Al Cinema Tiberio di Rimini, Martedì 19 giugno, serata dedicata ai cortometraggi italiani e la grande opera lirica con “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi, Giovedì 21 giugno

Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16)
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Al Cinema Tiberio di Rimini serata dedicata ai cortometraggi italiani e la grande opera lirica con “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi.
Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) serata dedicata ai cortometraggi italiani nell’ambito dell’edizione 2012 della rassegna Accadde domani, assaggi di cinema italiano e incontri con gli autori, organizzata da Notorius Rimini Cineclub, con il contributo della FICE Emilia Romagna ed il sostegno della Provincia di Rimini, Assessorato alla Cultura.
Martedì 19 giugno (ore 21, ingresso libero) sono in programma sei corti italiani selezionati da FICE e premiati in numerose manifestazioni cinematografiche: si tratta de L’anniversario di Maurizio Finotto con Alessandro Haber e Sandra Ceccarelli, Armandino e il Madre di Valeria Golino con Gianluca Di Gennaro e Iaia Forte, Caffè Capo di Andrea Zaccariello con Gianni Cavina, il film d’animazione Gambatrista di Francesco Filippi, Io sono qui di Mario Piredda e Joey delle giostre di Adriano Sforzi.

Giovedì 21 giugno è invece in programma un nuovo appuntamento con la grande musica lirica: in diretta dal Teatro Regio di Torino (ore 20, evento fuori abbonamento) viene proiettato Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi con Gregory Kunde, Gabriele Viviani e Oksana Dyka, con la direzione di Renato Palombo e la regia di Lorenzo Mariani.
Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma, a sua volta tratto da libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber "Gustave III, ou Le Bal masqué" (1833) esordì con la prima avvenuta il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma con il maestro Verdi al cembalo per le prime tre repliche. Inizialmente l'opera doveva essere rappresentata al Teatro San Carlo di Napoli e si doveva intitolare Una vendetta in domino, ma il soggetto non fu accettato dalla censura borbonica. La storia di un marito che uccide il presunto rivale, niente meno che il re di Svezia, fu considerata troppo oltraggiosa, soprattutto in pieno clima risorgimentale. Di conseguenza Verdi introdusse alcune modifiche, spostando in particolare l'azione dalla Svezia a Boston e trasformando il re in un governatore.
Per informazioni: Cinema Tiberio tel. 328/2571483
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Giancarlo Garoia
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