Ugl-Intesa, il 2° Congresso della Federazione conferma Prudenzano alla guida del sindacato. Approvato anche il recesso dalla Ugl

Oltre 150 delegati hanno stabilito i nuovi organismi statutari e le regole della Federazione che rappresenta oltre 8000 lavoratori dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e degli Enti Pubblici non Economici.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - economia) La due giorni congressuale della Ugl-Intesa fp, tenutosi a Montesilvano l’ 11 e 12 aprile, ha confermato Francesco Prudenzano alla guida della Federazione. I circa 150 delegati provenienti da tutto il territorio nazionale ed eletti nei congressi provinciali e regionali hanno anche votato i nuovi organismi statutari che andranno a decidere, per i prossimi 3 anni, le strategie della Federazione Ugl-Intesa fp che raggruppa oltre 8000 iscritti tra ministeriali, Agenzie Fiscali, Enti Pubblici non Economici e Ricerca. Ma il Congresso ha anche assunto importanti decisioni politico sindacali come la fuoriuscita dalla Ugl. Una decisione dolorosa – ha spiegato Prudenzano nel suo intervento – ma necessaria visto che da ottobre la Confederazione di via delle Botteghe Oscure agisce senza trasparenza e al di fuori delle regole statutarie creando imbarazzo all’interno dell’organizzazione e che purtroppo ha generato notizie di cronaca che nulla hanno a che vedere con la tutela e la salvaguardia dei lavoratori. Ma la Ugl-Intesa – fa capire Prudenzano – ha lasciato anche uno spiraglio aperto ad una eventuale ricomposizione qualora le condizioni dovessero cambiare. Ma il congresso di Montesilvano ha anche tracciato un duplice binario sul futuro della Ugl-Intesa soprattutto dopo i primi numeri che stanno uscendo dalle recenti votazioni per il rinnovo delle Rsu e che andranno ad individuare i nuovi soggetti rappresentativi. La Ugl-Intesa – ha sottolineato Prudenzano – è cresciuta oltre il 15% rispetto al 2012 e, conteggiando anche il dato associativo, si attesterebbe intorno al 7.5% che garantirebbe la rappresentatività anche per i prossimi tre anni. Discorso a parte merita la questione sull’individuazione del numero dei comparti che – secondo Prudenzano – è una discussione fuorviante visto che siano essi uno, quattro o undici, quello che importa è dare protagonismo ai rappresentanti dei lavoratori attraverso la valutazione del raggiungimento dell’efficienza ed efficienza per ogni singolo centro di spesa che coinvolge la misura del budget di spesa, il premio di risultato del dirigente e più potere alla contrattazione decentrata.
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