Italiano sequestrato negli Emirati Arabi Uniti da 18 mesi

Si chiama Gaetano Sparti, l'ingegnere 59enne residente a Roma che si trova letteralmente in stato di sequestro negli Emirati Arabi Uniti da 18 mesi. L'11 marzo 2008, mentre si apprestava a fare ritorno in Italia dopo un viaggio di lavoro durato tre giorni negli Emirati Arabi Uniti....
, (informazione.it - comunicati stampa - non profit) Si chiama Gaetano Sparti, l'ingegnere 59enne residente a Roma che si trova letteralmente in stato di sequestro negli Emirati Arabi Uniti da 18 mesi. L'11 marzo 2008, mentre si apprestava a fare ritorno in Italia dopo un viaggio di lavoro durato tre giorni negli Emirati Arabi Uniti, gli veniva sequestrato il passaporto adducendo una denuncia (poi rivelatasi infondata) presentata da una ditta consociata alla Nalco Italia Srl per cui lo Sparti aveva lavorato ma non negli E.A.U..
Da allora (sono passati 18 mesi) Gaetano Sparti è costretto a vivere a sue spese in un albergo di Dubai, non in stato di arresto né con uno straccio di accusa a suo carico, senza alcun sostegno e in precarie condizioni di salute. Vani sono stati i tentativi di riavere il passaporto per poter rientrare in Italia, come vani sono stati i tentativi di andare in giudizio per contestare le accuse che gli venivano mosse. Il sig. Sparti resta di fatto un ostaggio degli Emirati Arabi Uniti. Dietro questa storia vi sono molti lati oscuri che vanno dalla vendita di tecnologia proibita all'Iran fino alla possibile corruzione di alti personaggi del sistema giudiziario degli E.A.U.
Non si spiega altrimenti come dopo 18 mesi si continui a rinviare la causa contro lo stesso Sparti impedendogli però di tornare in Italia e di rivelare quindi quanto sa su forniture di materiale proibito all'Iran e di far luce quindi su questi torbidi traffici. Negandogli il giudizio in tempi ragionevoli e impedendogli di uscire dagli Emirati Arabi Uniti attraverso il sequestro del passaporto (un documento italiano), e nel contempo lasciandolo praticamente in una sorta di limbo dove gli è impossibile fare qualsiasi cosa, persino curarsi, si sta cercando di sotterrare un uomo che potrebbe svelare molti lati oscuri degli affari tra multinazionali e Iran.
Del caso è stato interessato il Ministero degli Affari Esteri (ufficio IV della Direzione Generale per gli Italiani all'estero) e il Ministro Frattini, senza però arrivare a nulla. Il sig. Sparti si trova in gravissime condizioni di salute senza avere la possibilità di curarsi e si teme che qualcuno lo voglia “suicidare” per cucire una bocca che potrebbe rivelare troppo. Per questo ci rivolgiamo alla stampa, per fare in modo che questa torbida e assurda storia emerga in tutta la sua importanza mettendo al sicuro Gaetano Sparti da possibili “incidenti”. Per leggere la storia visionare questo articolo:
http://www.secondoprotocollo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1997&Itemid=1

Per avere ulteriori delucidazioni e per avere contatti con il sig. Sparti rivolgersi a [email protected] In allegato la richiesta di aiuto di Gaetano Sparti al Ministero degli Esteri italiano consegnata a mano al Console Generale di Dubai.
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Ufficio Stampa
Franco Londei
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