Al Teatro Duse di Bologna: UNA FESTA ESAGERATA… Di e con Vincenzo Salemme

Dal 13 al 15 gennaio 2017.
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Dopo il successo della scorsa stagione torna al Teatro Duse, con una nuova commedia Vincenzo Salemme protagonista di ‘Una Festa esagerata…!’ uno spettacolo che racconta in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano e in particolare della ‘nostra enorme piccola borghesia’. In scena il ritratto delle persone che vivono nascondendosi dietro convenzioni usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per sopravvivere.

Dopo il successo di ‘Sogni e bisogni’ nella scorsa stagione, Vincenzo Salemme torna dal 13 al 15 gennaio al Teatro Duse di Bologna con la sua nuova commedia Una Festa esagerata…! Lo spettacolo ha spiegato lo stesso Salemme – che ne è autore, regista oltre che protagonista - nasce da un’idea che aveva in mente da tempo “uno spunto che - ha scritto - mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito ‘piccola borghesia’. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza".

Per il regista napoletano si tratta di una sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini immaginando “la nostra enorme piccola borghesia, come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda. Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia ma l'idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di più è l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene”.



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e da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli).

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