I consigli per cominciare senza stress le meritate vacanze dopo esami e impegni di lavoro
Le vacanze servono per ritemprarsi. A patto, però, di non arrivarci del tutto esausti. Questo vale tanto per gli studenti, dopo essersi impegnati nell’esame di maturità o in test o attività accademiche, quanto per chi lavora fino a estate inoltrata.
Milano,
(informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere)
In altre parole non è produttivo nascondersi dietro l’alibi delle ferie, senza concedersi una pausa e pensando di recuperare in quella circostanza tutte le energie spese: il rischio, infatti, è di vivere la partenza come un incubo e di impiegare paradossalmente risorse preziose per cominciare ad apprezzare pienamente il piacere del riposo. Riposo quotidiano notturno, che di questi tempi è messo per di più a dura prova anche dal caldo torrido che contraddistingue questi giorni infiammati dall’anticiclone Nerone.
Quali possono essere allora i consigli pratici? In primo luogo ricordiamo che il nostro organismo ha bisogno di ritmicità e regolarità. Può capitare la giornata faticosa o la nottata in bianco, ma questa non può essere la norma: la mente, per essere lucida, ha bisogno di rilassarsi e di un congruo numero di ore di sonno. Anche il corpo ha le sue esigenze: se il cervello chiede delle pause, i muscoli hanno bisogno di sciogliere la tensione che si genera quando si mantiene a lungo la stessa postura, soprattutto se questa comporta sovraffaticamento di alcune aree, come per esempio collo e schiena.
Un altro consiglio è di costruirsi un’agenda di attività compatibili con le proprie risorse: è inutile imporsi obiettivi troppo ambiziosi, con il rischio di deprimersi in caso del loro mancato raggiungimento, mentre può essere strategico pianificare la giornata concedendosi un momento di effettivo relax (per esempio 15 minuti ogni due ore), per sgranchirsi le gambe e magari uscire all’aria aperta, evitando le ore più calde della giornata.
Se però serve un aiuto aggiuntivo per trovare nuove energie, è importante cercarlo e non ostinarsi a contare soltanto sulle proprie forze. In questo caso l’Omeopatia è la scelta vincente, in quanto associa versatilità, efficacia e assenza di effetti indesiderati attraverso un medicinale complesso ad azione tonico-energetica, in grado di sostenere e stemperare la fatica sia mentale sia fisica, sfruttando l’azione combinata dei differenti rimedi omeopatici in esso contenuti. Phosphoricum acidum sostiene tutti gli stati di prostrazione psichica e fisica caratterizzati da svogliatezza, scarsa concentrazione, insonnia, sonnolenza diurna, debolezza fisica generalizzata. Ignatia riequilibra la sfera dell’umore, la malinconia, la tristezza, il “veder nero” e le lievi depressioni collegate alla stanchezza eccessiva e allo stress. Sepia (rimedio tipico della donna in climaterio, ma non solo) ed Helonias dioica contribuiscono ad aiutare le situazioni in cui la stanchezza estrema si trasforma in irritabilità, instabilità emotiva, depressione. Citrus medica limonum e Ginseng, ottimi tonici e corroboranti, sono utili a sollevare dalla stanchezza fisica e dalla prostrazione estrema.
Non è poi da meno Zincum metallicum, indicato nei casi di debolezza e fiacchezza fisica e mentale, scarsa memoria e concentrazione, sonnolenza diurna, irrequietezza muscolare nelle gambe, spasmi muscolari, tachicardia. A questi sette rimedi si affianca Cocculus, dai cui frutti maturi si ottiene un omeopatico che gestisce tutte le situazioni di grande debolezza con irritabilità, spossatezza, umore depresso, spasmi gastrici, situazioni di vertigini e ipotensione. Il consiglio è di fare un ciclo nei venti-trenta giorni precedenti la partenza, un flaconcino al mattino e uno nel primo pomeriggio in caso di notevole esaurimento psico-fisico, in tutti gli altri casi un flaconcino al mattino.
