“Arte e musica”: l’artista Luca Maris parla delle sue passioni

Una nuova intervista rilasciata dal cantautore, autore, compositore e arrangiatore Luca Maris. Un artista a 360 gradi, che divulga la musica napoletana, il suo grande “amore”, in Italia e nel Mondo. Maris lancia un messaggio di amore con un linguaggio universale che appartiene a tutti, dal bambino al giovane all’adulto all’anziano come un dono ed una missione educativa.
venezia (VE), (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Legato alle sue origini napoletane ma con radici ben salde nella cultura musicale italiana, porta in tutte le sue opere l’impronta della propria identità.

D: È un amante dell'arte? Un commento sul confronto in parallelo tra musica e arte.
R: Sì, sono amante dell’arte che secondo me è legata alla musica da un unico filo conduttore che è cultura, amore e passione.

D: Cantante, autore, compositore, arrangiatore, produttore, attore...in quale "ruolo" si sente più a suo agio e perché?
R: In ognuno di questi ruoli mi sento a mio agio perché in ognuno di essi provo emozioni e mi insegnano ogni volta qualcosa di nuovo da poi trasmettere agli altri.

D: Quali sono i maestri di riferimento nella sua formazione musicale?
R: Tony Esposito un vero artista con la “A” maiuscola.

D: Ci spiega quando e come è nata la fortunata collaborazione con Tony Esposito?
R: La collaborazione musicale con Tony Esposito è nata perché l’ho cercata, voluta e lui generosamente mi ha accontentato, perché da bambino ero (e lo sono ancora) un suo fan. Per incontrarlo andai ad un suo concerto, e a fine serata quando lo vidi mentre accoglieva nel camerino i suoi fan per foto ed autografi, mi presentai anche io, ma più dell’autografo e della foto che mi portavano via tempo, mi concentrai nel chiedergli che avevo desiderio che lui mi insegnasse a suonare le percussioni, lui mi diede appuntamento per approfondire il discorso visto che mi vide molto deciso al suo studio musicale, e da lì poi è iniziato tutto il nostro percorso insieme, che negli anni ci ha portato a fare insieme concerti in giro per il mondo, televisione, teatro, radio, videoclip musicali, conferenze stampa e molto altro.

D: C’è un suo brano a cui è particolarmente legato e perché?
R: Il brano al quale sono più legato e del quale ho scritto testo, musica e arrangiamento (oltre ad averlo cantato, naturalmente) porta per titolo: “Tu che sei l’unica”, perché l’ho dedicato alla persona in questo momento più importante della mia vita professionale che è la mia produttrice discografica Ines Diaz, ma non solo perché tale, ma come persona di una straordinaria umanità, umiltà, piena di valori e principi veri, quelli di altri tempi che purtroppo oggi in giro se ne trovano sempre di meno, e che grazie anche al suo sostegno, mi accompagna da diversi anni, permettendomi di dedicarmi completamente alla mia passione per la musica.

D: Una riflessione sui talent show musicali; pensa siano utili per offrire buone opportunità alle nuove generazioni canore? Le piacerebbe essere chiamato nella giuria di qualità di un talent show? C'è qualche giovane cantante/cantautore proveniente da un talent show che apprezza maggiormente?
R: I talent show musicali potrebbero essere utili per offrire buone opportunità alle nuove generazioni canore, ma se si dessero a quelle nuove generazioni canore che comunque, a mio modesto parere, dovrebbero avere quanto meno un po’ di gavetta, altrimenti dopo la popolarità del talent se non si hanno le spalle larghe dovute all’esperienza quasi inevitabilmente si è destinati ad un declino professionale. Sì, mi piacerebbe essere chiamato nella giuria di qualità di un talent show e quindi accetterei sicuramente l’invito. La giovane cantante che apprezzo maggiormente proveniente da un talent show è Alessandra Amoroso.
Ufficio Stampa