Parere favorevole dal Senato sul DDL 2305 Lauree abilitanti

Chimici e Fisici: «Il provvedimento riconosce il ruolo della professione e degli Ordini e definisce percorsi formativi e sbocchi professionali»
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Dopo l’approvazione alla Camera, arriva il sì senza modifiche al provvedimento in materia di Titoli universitari abilitanti dalla 7a Commissione permanente – incaricata su temi inerenti a istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport – del Senato. Lo spirito del DDL n. 2305 è quello di semplificare l’ingresso al mondo del lavoro a giovani neolaureati in ambito scientifico, sanitario e tecnico.

Il suddetto Disegno di legge, nello specifico all’articolo 5, si rivolge alle professioni di Chimico e Fisico e dichiara che i rispettivi corsi di laurea saranno abilitanti «previo superamento dell’esame finale per il conseguimento del titolo» e dopo lo «svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi e superamento di una prova pratica valutativa». Tutto questo sarà possibile grazie all’istituzione di una commissione giudicatrice, dedicata alle prove citate, dove a garanzia è prevista la presenza di professionisti «di comprovata esperienza designati dagli ordini o dalle relative federazioni nazionali».

«Il disegno di legge sulle lauree abilitanti riconosce il ruolo della professione e degli Ordini dando loro la possibilità di partecipare attivamente alla stesura dei decreti attuativi che determineranno le modalità con cui si svolgeranno i tirocini pratico valutativi, nonché conferma la necessaria presenza di professionisti nelle commissioni giudicatrici. Il disegno di legge è una delle misure di semplificazione che permetterà nel lungo termine di definire chiaramente percorsi formativi e sbocchi professionali – afferma Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei Chimici e dei Fisici Nei prossimi anni i giovani che vorranno intraprendere le professioni di Chimico e Fisico avranno la possibilità di frequentare corsi di laurea maggiormente focalizzati allo sbocco professionale ed all’inserimento rapido nel mondo del lavoro».

Per la corretta applicazione del disegno di legge, la 7a Commissione permanente ha stabilito alcune norme generali regolatrici della materia:

  1. riordino della disciplina di cui ai regolamenti adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 18, della legge 14 gennaio 1999, n.4, al fine dell’adeguamento alle disposizioni di cui alla presente legge;
  2. semplificazione delle modalità di svolgimento del tirocinio pratico-valutativo e della prova pratica valutativa;
  3. determinazione dell’ambito dell’attività professionale in relazione alle rispettive classi di laurea;
  4. eventuale istituzione o soppressione di apposite sezioni degli albi, ordini o collegi in relazione agli ambiti di cui alla lettera c), indicando i necessari raccordi con la più generale organizzazione dei predetti albi, ordini o collegi;
  5. uniformità dei criteri di valutazione del tirocinio e della prova pratica di cui alla lettera b);
  6. composizione paritetica delle commissioni giudicatrici dell’esame finale. [DDL n.2305, 2021]

Un provvedimento che, per la Federazione, rappresenta un passo avanti che aiuterà non solo l’inserimento nel mondo del lavoro di nuove figure specializzate in ambito chimico, fisico e scientifico, ma anche l’ingresso di maggiori esperti e professionisti in campi spesso sottovalutati dalla società.

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