Il progetto di Maggioli Cultura e Turismo, gestore dei Musei di Fermo

il museo al centro, come eredità culturale condivisa da valorizzare in stretta relazione con il territorio di Fermo e le sue peculiarità.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)


Il nuovo modello di gestione dei Musei di Fermo di Maggioli Cultura e Turismo è in grado di garantire sostenibilità sociale, economica e ambientale in una partnership virtuosa con l’Amministrazione Comunale della città marchigiana.

Il museo al centro e una visione unica del patrimonio culturale e del territorio come risorsa strategica. È questa la filosofia del modello vincente di gestione e valorizzazione adottato da Maggioli Cultura e Turismo, business unit del Gruppo Maggioli, per la gestione dei Musei Civici di Fermo, uno dei più importanti sistemi museali delle Marche, protagonista delle politiche di sviluppo dell’Amministrazione Comunale cittadina. Il modello parte dal concetto di “museo” come luogo non più solo da visitare, ma vero centro di produzione, in una sintesi tra eredità culturale condivisa e visione industriale. Un modello organizzativo in grado di garantire la sostenibilità sociale, economica e ambientale, uscendo dallo schema classico committente/gestore ma piuttosto rafforzando la partnership pubblico/privato. Quanto prodotto da Maggioli Cultura e Turismo è, quindi, un modello di sintesi concreta e non solo “raccontata”.

 I Musei Civici di Fermo sono un patrimonio straordinario di arte, storia e cultura che si fa laboratorio di idee e di prodotti rivolti ad ogni tipologia di pubblico, per un’esperienza personalizzata e memorabile. Il circuito museale di Fermo è composto da diversi spazi culturali: Palazzo dei Priori, Cisterne Romane, Musei Scientifici di Palazzo Paccaroni, Museo Civico Archeologico, Teatro dell’Aquila, Terminal Mario Dondero e Museo Archeologico di Torre di Palme, a cui si aggiunge virtuosamente il Museo Diocesano, raccogliendo in un unico sistema gestionale l’intero patrimonio cittadino. Il nuovo claim ideato da Maggioli Cultura e Turismo che accompagna la comunicazione è “Fermo. Hai tutto il tempo”, a sottolineare il valore del tempo, bene prezioso, da vivere e godere senza fretta, nella bellezza. 

Il successo dei Musei di Fermo
Il risultato del successo di questo modello è la capacità di produrre e trasmettere contenuti culturali di qualità per ogni tipo di pubblico ed è la crescita significativa dei visitatori registrata nel 2023 (oltre 42.316, contro una media di 20.000 del periodo pre Covid), crescita distribuita nel corso di tutto l’anno, raggiungendo l’obiettivo della destagionalizzazione. Un pubblico proveniente da tutta Italia e non solo. Aumentano gli stranieri, dall’Europa (in particolare Francia, Belgio e Olanda) e da Stati Uniti e Australia. Dai questionari di customer satisfaction a disposizione dei visitatori, risulta che il 70% hanno un’età da 18 a 55 anni con un incremento significativo di giovani da 18 a 35 anni, attratti dall’offerta culturale di mostre ed eventi dedicati.

Ad essere particolarmente apprezzati sono l’accessibilità e le informazioni di orientamento delle strutture museali, l’offerta culturale, l’ampiezza degli orari di apertura, la professionalità e cortesia del personale: l’87% dichiara di essere molto soddisfatto della visita.Il lavoro portato avanti dal modello di gestione per i Musei di Fermo, oltremodo, gratifica e valorizza le professionalità e le competenze del personale museale, che assume un ruolo di primo piano nella produzione.Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela e conservazione delle collezioni museali di Fermo, affidate alla restauratrice Francesca Ascenzi, con misure di monitoraggio e intervento costanti, secondo un preciso indirizzo che vede la tutela delle opere come elemento connesso alla valorizzazione.


«Per progettare nuovi modelli è necessario cambiare punto di vista - sottolinea Mauro Villa di Maggioli Cultura e Turismo -. Il patrimonio culturale è il caposaldo di ogni politica seria di valorizzazione. È deposito di memoria collettiva, eredità da frequentare e da trasmettere, certamente tutelata al meglio e rinnovata nei contenuti e nella produzione. Con una visione contemporanea Maggioli Cultura e Turismo sta sperimentando nuovi modelli di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo. Gli obiettivi devono essere sostenibili e con impatto misurabile, e devono tenere conto delle risorse economiche disponibili e degli investimenti pubblici che accompagnano i nostri. L’attenzione all’offerta museale resta basilare, in termini di contenuto e narrazione, facendo in modo che il visitatore sia un protagonista consapevole. Per questo anche il personale che lavora nel museo deve essere costantemente dentro il progetto, per poterlo supportare, integrare e migliorare. Ogni museo che voglia farsi interprete e protagonista di una nuova visione, deve diventare chiave di lettura privilegiata del territorio, strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si incrocino tutti i portatori di interesse pubblici e privati».   

Ufficio Stampa