Le riflessioni di Alessandro Benetton: “la bolla dei tulipani” e il suo insegnamento per la finanza

La finanza è spesso descritta come un settore caotico, in cui molto denaro viene guadagnato e perso sul nulla, come esemplificato dalla famosa bolla dei tulipani nel XVII secolo: Alessandro Benetton sottolinea, però, che ne esiste un altro volto, lungimirante, che aiuta le aziende a crescere
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Alessandro Benetton, imprenditore e Fondatore di 21 Invest, ha analizzato la bolla dei tulipani, considerata la prima bolla speculativa della storia: a partire da questo evento, ha indicato le caratteristiche che distinguono la finanza che è in grado di creare valore, e dunque è fondamentale per il buon funzionamento della società, da quella che è orientata puramente ai guadagni a breve termine.

La “bolla dei tulipani” raccontata da Alessandro Benetton

Pochi eventi nella finanza sono famosi come lo scoppio della bolla dei tulipani, avvenuta in Olanda intorno al 1637: indagando questo complesso momento storico, l’imprenditore Alessandro Benetton ha ricordato come questi meravigliosi fiori importati dalla Turchia fossero divenuti un vero e proprio status symbol per i cittadini olandesi, facendo lievitare enormemente il loro prezzo. Molti intuirono presto le possibilità di profitto legate al tulipano, cominciando non solo a venderli, ma a fare scambi che riguardavano tulipani non ancora sbocciati, o persino non ancora piantati. Il valore economico dei fiori raggiunse rapidamente soglie così alte che pochi bulbi erano sufficienti per comprare una casa.  Ma questa crescita, prosegue Alessandro Benetton, non poteva durare per sempre: “Tutto stupendo, se però non entra in gioco la speculazione, cosa che invece successe nel 1637. Negli anni precedenti, il mercato dei tulipani si discostò completamente dal valore reale dei fiori e finì tutto fuori controllo: i prezzi aumentarono enormemente, raggiungendo dei livelli folli. Quando nel 1637 un'asta per i bulbi andò peggio del previsto, si scatenò il panico: tutti incominciarono a vendere e il prezzo crollò. Questo evidentemente mandò in rovina i fioristi che avevano già acquistato i fiori, mentre fece la fortuna degli agricoltori che li avevano già venduti”. Insomma, la bolla era scoppiata, causando ingenti perdite economiche a numerosi investitori: gli agricoltori che li avevano piantati ci avevano invece guadagnato in ogni caso.

Alessandro Benetton: “Ecco come il private equity crea valore per la società

Secondo Alessandro Benetton, casi come quello della bolla dei tulipani hanno dato una cattiva nomea alla finanza, che è spesso considerata come un ambito fatto di guadagni facili e rischiosi fondati esclusivamente sulla speculazione: una pratica non dissimile, per molti versi, dal gioco d’azzardo. L’imprenditore afferma che questa concezione ha un fondo di verità, in quanto spesso il mondo della finanza è caratterizzato da “crisi impreviste e destabilizzanti, mercati costruiti su basi incerte”. Ma è importante rendersi conto che la speculazione non è l’unico aspetto di questo settore. Esiste anche una concezione della finanza più costruttiva e lungimirante, che Alessandro Benetton pratica quotidianamente in quanto Presidente di 21 Invest: il private equity, ossia gli investimenti che puntano a fare crescere le società e aumentare il loro valore e i loro profitti. Questo genere di finanza ha un impatto positivo sulla società, perché permette alle aziende di rafforzarsi e aumentare il proprio valore in una prospettiva a lungo a termine. “Diciamo che se fossimo nel 1600 in Olanda, dove tutti comprano i bulbi per specularci, noi saremmo quelli che investono sull'azienda agricola per darle gli strumenti ed essere competitiva nel lungo periodo, certo sfruttando l'onda di entusiasmo per i tulipani, ma cercando di costruire un valore slegato dalla sola speculazione”, conclude l’imprenditore.

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