NON RESTIAMO SILENTI - VOLT EMILIA-ROMAGNA ORGANIZZA IL PRESIDIO DAVANTI ALLE CARCERI DI BOLOGNA E MODENA PER RICORDARE I SUICIDI DIETRO LE SBARRE

Per ricordare i suicidi in carcere avvenuti negli scorsi anni e sensibilizzare rispetto al tema, il movimento paneuropeo Volt Europa ha organizzato in contemporanea due presidi, uno di fronte al carcere della Dozza (via del Gomito 2) a Bologna, e uno di fronte alla casa circondariale di Sant’Anna (strada Sant’Anna 370) a Modena. L’invito: portare un fiore da lasciare davanti all’ingresso del carcere.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Lo scorso 18 marzo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo la Polizia Penitenziaria, ha dichiarato: “Sui suicidi in carcere servono interventi urgenti”. Ormai non si fa più in tempo ad enumerare i casi di suicidio che si è subito costretti ad aggiornarne l’agghiacciante elenco. Nel 2022 i suicidi in carcere sono stati 85 in tutta Italia, 7 in Emilia-Romagna, un numero 23 volte superiore alla media al di fuori degli istituti penitenziari. Il livello di autolesionismo è stato del 40% a livello regionale, con picchi del 79% nel carcere di Ferrara e del 59% nel carcere di Reggio Emilia.

Per questo oggi 18 aprile 2024 - ad un mese esatto dall’appello di Mattarella -, ispirandosi all’invito della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che diffonderà la lista delle persone decedute per suicidio in carcere, il movimento paneuropeo Volt Europa ha organizzato in contemporanea due presidi, uno di fronte al carcere della Dozza (via del Gomito 2) a Bologna, e uno di fronte alla casa circondariale di Sant’Anna (strada Sant’Anna 370) a Modena. 

 L’invito per i partecipanti era quello a portare un fiore reciso, simbolo di rispetto e speranza, come spiega Gianluca Guerra, portavoce regionale di Volt Emilia-Romagna: I fiori recisi che portiamo oggi di fronte alle carceri di Modena e Bologna sono un simbolo delle vite che ogni giorno vengono stroncate da un sistema che deve essere cambiato. Siamo qui per dire che vogliamo un’Emilia-Romagna senza carceri.

 Dichiara Silvia Panini, attivista di Volt Modena, una delle organizzatrici dell’iniziativa: Il problema riguarda le persone detenute e in percentuali diverse anche le forze di polizia penitenziaria. Questo è un chiaro segno che il sistema carcerario è marcio per chiunque lo viva, sebbene in forme e misure differenti e proporzionali al potere che nel sistema si detiene.

Ufficio Stampa
Silvia Spinelli
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