Riposo, cibi caldi e Omeopatia: rimedi semplici ed efficaci per superare l’ultimo picco di influenza.

InfluNet aveva già previsto, nel periodo tra la metà di dicembre e la fine di gennaio, il primo picco influenzale dell’anno 2016/2017. In questi giorni stiamo osservando una “coda” del fenomeno: sono, infatti, molte le persone allettate con temperature elevate che durano qualche giorno e sintomi quali cefalea, ossa rotte e uno stato di grande affaticamento e spossatezza nel periodo cosiddetto di convalescenza, che rischia quindi di durare parecchio tempo.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Un efficace e valido medicinale omeopatico da assumere in questi casi è un complesso in gocce o compresse che in associazione presenta: Aconitum, indicato per febbri violente, improvvise, senza sudorazioni con irrequietezza, tachicardia, paura della morte e nevralgie; Baptisia, impiegato per febbre alta, allucinazioni, tachicardia; Bryonia, rimedio della tosse influenzale caratterizzata da secchezza di mucose, cefalee meningee, peggioramento in ambienti caldi; Camphora, usata nelle febbri con sudori freddi, stati di collasso, pallore, tachicardia; Causticum, indicato per febbri con tossi irritative e raucedini; Eucalyptus, nei casi di febbre con brividi, molta sete, agitazione, insonnia nonostante la prostrazione, tachicardia; Eupatorium, se si presentano febbri periodiche, febbri mattutine, spossatezza, sensazione di “ossa rotte”, molta sete con stimolo al vomito; Ferrum phosphoricum, indicato per l’inizio di stati febbrili, febbri graduali, sensazione di testa che scoppia, testa pulsante, brividi di freddo; Gelsemium, quando si hanno febbre con cefalea, dolore meningeo, emicrania, disturbi visivi, visione doppia, pupille dilatate, febbre senza sete, brividi di freddo; Sabadilla, in caso di febbre con agitazione, tremori alle mani, sensazione di fastidio alla gola, lacrimazione e starnuti frequenti, dolori muscolari, ossei, articolari.
Le gocce o le compresse devono essere assunte con frequenza elevata agli esordi dei primi sintomi: 10-15 gocce o 1 compressa da sciogliere in bocca, ovviamente con cosiddetta “bocca pulita”, anche ogni 10 minuti per poi diradare sempre più sino a mantenimento, assumendole 3 volte al giorno.
Si rammenta sempre la necessità di stare al caldo, a riposo per almeno 2-3 giorni, bere liquidi caldi come brodo, tè, tisane dolcificate con miele e di rispettare i tempi del sonno. Non dimentichiamo che durante il sonno il nostro sistema immunitario continua a lavorare per noi!
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