Sinergia tra l'associazione INWA (Associazione italiana controllo di vicinato) e la Guardia Nazionale Ambientale

Una sinergia che nasce tra INWA (Associazione Italiana controllo di Vicinato) e la G.N.A per una maggiore tutela verso gli animali
Terni , (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

Sinergia tra l' associazione INWA (Associazione italiana controllo di vicinato) e la Guardia Nazionale Ambientale. Una sinergia che nasce tra INWA ( Associazione Italiana controllo di Vicinato ) e la G.N.A per una maggiore tutela verso gli  animali e' quanto affermano Francesco Caccetta presidente I.N.W.A e   Niccolo' Francesconi dirigente Generale Settore Fondamentale G.N.A.

Una sinergia che sara' ufficializzata presto con un  protocollo di Intesa e  presentazione del Progetto a livello nazionale con il Presidente G.N.A Alberto RaggiIl progetto del Controllo di Vicinato non potrà certo occuparsi di tutte le tipologie di maltrattamento degli animali, quali la mattanza dei tonni, la caccia alle balene o la caccia alle foche, oppure delle fattorie della bile in Cina o della corrida ma, come già sta accadendo in molte parti di Italia, potrà contribuire alla migliore condizione di vita e, spesso, anche alla salvezza degli animali da compagnia o da allevamento.

Non servono certo particolari competenze per osservare comportamenti illegali: cani che sono incatenati tutto il giorno, a volte senza cibo ed acqua e senza un riparo; ferite non trattate; mal nutrimento; guaiti improvvisi e continui; animali lasciati nei loro escrementi e non puliti ecc… Da un’accurata ricerca effettuata in rete, che ognuno può svolgerei dal proprio computer di casa, emergono centinaia di casi di maltrattamento di animali in ogni parte del mondo, spesso risolti con il salvataggio in extremis della povera bestiola proprio grazie all’intervento dei cittadini e, quasi sempre, dei gruppi spontanei di neighbourhood watch locali.
In che cosa consiste l’intervento dei neighbourhood watch e come si auto-organizzano i cittadini?


Il progetto si basa su tre pilastri fondamentali.
Il primo importante punto è sicuramente quello del recupero della coesione sociale tra gli abitanti di una determinata via, condominio, quartiere, ecc… Significa ritornare od iniziare un percorso di condivisione del senso di appartenenza, mutua assistenza e vigilanza reciproca. Significa essere consapevoli che anche il singolo contributo di ognuno è indispensabile per mantenere l’ordine e la sicurezza nella propria strada senza scaricare le responsabilità agli altri. Ognuno, da solo, è deputato ad osservare e vigilare sulle proprietà private e pubbliche del proprio contesto sociale e su quello che ogni giorno accade intorno a lui. Le segnalazioni al 112 devono essere fatte individualmente e senza pensare che qualcun altro lo stia già facendo, per non incorrere nell’errore originario che è quello che ha prodotto negli anni sessanta del Novecento l’effetto spettatore, o sindrome Genovese, che ha poi fatto nascere, come risposta, i Neighbourhood Watch americani, di cui il Controllo di Vicinato è la declinazione italiana.

Il secondo punto definisce il rapporto con le Forze dell’Ordine e con le Polizie Locali, con le quali bisogna dialogare con competenza considerando le loro aspettative in termini di segnalazioni qualificate. È stato più volte spiegato che le centrali operative delle polizie hanno necessità di avere elementi concreti da riscontrare nell’immediato, prima di inviare una pattuglia sul posto, anche al fine di stimare le priorità degli interventi. In questo caso, i componenti dei gruppi del Controllo di Vicinato sanno esattamente cosa fare, imparando, nella fase della formazione, come prendere una targa di un veicolo sospetto prima di fare la segnalazione al 112 e come osservare le dinamiche che si svolgono sotto i loro occhi. Tornare ad essere comunità produce effetti inaspettati ed aumenta la sicurezza nei propri spazi sociali.

Il terzo punto, quello che è probabilmente il fulcro ed il segreto della riuscita del Controllo di Vicinato, consiste nell’individuazione e nell’eliminazione delle proprie vulnerabilità comportamentali e, tutti insieme, di quelle ambientali. Questo è il punto più importante del progetto, che a volte viene tralasciato o sottovalutato, fuorviati dalla spinta emotiva della coesione sociale, che resta comunque l’elemento trascinante del progetto.

