Nia Limby, attrice esordiente del cinema Italiano...

Attrice dalle varie sfaccettature, come un diamante brilla di luce, propria sui set che l'hanno vista partecipe, cosa le ha dato questo slancio nel mondo del cinema?

Sicuramente, lo trovo un mondo affascinante, questo ambito lavorativo è impegnativo e misterioso. L’ho intrapreso con la grinta che mi contraddistingue, con la voglia di mettermi in gioco, dopo aver avuto nel vissuto un periodo critico, con l’intenzione di fare questo lavoro con divertimento e passione, di emozionare il pubblico, di poter far comprendere le varie sfumature della vita. Un riscatto sociale e lavorativo.

 Quale interpretazione le ha dato maggiori emozioni, potresti descrivercelo?

L’emozione più grande, l’ho provata sul set del film corto: “La scatola nera”, nella quale il personaggio mi ha toccato maggiormente, visto il mio vissuto, e come primo lavoro cinematografico. Per sottolineare la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Attraverso una lettura icastica, in cui la protagonista prende coscienza di tutto ciò che la opprime nella sua vita, per uscire da quel circolo vizioso potendo intravedere quella luce fuori dal tunnel della violenza.

 Film unici, possiamo dire quelli in cui è protagonista, quali premi hanno avuto?

Il film “Simili” che tratta sul tema dell’omofobia, il quale ha vinto il premio alla Cultura in Basilicata "Engel von Bergeiche 2022 per il sociale, ed il 4° posto per il premio della critica in Emilia Romagna 2002.

Cosa vedremo prossimamente?

Ho avuto l’onore, di partecipare al nuovo programma Digital Tv Testimonial ideato dal produttore Salvo De Vita, a breve uscirà l’ultimo lavoro eseguito, il tutto è già è stato pubblicato in un podcast in tutte le piattaforme digitali, sempre dal bravissimo Management Salvo De Vita.

 Quali progetti hai per il futuro?

Il mio lavoro è un cammino in avanti un work in progress e vi lascio con un po’ di suspense per seguirmi…

Se dovessi identificarti con un film quale sarebbe?

Sicuramente  il film: “la vita è bella” di Benigni, dove il soggetto nonostante le varie avversità della vita, dona stille di vita al figlio senza fargli mancare quell’amore paterno. In esso, mi ritrovo anche se, con una visone diversa delle problematiche, che si vanno a interfacciare con esso.

Ti sta seguendo un grande   management in questa vita artistica a tutto tondo possiamo parlarne?

Posso ribadire che ho avuto un grande onore, nel conoscere Salvo De Vita: Artista, Management, attore, cosa dire un professionista poliedrico a tutto tondo, che porta tutti i suoi impegni con grande professionalità e onestà a termine.  Quindi mi sento molto fortunata ad aver incrociato la strada con una persona di questo calibro.

Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita.