Marò, Cavaliere (FdI-AN): Appello al Comandante del Reggimento San Marco

Roma, 16/09/2014 (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) "Faccio appello a tutto il battaglione San Marco in primis e alla Marina Militare, per ogni suo grado, sino a tutte le Forze Armate, di scrivere al Presidente della Repubblica, in qualità di Capo delle stesse Forze Armate per sollecitare una soluzione finale sulla questione "maró" a costo di ritirare i nostri contingenti dalle missioni internazionali. É indecente quello che continuiamo a vedere, due anni e mezzo di rinvii. Ora dobbiamo aspettarci che anche Girone debba ammalarsi per rientrare qualche mese in Italia? É una ferita che da Italiani non si può più tollerare, Napolitano risponda al grido di dolore della nostra Patria oppure lasci lo scranno della Presidenza della Repubblica" lo dichiara Luciano Cavaliere dirigente nazionale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale allegando la lettera rivolta al Comandante del Reggimento San Marco.


Alla c.a. dell’ Ammiraglio Pasquale Guerra
Comandante Reggimento San Marco
Caserma “E. Carlotto” – Brindisi


Ill.mo Comandante,
Mi rivolgo a Lei ma faccio appello a tutto il Reggimento San Marco, da Lei comandato, alla Marina Militare, per ogni suo grado, sino a tutte le Forze Armate, di intervenire con decisione per una rapida soluzione dell’ angosciante questione che riguarda i due fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ostaggi di una scadente diplomazia che in due anni e mezzo ha solo ridicolizzato il nostro Paese tenendo lontano dai loro affetti i due militari. Il rientro di uno dei due fucilieri in Italia, per soli quattro mesi, dovuto esclusivamente al suo stato di salute, nel paradosso della vicenda ha dell’incredibile. Ora dobbiamo aspettarci che anche Salvatore Girone debba ammalarsi per riaverlo in Italia? Per tutto questo auspico un forte e deciso appello da parte di tutti Voi rivolto direttamente al Presidente della Repubblica, in qualità di Capo delle stesse Forze Armate per sollecitare una soluzione finale prima che Latorre venga “rispedito” in India, a costo di ritirare i nostri contingenti dalle missioni internazionali. É una ferita che da Italiani non si può più tollerare, è giusto che anche Lei si faccia interprete dello stato d’animo di chi ogni giorno si sente orgoglioso di indossare una divisa e di chi ogni giorno rappresenta la nostra Patria.

Certo di un Suo cordiale riscontro, Le porgo Distinti Saluti.