La donna e il turismo rurale: è esigente ma soffre di più la crisi

Comodità, rapporto qualità/prezzo e pulizia i punti con maggior differenza di visione tra uomo e donna. La crisi economica ha colpito la donna in maggior misura che l’uomo, inferiore capacità di spesa e rinuncia alle vacanze. L’uomo in agriturismo con amici, la donna con marito e figli.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - società) È una donna più attenta, più informata e più scrupolosa quella che viene fuori dalla Radiografia del Turista rurale 2010 – Italia, ricerca di mercato sviluppata da Toprural (http://www.Toprural.it) in collaborazione con la società di analisi di opinione Sondea. Allo stesso tempo il genere femminile ha sofferto e soffre la crisi economica in maggior misura che l’uomo, rinunciando in maggior misura alle vacanze come conseguenza di una mancata crescita del potenziale di spesa.

Le donne si soffermano su comodità, rapporto qualità/prezzo e pulizia.
Sono queste tre le caratteristiche di un agriturismo che maggior disparità di opinioni hanno creato nei turisti rurali dei due sessi con riferimento alla loro ultima esperienza di turismo rurale. La comodità è stata infatti considerata come fattore “molto apprezzato” dal 22% delle donne, contro il 13% degli uomini. Un pessimo rapporto qualità prezzo è stato sottolineato dal 5% delle donne contro un 11% degli uomini mentre la pulizia dei locali dell’ultimo agriturismo visitato è stata notata come negativa, ed ha contribuito all’immagine che si ha del settore del turismo rurale, dal 4% delle donne contro il 13% degli uomini.

L’uomo si accontenta della tranquillità.
L’unica caratteristica di un agriturismo a ricevere miglior importanza da parte degli uomini, anche se di poco, è la tranquillità (lo indica il 52% degli uomini contro un 49% delle donne). Tutte le altre caratteristiche oggetto dell’indagine hanno visto infatti prevalere la percentuale di gradimento femminile. Ci si riferisce in maggior misura alla vicinanza alla vera residenza del proprietario (“abbastanza importante” per un 50% delle donne contro un 41% degli uomini), comodità (38% contro 27%), vicinanza a luoghi di interesse (41% contro 31%), modi del proprietario (49% contro 39%), prezzo (62% contro 44%), ubicazione (“abbastanza importante” per il 52% delle donne contro un 42% degli uomini).

La donna con marito e figli, l’uomo con gli amici.
Sia l’uomo che la donna preferiscono principalmente una vacanza in una struttura rurale in compagnia del proprio compagno/a. Se la seconda tipologia di compagnia per l’uomo è rappresentata dal proprio gruppo di amici (lo afferma il 31% degli uomini contro il 20% delle donne), per la donna la seconda principale opzione è rappresentata dalla compagnia del proprio marito e dei propri figli (lo dichiara il 36% dei turisti rurali donna contro il 27% degli uomini).

La crisi economica colpisce maggiormente il genere femminile.
Nel corso dell’analisi dei risultati della Radiografia del Turista Rurale molta attenzione è stata data all’influenza della crisi economica nell’evoluzione delle abitudini di viaggio e turismo. Questi dati hanno evidenziato una disparità importante tra i due sessi. Analizzando chi soggiorna abitualmente in agriturismo si osserva come il 30% degli uomini contro il 12% delle donne dichiara aver aumentato la propria capacità di spesa con riferimento all’anno precedente. Tenendo conto dell’intero campione analizzato, che comprende turisti rurali e non, vediamo che il 25% degli uomini contro il 19% delle donne dichiara non aver modificato per nulla le proprie abitudini di vacanza come conseguenza della crisi economica. Il 9% dei turisti donne ha sofferto tanto la congiuntura da aver rinunciato completamente alle vacanze, contro il 5% degli uomini.

L’agriturismo donna non è una moda.
Il 92% dei non turisti rurali dichiara di non chiudere la porta a questa forma di turismo. Il 5% del campione totale delle donne, turisti rurali e non, pensa che l’agriturismo non rappresenti una moda, descrivendolo in maggior misura come un mercato in crescita. Questa prima percentuale è più alta, arriva al 9%, negli uomini.

Le caratteristiche del turista rurale Italiano
Il tipico turista rurale italiano proviene da città aventi una popolazione superiore ai 50 mila abitanti (il 51% del campione), presenta una formazione medio/alta (il 92% del campione dei turisti rurali ha almeno la maturità, di questi il 42% è laureato). La fascia d’età preferita per una vacanza in agriturismo va dai 34 ai 44 anni (rappresentata dal 37% dei turisti rurali).

La Radiografia del Turista Rurale 2010 – Italia
Prima ricerca di mercato in Italia ad analizzare la domanda di turismo rurale, lo studio è stato realizzato nel mese di settembre 2010 con l’ausilio della società spagnola di analisi di mercato Sondea. Sono state raccolte e analizzate più di 3.000 interviste a un campione rappresentativo delle popolazioni di Italia Spagna e Francia.
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