Sindrome dell’occhio secco: un Simposio Internazionale promosso da Dompé sulle nuove prospettive in ricerca per i bisogni non soddisfatti dei pazienti

Svariati i sintomi di una condizione patologica che nel mondo colpisce circa una persona su tre1 e che nelle sue forme moderate e severe può avere delle conseguenze significative sulla qualità di vita di chi ne soffre. Fondamentale una terapia mirata e appropriata per ogni singolo casoDompé, azienda biofarmaceutica italiana impegnata nell’innovazione per le patologie oculari, fa il punto sulla patologia e sulle frontiere terapeutiche attualmente in studio in occasione del 6° Congresso EuCornea, in corso a BarcellonaTra gli approcci innovativi per fornire una soluzione ai bisogni di salute dei pazienti, Dompé ha attualmente in studio alcune molecole frutto della ricerca biotech per il trattamento di patologie oculari
BARCELLONA, Spagna, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere)

Arrossamento e irritazione agli occhi, prurito e bruciore, vista annebbiata, sensazione di un corpo estraneo nella palpebra. Sono solo alcuni dei più comuni sintomi che caratterizzano la sindrome dell’occhio secco, una condizione sempre più diffusa a causa di fattori ambientali ma anche per comportamenti e stili di vita che portano a trascurare l’importanza di una corretta lubrificazione oculare.

La patologia, spesso sottovalutata ma che può avere ripercussioni significative sull’acuità visiva di chi ne soffre, soprattutto quando si manifesta nelle forme moderata e grave, rappresenta un tema attuale per la ricerca in oftalmologia, riunita a Barcellona nel corso del 6° Congresso EuCornea. Il simposio “Dry Eye Disease: from Pathogenic Mechanism to Innovative Solutions”, promosso dall’azienda biofarmaceutica Dompé, rappresenta l’occasione per fare il punto, insieme ad alcuni tra i massimi esperti internazionali, non solo sulle acquisizioni scientifiche più recenti sulla genesi della patologia, ma anche sulle opportunità terapeutiche del futuro per le forme più serie.

“L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare e del film lacrimale che può causare danni alla superficie oculare”, spiega il Prof.José Manuel Benítez del Castillo Sánchez della Universidad Complutense de Madrid e Jefe de Sección dell’Hospital Clinico San Carlos. “Oltre a difenderlo e ad assicurarne una costante lubrificazione, le lacrime consentono di apportare sostanze nutritive all’occhio, mantenendolo in salute. Un disordine del film lacrimale può essere di tipo quantitativo, in carenza della componente liquida, o qualitativo, se associato a modificazione della composizione delle lacrime, e può comportare una serie di problemi che nei casi più gravi appaiono di difficile risoluzione.”

Lo stato di salute del film lacrimale è quindi fondamentale per assicurare non solo la salute oculare, ma anche una corretta visione.

“Sul fronte clinico, è fondamentale che l’oculista possa disporre di opzioni terapeutiche diverse in grado di rispondere ai bisogni del paziente, dal momento che in svariati casii trattamenti disponibili non consentono di dare risposte adeguate”, afferma il Prof.Leonardo Mastropasqua,dell'Università degli Studi G. D'Annunzio Chieti Pescara. “Diagnosi appropriata e approccio targettizzato rappresentano un naturale corollario di una terapia mirata ed efficace.”

Dare una risposta ai bisogni dei pazienti affetti da questa patologia è una sfida che Dompé ha raccolto e sta perseguendo nell’ambito della ricerca biotecnologica. “La ricerca di soluzioni innovative per i bisogni non soddisfatti dei Pazienti di tutto il mondo è uno degli obiettivi chiave del nostro impegno”, spiega Eugenio Aringhieri, Chief Executive Officer Dompé. “In questa prospettiva, siamo impegnati in un percorso che ci vede alle tappe conclusive dello sviluppo della lubricina, una glicoproteina naturalmente presente nell’organismo per cui stiamo indagando il meccanismo di protezione e ripristino delle condizioni originarie del film lacrimale nell’ambito della sindrome dell’occhio secco: un ulteriore segnale di come la ricerca possa aprire nuove potenziali prospettive terapeutiche sino ad ora inesplorate. Proseguono inoltre i trial su rhNGF, variante ricombinante umana del Nerve Growth Factor (NGF), per il trattamento di patologie oculari anche gravi, quali cheratite neurotrofica e retinite pigmentosa. Sono stati recentemente resi disponibili i risultati di uno studio clinico in aperto, che ha indagato sicurezza e tollerabilità della molecola in pazienti con sindrome dell’occhio secco, e a breve intendiamo avviare uno studio multicentrico di Fase II per valutare sicurezza ed efficacia della molecola nel trattamento della patologia.

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Per maggiori informazioni:www.dompe.com e www.dompetrials.com

1Dry Eye Syndrome, Epidemiology Forecast to 2022, EpiCast Reports, 2013 (elaborazione dati da Clegg et al., 2006; Lemp et al., 2008; Schaumberg et al., 2002; Shimmura et al., 1999)

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