Lettera del Presidente Presidente Pino Polli al Ministro dello Sviluppo Economico On Scajola

Lettera aperta del Presidente dei Tessilivari e del Cappello Pino Polli al Ministro dello Sviluppo Economico On. Claudio Scajola
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Egregio Signor Ministro,
abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia della precisa intenzione del Governo di rivolgere l’attenzione ai settori che nel precedente anno di crisi non sono stati sostenuti, in particolare il Tessile.
La Federazione Italiana degli Industriali Tessilivari e del Cappello da sempre, anche nei Protocolli di accordo per il CCNL con le OO.SS. 2006 e 2008, e soprattutto ora, insiste sulla priorità di garantire il lavoro e l’occupazione in Italia. Le nostre aziende sono riuscite a passare dentro le crisi causate dalla fine dell’Accordo Multifibre e dalla sconsiderata delocalizzazione di quasi tutto il settore a valle e dei grandi marchi nazionali ed europei.
Quindi, hanno chiaramente le qualità, di processo e di prodotto, e la struttura per essere accompagnate oltre la attuale crisi.
Riteniamo che vada salvaguardata la filiera che garantisce questi aspetti con una immediata defiscalizzazione e decontribuzione degli aumenti del rinnovo del CCNL: è una richiesta precisa e commisurata alle necessità dei lavoratori e delle imprese.
Non si deve assolutamente correre il rischio che, come nel caso dell’auto, l’intervento pubblico vada a favorire il commercio e le marche che non salvaguardano la produzione in Italia.
Per questo siamo contrari alla rottamazione che favorisce qualsiasi prodotto anche importato.
Mentre il meccanismo della decontribuzione/defiscalizzazione offre un ulteriore strumento per combattere l’illegalità e il sommerso, sempre più preoccupanti.
Inoltre, riteniamo che l’Italia e l’Europa, in questo momento, debbano difendere gli obiettivi dell’Agenda di Lisbona, per l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, intervenendo proprio sulla difesa delle imprese, come quelle del Tessile, alleggerendone i costi, in modo proporzionale alla percentuale di manodopera femminile.
I quasi 500.000 addetti del settore hanno competenze ed esperienze indispensabili per creare il surplus sul commercio internazionale di più di 10 miliardi di euro: una ricchezza che ha continuato, anche nel 2009, a salvare i conti pubblici dell’Italia, nei confronti dei cugini Spagnoli, Greci, Portoghesi e Inglesi.
Pertanto, con le attuali previsioni di durata della crisi, tale intervento è urgente e vitale e ci auguriamo che Lei possa prendere in considerazione il nostro appello
Con i sensi della nostra stima

Il Presidente
Pino Polli
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Ufficio Stampa
Manuela Pietrantoni
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