Una gran parte degli abitanti dei centri abitati possiede un animale domestico, mentre in campagna non pochi hanno a che fare con animali di vario tipo per motivi di allevamento, ma non tutti sono in grado di gestirli o trattarli come loro meriterebbero. L’atavica convinzione che alcune specie animali non sentano dolore o non soffrano psicologicamente, induce spesso le persone ad un approccio di tipo anaffettivo con gli amici non umani. Navigando in rete, è possibile leggere di alcune storie avvenute in diversi Stati, anche non europei, come ad esempio in India (Panchkula), dove gruppi di vicini, dopo avere osservato un cane lasciato giorni interi sul balcone di una casa in una palazzina, senza acqua, senza mai essere portato fuori a passeggio e sottoposto alle intemperie, hanno prima lanciato una allerta sulle loro chat ed in seguito avvisato le autorità competenti che sono intervenute salvando l’animale da una prevedibile brutta fine. Sempre in India, alcune persone hanno direttamente affrontato un loro vicino che prendeva a bastonate tutti i cani del quartiere, costringendolo a smettere con la minaccia di avvisare la polizia locale. L’utilizzo dei sistemi di messaggistica istantanea (WhatsApp o simili) tra i gruppi di neighbourhood watch permette una reportistica immediata sia tra i membri dei sodalizi, sia con le Forze dell’Ordine che possono, così, intervenire subito ed evitare altre sofferenze agli animali. Un altro punto di forza dei gruppi di Controllo di Vicinato, specialmente in Italia, è quello della ricerca e ritrovamento di animali smarriti o sottratti ai proprietari. Il sistema di messaggistica sul telefono, con il quale sono in contatto tutti gli appartenenti ai gruppi, permette in tempo reale di segnalare la scomparsa o lo smarrimento di animali, con la pubblicazione di fotografie ed altri dati utili al ritrovamento. Decine di episodi ogni giorno confermano l’utilità del sistema dei neighbourhood watch per rintracciare gli animali prima che possa loro capitare qualcosa come, ad esempio, gli incidenti stradali o che possano essere intercettati e rapiti da persone che si divertono a torturarli ed ucciderli. I gruppi di Controllo di Vicinato, oltre a svolgere le proprie attività di controllo informale per la prevenzione dei reati e le altre ad esse correlate – quali la ricerca ed il rintraccio di persone sparite od animali smarriti -, si occupano spesso di altre cose sempre legate al mondo del volontariato e che rientrano nello spirito solidaristico del sodalizio.

Alcune persone che operano all’interno di gruppi di neighbourhood watch stranieri ed anche italiani si preoccupano di trovare fondi e materiali per gli animali randagi o perj quelli custoditi nei canili, offrendo la propria opera e la propria vigilanza per gli animali meno fortunati che non hanno famiglie che li possano accudire. Si può citare, ad esempio, il caso della Neighbourhood Watch Society di Lethbridgek (città del Canada situata nella Provincia di Alberta) che ricorda, nella propria pagina Facebook, di donare cibo e giochi per animali ospitati in una clinica locale. Il maltrattamento degli animali, sia quello evidente e plateale che capita spesso alla luce del sole e sotto gli occhi di molte persone, sia quello che avviene dietro i muri delle case o delle masserie, non è molto diverso dal maltrattamento degli umani, che a volte viene ignorato dai più, con l’errata convinzione che ciò che accade dentro casa degli altri non sia di nostra competenza. Qualsiasi comportamento che possa causare la sofferenza di altri va perseguito e segnalato senza indugi che, altrimenti, potrebbero provocare eventi irrimediabili. I membri del Controllo di Vicinato conoscono benissimo le modalità di reportistica immediata alle Forze dell’Ordine in caso di persone sospette ed anche quando ravvisano comportamenti illeciti in danno di persone o animali. La velocità nel segnalare comportamenti violenti o scorretti nei confronti degli animali, che al contrario degli esseri dotati della parola e del libero arbitrio non possono denunciare niente, permetterebbe di salvare molte vite dei nostri amici non umani e renderebbe più Umana questa nostra società.

Ufficio Stampa
Dott. Niccolo Francesconi
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