PENSIONI, CRISI ECONOMICA, POVERTÀ E LAVORO AL CENTRO DELL’INCONTRO DEL PARTITO PENSIONATI A GORIZIA

Si è tenuto nella mattinata l’annunciato incontro del Partito Pensionati, alla presenza del Segretario Nazionale Carlo Fatuzzo. Al centro del convegno ci sono stati sia i problemi locali che quelli nazionali.
Trieste, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Si è tenuto nella mattinata l’annunciato incontro del Partito Pensionati, alla presenza del Segretario Nazionale Carlo Fatuzzo. Al centro del convegno ci sono stati sia i problemi locali che quelli nazionali.
Al tavolo dei relatori erano presenti anche il Consigliere Regionale Luigi Ferone e l’avvocato Livio Bernot.
Aprendo i lavori Ferone ha elogiato la decisione del Presidente Tondo di presentare una serie di ricorsi per contrastare le decisioni del Governo Monti su punti qualificanti come benzina, commercio, Imu, tasse sulla nautica. “Tutte problematiche di stretto interesse regionale, basti pensare alla vicenda della benzina che ha dell'assurdo – ha sottolineato Ferone – dal momento che è inconcepibile che un Governo possa aumentare in maniera così sconsiderata le accise e questo ha vanificato lo sconto regionale previsto in Friuli Venezia Giulia, con il conseguente esodo nella vicina Slovenia, con danni enormi per la nostra economia regionale.
Un lungo applauso ha sottolineato il riferimento al ricorso contro il Governo Monti da parte del Presidente della Regione.
Il Consigliere Ferone ha parlato anche delle prossime elezioni comunali di Gorizia che vedranno il Partito Pensionati presente con il proprio simbolo.
L’avvocato Bernot ha toccato punti che riguardano l’aspetto legale della tutela dei pensionati e dei loro diritti troppe volte negati, sottolineando la “necessità della presenza, nella prossima assise comunale, di una rappresentanza proprio del Partito Pensionati, che possa dare voce non solo ai pensionati ma a tutta quella vasta area di disagio, di emarginazione e di sofferenza che vi è anche a Gorizia.
Gorizia ha cessato di essere quell’oasi felice che ha caratterizzato per secoli la sua esistenza – ha proseguito Bernot – ed oggi vive un declino, soprattutto economico, che ne condiziona lo sviluppo e la vivibilità anche se, ad onor del vero, molte cose l’attuale amministrazione comunale le ha portate a compimento ma manca un’effettiva politica per il rilancio economico della città e con esso dell’occupazione che è il vero problema di una città di frontiera come Gorizia che sembra incapace di reinventarsi un ruolo.”
Ha concluso i lavori il leader del Partito Pensionati Carlo Fatuzzo il quale ha dichiarato che: “La povertà e il lavoro devono essere le due emergenze sulle quali deve concentrarsi il Governo Monti, invece di inseguire presunte liberalizzazioni, da cui, alla fine, i cittadini non avranno alcun beneficio.
La Banca d’Italia, in un suo studio, ha rilevato un forte aumento del numero di cittadini che possono definirsi poveri.
Quello che più deve preoccupare – ha proseguito Fatuzzo – è che il 46% della ricchezza nazionale è concentrato nelle mani del 10% dei cittadini, che si possono definire ricchi o ricchissimi. Aumenta il divario sociale aumenta la differenza economica fra i ricchi e i poveri ed i poveri, stranamente, diventano sempre più poveri, mentre i ricchi diventano sempre più ricchi.
Il Partito Pensionati è stato, da subito, contro il Governo Monti, ritenendolo distante dai problemi veri della gente, un Governo certamente “simpatico” alle lobby, ai banchieri, al grande capitale ma che difficilmente ha il consenso delle fasce sociali più deboli, quelle stesse categorie di cittadini che sono stati chiamati a pagare il peso della crisi. Nessun segnale da parte del Governo tecnico nei confronti dei giovani, dei cassa integrati, dei disoccupati, dei pensionati, dei tanti lavoratori in età avanzata che si trovano ad essere né pensionati né lavoratori, nessun segnale in sintesi verso chi ha concreto bisogno di aiuto e di sostegno
Il Governo Monti dovrebbe decidersi a varare, una volta per tutte, una seria patrimoniale – ha sottolineato Fatuzzo – che metta, finalmente, le mani in tasca a chi ha redditi oltre il milione di euro, perché se il Paese è in difficoltà è giusto che soprattutto i ricchi facciano la loro parte. Non possono essere sempre i pensionati e i lavoratori dipendenti, che non possono sfuggire al Fisco, a pagare, a pagare sempre di più.
A giudizio del Partito Pensionati è sul welfare che si misura la capacità di governare dell’attuale esecutivo, perché è di tutta evidenza che è proprio “il sociale” del nostro Paese ad avere bisogno di urgenti interventi.
Nonostante le speranza che il Governo Monti aveva suscitato in milioni di italiani, la situazione economica e sociale del nostro Paese va incancrenendo sempre di più. – ha rimarcato il leader del Partito Pensionati – Una crisi, vera, pesante, profonda ha colpito milioni di famiglie che si stanno impoverendo in maniera preoccupante.
I fatti stanno dimostrando che la “cura Monti” è fallita. Troppi disoccupati, troppo pesante la sfiducia generalizzata che non fa ben sperare per il futuro del nostro Paese. Ogni giorno sono tantissimi gli italiani che perdono il lavoro, che qualcuno si suicida per la disperazione legata alla perdita del lavoro o a difficoltà economiche. Giovani che appaiono senza speranze, famiglie disgregate dalla perdita del lavoro e della casa. È uno stillicidio drammatico di situazioni e di notizie che caratterizza questo particolare momento nero dell’Italia.
A livello internazionale non vi è quel sostegno all’Italia che in molti si attendevano – ha concluso Fatuzzo – sembra di essere diventati la sorella povera di una potente Germania. A questo punto c’è da ritenere che avevano perfettamente ragione quanti, dopo le dimissioni di Berlusconi, hanno invocato le urne che, a giudizio del Partito Pensionati, erano e sono l’unica soluzione.”
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