una pianificazione che possa convergere verso la realizzazione di un Ambulatorio Sperimentale, il quale, in qualità di progetto pilota si prefigga di indagare sullo stato di salute di soggetti con situazioni di malessere limitativo delle normali attività quotidiane, con l’obiettivo di una migliore definizione del quadro dei bisogni e dell’offerta di servizi ai cittadini;

Augusto Santori (PDL)
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Augusto Santori
Gruppo PDL Municipio Roma XV
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