I sostenitori del Polisario sconfitti da un tribunale francese

Il Tribunale di Tarascon ha emesso una sentenza che condanna la Confédération Paysanne (Confederazione contadina), organizzazione sindacale francese utilizzata nella vessazioni giudiziaria dell'accordo agricolo Marocco-UE, che costituisce un nuovo scacco giudiziario per il “polisario” ed i suoi collabarotori in Francia.
Torino, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Il Tribunale di Tarascon ha emesso una sentenza che condanna la Confédération Paysanne (Confederazione contadina), organizzazione sindacale francese utilizzata nella vessazioni giudiziaria dell'accordo agricolo Marocco-UE, che costituisce un nuovo scacco giudiziario per il “polisario” ed i suoi collaboratori in Francia.

La Confédération paysanne, il terzo sindacato agricolo francese, tradizionalmente legato alla  sinistra, e da sempre vicino al Polisario .Quest'ultimo diniego giudiziario francese arriva poche settimane dopo quello inflitto ai sostenitori del Polisario nel Regno Unito dall'Alta Corte di Londra. Questo fatto è l’ennesimo evento in poco tempo che vede al centro il Marocco. Come già sostenuto mi appare strano che in così poco tempo vi sia un attacco mediatico e politico così forte nei confronti del Regno. Mentre il Marocco sviluppa una politica estera dolce ma ferma su temi centrali quali la stabilità del Maghreb, forze sempre più forti tentano di screditare il Regno. 

A mio giudizio non sono eventi casuali, essi si hanno iniziato ad aumentare in coincidenza con la guerra russo/ucraina individuando, nel Marocco un potenziale avversario per accrescere il conflitto . In tutto questo vi è molta responsabilità da parte dell’Europa che, se da un lato ha messo al bando gli idrocarburi dalla Russia , è divenuta dipendente da altre Nazioni spesso alleate della Russia stessa. L’accresciute capacità economiche di queste Nazioni ha permesso di sostenere ancora di più le forze separatiste contro il Marocco. 

Eppure oggi più che mai abbiamo bisogno, come Italia, come Europa di rinsaldare i legami con il Marocco. Infatti, il Regno rappresenta l’unica Nazione stabile nell’intera area . Una regione che ha detto anche il Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, che rischia di essere una mina pericolosa . Infatti, il Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, ha rilevato che in caso di crisi finanziaria della Tunisia potrebbero arrivare fino a 900.000 migranti che l’Italia non è in grado di accogliere. Cifre e dati che fanno pensare e che meritano attenzione da parte dei decisori politici. Occorre avere nella regione un’alleato sicuro e stabile e il Marocco si candidata ad esserlo. Ma, propria questa affidabilità non è ben vista dalle nazioni della regione che non ancora comprendono fondo che le rivalità e gli pseudo conflitti non fanno che rendere il Maghreb più povero e non una delle regioni al mondo potenzialmente più ricche.

Marco Baratto