Circuiti dinamici dal 7 al 24 marzo 2011

Gli artisti protagonisti per questa nuova esposizione sono: Gianfranco Bisceglia, Fulvio Martini, Nicola Micatrotta, Max Mondini e Valerio Cruciani (Script Team). Mostra incentrata sulla critica sociale, la riflessione, la caducità esistenziale e la volontà d'estraniamento nel contemporaneo
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Associazione Circuiti Dinamici e Statart presentano:
Circuiti Dinamici
Dal 7 al 24 marzo 2011
Presso:
Associazione Circuiti Dinamici
Via Giovanola n° 19/C - Milano

Inaugurazione:
7 marzo 2011 h. 19.30
Ingresso gratuito

Con il 2011 si inaugura il secondo ciclo di mostre collettive della serie Circuiti Dinamici promosse dall’Associazione Circuiti Dinamici già Circolo Culturale Bertolt Brecht e curate da StatArt. Progetto ideato col fine di rendere “reale” un’arte che molto spesso nasce e vive solo nel web. Si crea così un circuito dinamico che coinvolge mondo virtuale e mondo reale intessendo una rete di scambi e di connessioni reciproche. L’artista diventa l’attore, l’ideatore sia nel web che nell’epifania della creazione che accade qui e ora. In particolare questa interconnessione avviene nella performances che nel web vivono solo per metà. Arte come un circuito: mai statico, ma dinamico, mutevole e vario. Trentadue i giovani artisti selezionati con trentadue interpretazioni diverse del tema, indagato attraverso differenti tecniche esecutive che spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione al disegno, dalle performances ai video. Per ogni ciclo si è pensato di proporre un artista maturo – in questo caso Fulvio Martini – al fine di creare un confronto, un dialogo e una visione dilatata nel tempo: le esperienze artistiche sono cicliche o no?

Gli artisti protagonisti per questa nuova esposizione sono: Gianfranco Bisceglia, Fulvio Martini, Nicola Micatrotta, Max Mondini e Valerio Cruciani (Script Team).

Mostra incentrata sulla critica sociale, la riflessione, la caducità esistenziale e la volontà d'estraniamento nel contemporaneo.

Gianfranco Bisceglia usa il linguaggio pubblicitario per creare ironiche e profonde grafiche verbo visuali: giochi di parole che stimolano l’osservatore a leggere non solo oltre le sbarrature, ma anche ad andare in profondità come in Fuggi da Foggia. Nell'opera di Fulvio Martini lo spettatore si imbatte in un'aspra critica nei confronti della società massificata e un grido all'importanza della salvaguardia ambientale come in Made by system: Macchina crea bidimensionali e In mezzo al traffico. Sogno e visione nelle composizioni Dream di Nicola Micatrotta: opere cardine della storia dell’arte prendono forma grazie all’accostamento e sovrapposizione di elementi leggeri e sferici quasi si trattasse di un’apparizione. Dal sogno alla riflessione sull'utilizzo di fonti energetiche alternative in Natura morta. Max Mondini sottolinea la precarietà della vita e l’equilibrio instabile da cui è dominata nelle opere: Uomo di schiuma, Uomo di sapone. L’artista indaga la vita e i suoi stadi di evoluzione attraverso statue di schiuma che per la loro materia, evolvono con il tempo.
Un filo conduttore lega le opere esposte con il cortometraggio Shock (diretto e prodotto da Mario Pagano, sceneggiatura dello Script Team, composto da Valerio Cruciani, Carolina Saiz, Mario Pagano, basato su un racconto di Valerio Cruciani). Finalista al Jamenson Notodo Film Festival, premiere cinematografica per questa occasione. La vicenda racconta di C.: paura, confusione, straniamento e un brusco ritorno alla realtà trasportano lo spettatore nel mondo del protagonista coinvolgendolo brutalmente.
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