Sia che si tratti di ragazzi sia di adulti, è essenziale cercare di mantenere sempre un clima di assoluta armonia e di serenità. Per tutti coloro che vivono sotto stress è fondamentale conservare lucidità mentale e concentrazione, cercando di vivere in maniera il più possibile equilibrata, concedendosi ogni giorno una piccola gratificazione.
Quali possono essere allora i consigli pratici? In primo luogo ricordiamo che il nostro organismo ha bisogno di ritmicità e regolarità. Può capitare la giornata faticosa o la nottata in bianco, ma questa non può essere la norma: la mente, per essere lucida, ha bisogno di rilassarsi e di un congruo numero di ore di sonno. Anche il corpo ha le sue esigenze: se il cervello chiede delle pause, i muscoli hanno bisogno di sciogliere la tensione che si genera quando si mantiene a lungo la stessa postura, soprattutto se questa comporta sovraffaticamento di alcune aree, come per esempio collo e schiena.
Un secondo elemento fondamentale è l’alimentazione: così come è bene evitare i cibi più elaborati e conditi, in quanto rallentano e appesantiscono la digestione, allo stesso modo è sbagliato imporsi il digiuno o saltare i pasti per non perdere tempo o semplicemente per “dimenticanza”.
Un altro consiglio è di costruirsi un’agenda di attività compatibili con le proprie risorse: è inutile imporsi obiettivi troppo ambiziosi, con il rischio di deprimersi in caso del loro mancato raggiungimento, mentre può essere strategico pianificare la giornata concedendosi un momento di effettivo relax (per esempio 15 minuti ogni due ore), per sgranchirsi le gambe e magari uscire all’aria aperta, evitando le ore più calde della giornata.
Se però serve un aiuto aggiuntivo per trovare nuove energie, è importante cercarlo e non ostinarsi a contare soltanto sulle proprie forze. In questo caso l’Omeopatia è la scelta vincente, in quanto associa versatilità, efficacia e assenza di effetti indesiderati attraverso un medicinale complesso ad azione tonico-energetica, in grado di sostenere e stemperare la fatica sia mentale sia fisica, sfruttando l’azione combinata dei differenti rimedi omeopatici in esso contenuti. Phosphoricum acidum sostiene tutti gli stati di prostrazione psichica e fisica caratterizzati da svogliatezza, scarsa concentrazione, insonnia, sonnolenza diurna, debolezza fisica generalizzata. Ignatia riequilibra la sfera dell’umore, la malinconia, la tristezza, il “veder nero” e le lievi depressioni collegate alla stanchezza eccessiva e allo stress. Sepia (rimedio tipico della donna in climaterio, ma non solo) ed Helonias dioica contribuiscono ad aiutare le situazioni in cui la stanchezza estrema si trasforma in irritabilità, instabilità emotiva, depressione. Citrus medica limonum e Ginseng, ottimi tonici e corroboranti, sono utili a sollevare dalla stanchezza fisica e dalla prostrazione estrema.
Non è poi da meno Zincum metallicum, indicato nei casi di debolezza e fiacchezza fisica e mentale, scarsa memoria e concentrazione, sonnolenza diurna, irrequietezza muscolare nelle gambe, spasmi muscolari, tachicardia. A questi sette rimedi si affianca Cocculus, dai cui frutti maturi si ottiene un omeopatico che gestisce tutte le situazioni di grande debolezza con irritabilità, spossatezza, umore depresso, spasmi gastrici, situazioni di vertigini e ipotensione. Il consiglio è di fare un ciclo nei venti-trenta giorni precedenti la partenza, un flaconcino al mattino e uno nel primo pomeriggio in caso di notevole esaurimento psico-fisico, in tutti gli altri casi un flaconcino al mattino.
Sia che si tratti di ragazzi sia di adulti, è essenziale cercare di mantenere sempre un clima di assoluta armonia e di serenità. Per tutti coloro che vivono sotto stress è fondamentale conservare lucidità mentale e concentrazione, cercando di vivere in maniera il più possibile equilibrata, concedendosi ogni giorno una piccola gratificazione.
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Sito Web
http://www.omeoimo.it
