Azzolina: “chiedo scusa per graduatorie...ma via libera ad assunzione precari”
In diretta da Palazzo Chigi, la Ministra Azzolina conferma che l'aggiornamento delle graduatorie di seconda e terza fascia non avverrà a giugno-luglio 2020, ma nel 2021. La motivazione risiede nella mancata evoluzione delle procedure da cartacee a telematiche.
Questo cosa comporta per i precari?
Per chi è già inserito nelle graduatorie dal 2017 non avrà modo di aggiornare la propria posizione, quindi rimarrà nelle scuole che aveva scelto nel 2017. Pertanto, dall'autunno questi riceveranno le chiamate e le convocazioni delle supplenze dalle stesse scuole che hanno scelto nel 2017. Per chi invece nel 2017 non si è inserito in graduatoria, invece, non avrà la possibilità di inserirsi come previsto in questi mesi, ma dovrà aspettare ancora un anno.
La Ministra chiede scusa per non essere riuscita a digitalizzare i nuovi inserimenti e gli aggiornamenti in graduatoria, ma la perplessità di molti docenti è che non sia stato fatto abbastanza per ultimare l’aggiornamento ed i nuovi inserimenti, nonostante siano stati stanziati 85.000 milioni per rafforzare la digitalizzazione amministrativa e didattica della scuola. In ogni caso, i precari aspettano risposte e soluzioni per evitare ulteriori differimenti e già si stanno predisponendo per impugnare la decisione presso il TAR, Corte Costituzionale ed il Consiglio di Stato.
Nel frattempo però, nel mese di luglio, gli interessati non inseriti nelle graduatorie possono mandare le MAD: nei mesi a venire, le scuole che avranno finito di convocare i candidati inseriti nelle fasce dal 2017, andranno poi a convocare il personale docente che si è messo a disposizione. Pare che per chi sta conseguendo ora il titolo di sostegno, sarà comunque possibile inserire il titolo in graduatoria, oppure far valere il titolo di sostegno tramite le MAD. La Ministra, inoltre, fa sapere che assumerà 4.500 precari probabilmente dalle Graduatorie ad esaurimento e dai restanti vincitori di concorso per le graduatorie di istituto; nessun accenno, invece, ai Concorsi ordinario e straordinario ed al TFA di Sostegno.
Si tratta di dichiarazioni provenienti dalla conferenza stampa di Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri, le quali troveranno conferma nel Decreto Scuola.
